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29 Febbraio 2024
15:57

Le prime foto di due megattere che si accoppiano: sono entrambe maschi

Per la prima volta in assoluto sono state osservate e fotografate due megattere che si accoppiano. Quando però le immagini sono state studiate dagli esperti si è scoperto che entrambi gli individui erano maschi, confermando ancora una volta quanto i comportamenti omosessuali siano diffusi negli animali.

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Foto da Stack et al., 2024

Per la prima volta in assoluto è stato osservato e fotografato l'accoppiamento tra due megattere, ma con un interessante colpo di scena: quando i fotografi hanno mostrato le immagini a un'esperta di cetacei si è scoperto che entrambi gli individui erano maschi. Questo eccezionale e rarissimo avvistamento è stato quindi analizzato, descritto e approfondito in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Marine Mammal Science che ha confermato ancora una volta che i comportamenti omosessuali sono diffusi anche tra gli altri animali.

Le maegattere (Megaptera novaeangliae) sono tra le balene più studiate e meglio conosciute, ma nonostante decenni di ricerche nessuno è mai riuscito a osservare il momento esatto dell'accoppiamento, almeno fino a quando due fotografi hanno catturato alcune immagini di un incontro sessuale tra due individui al largo della costa delle Hawaii. A dirla tutta, persino il pene dei maschi da solo si vede molto raramente, poiché di solito rimane nascosto all'interno di una "fessura genitale" che rende il corpo del cetaceo ancora più idrodinamico durante il nuoto.

L'avvistamento è avvenuto nel gennaio 2022 tra le acque a ovest dell'isola di Maui, quando le due megattere si sono avvicinate a una barca prima di impegnarsi in attività sessuali a circa tre-cinque metri al di sotto dello scafo. Entrambe le balene erano però maschi, il ché rende le foto scattate da Lyle Krannichfeld e Brandi Romano la prima prova del comportamento omosessuale nelle megattere, nonché il primo accoppiamento in assoluto ripreso per per la specie.

Il comportamento omosessuale è in realtà molto comune nel regno animale ed è stato più volte documento anche tra delfini e orche, ma appunto mai nelle megattere.

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Il momento della penetrazione. Foto da Stack et al., 2024

Stephanie Stack, ricercatrice esperta in cetacei della Pacific Whale Foundation e autrice principale del nuovo studio, ha dichiarato che il comportamento sessuale delle megattere è in gran parte ancora avvolto nel mistero e che «questa scoperta ribalta in un certo senso le nostre idee preconcette sul comportamento riproduttivo delle megattere», aggiungendo che «sebbene abbiamo da tempo compreso le complesse strutture sociali di questi incredibili animali, assistere all'accoppiamento tra due maschi per la prima volta è un evento unico e straordinario».

Le megattere sono cetacei massicci ed enormi, misurando anche fino a 16 metri di lunghezza e per un peso che può raggiungere anche le 40 tonnellate. La specie trascorre di solito l'estate nutrendosi nelle fredde e pescose acque polari, per poi di migrare d'estate verso climi più caldi e accoglienti a sud. Un tempo minacciate dalla caccia commerciale alle balene, il numero di megattere si è fortunatamente ripreso negli ultimi anni e ora questi affascinanti e misteriosi cetacei non rischiano più l'estinzione come fino ad appena qualche decennio fa.

Durante l'incontro intimo avvenuto alle Hawaii tra i due maschi, una delle megattere è stata inoltre osservata mentre teneva bloccata con le sue pinne pettorali l'altro maschio in un vero e proprio atto di penetrazione. Curiosamente, un altro resoconto vecchio di quaranta anni aveva già segnalato un giovane maschio nell'atto di sfregare il proprio pene contro la fessura genitale di un altro adulto. In quel caso però, non sappiamo se c'è stata davvero la copulazione vera e propria, perché i due animali si sono poi allontanati.

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Primo piano della fessura genitale maschile con pene "nascosto" all’interno. Foto da Stack et al., 2024

Inoltre, le poche osservazioni di maschi che mettono in mostra il loro pene riguardano spesso proprio interazioni con lo stesso sesso. Tra queste ce ne sono almeno cinque in cui puntavano il pene verso altri maschi, tuttavia quattro coinvolgevano maschi in competizione tra loro per la conquista di una femmina, per cui si trattava molto probabilmente di manifestazioni di superiorità.

Cosa si può dire di più, allora, su questo inedito atto di penetrazione vera e propria? Non è ancora del tutto chiaro, ma alcune ipotesi, sono state fatte.

L'atto sessuale osservato dai due fotografi, infatti, potrebbe in un certo senso non essere del tutto "consensuale". Secondo gli esperti, infatti, il maschio che si trovava sotto, riconosciuto successivamente grazie all'analisi dei database fotografici, sembrava non essere proprio in piena forma. Era infatti visibilmente emaciato e ricoperto da un numero molto elevato di crostacei e vermi ectoparassiti, non proprio sintomi di un buono stato di salute.

Gli esperti si stanno quindi ancora interrogando su come interpretare questa specifica interazione, confrontandola anche con quella di altre specie. Solitamente, infatti, comportamenti sessuali rivolti verso individui dello stesso sesso possono servire in un certo senso per fare pratica, per stabilire e consolidare alleanze sociali, per manifestare la propria superiorità o per stemperare e risolvere conflitti e tensioni.

Tra i cetacei, in particolare, la penetrazione può avvenire sia con l'inserimento del pene nella fessura genitale che all'interno dell'ano.

In conclusione, questo raro ed eccezionale comportamento solleva quindi tantissime altre domande e serviranno ulteriori ricerche per individuare le motivazioni, le implicazioni e i potenziali fattori che influenzano i comportamenti omosessuali, soprattutto in un contesto in cui entrambi gli individui sono in perfetta in salute.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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