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3 Aprile 2024
15:48

Quanto tempo i cuccioli di gatto devono stare con la mamma?

I gattini appena nati dipendono in tutto e per tutto dalla madre ed è importante che restino con lei per almeno otto settimane. Il tempo necessario a svilupparsi fisicamente, socialmente e dal punto di vista cognitivo.

Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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I cuccioli di gatto, come tutti gli esseri viventi appena nati, hanno bisogno di stare con la madre per un determinato tempo. Per i gatti si tratta, in media, di circa 8-12 settimane: è il periodo in cui la madre li nutre, li accudisce e insegna loro abilità sociali e comportamentali fondamentali per la sopravvivenza.

Quando nascono i piccoli sono praticamente ciechi e sordi, e dipendono dalla madre in tutto e per tutto. Sono molto fragili e hanno bisogno di un luogo sicuro, caldo e confortevole in cui trascorrere i primi giorni della loro vita sotto l’occhio vigile e con le costanti attenzione di mamma gatta. Dopo questo periodo è possibile iniziare lo svezzamento, sempre in modo graduale

Quando si possono togliere i gattini alla mamma?

Dopo otto settimane, i gattini hanno introiettato alcuni delle abilità necessarie per le sopravvivenza, anche grazie al contatto con i fratelli e le sorelle. L'ideale sarebbe però attendere che abbiano compiuto 3 mesi, e dunque 12 settimane, prima di separarli dalla mamma.

Restare con la madre e i fratelli consente ai gattini di svilupparsi dal punto fisico e comportamentale in modo più completo, migliorando il loro benessere a lungo termine e mettendoli nelle condizioni di vivere una vita al pieno delle loro potenzialità. Durante questo periodo i cuccioli diventano sempre più indipendenti,  iniziano a esplorare il mondo che li circonda e a ridurre la dipendenza dalla mamma per il cibo e la cura.

Il legame affettivo con la madre continua, ma il distacco è necessario ai cuccioli per sviluppare autonomia e socializzazione con altri animali e persone, e un'adeguata separazione assicura un sano sviluppo dei gattini nell'età adulta, a patto appunto che venga fatta nei tempi giusti e con le giuste modalità.

Lo svezzamento dei gattini

Lo svezzamento è il periodo di transizione in cui il gattino passa dall’alimentarsi con il latte materno all'alimentazione solida a base di alimenti freschi o confezionati che lo accompagneranno fino all'età adulta. È un periodo delicato in cui si sviluppa l’apparato muscoloscheletrico e dunque crescono le ossa e i muscoli, e anche in cui si allena il sistema immunitario.

Solitamente avviene intorno alle quattro settimane di vita e dura dalle tre alle quattro settimane, in modo graduale per evitare problemi di salute. Intorno alle quattro settimane di vita infatti mamma gatta inizierà a lamentarsi per i dentini dei gattini e ad allattarli meno, periodo in cui è possibile iniziare a offrire poca mousse specifica per gattini in svezzamento o in crescita, dandone una piccolissima quantità il primo giorno per aumentare via via. Intorno alle 6-7 settimane, quando mamma gatta smetterà di alimentarli, si può solitamente considerare concluso lo svezzamento.

La socializzazione

La socializzazione nei gattini è altrettanto importante rispetto all’alimentazione vera e propria. Si tratta dell’insieme di apprendimenti che permettono al gattino di sviluppare un carattere aperto e fiducioso nei confronti degli esseri umani e anche altri animali, ed è quindi fondamentale farla nei tempi giusti per evitare che il gatto diventi sempre più diffidente. È una finestra temporale in cui il gattino può crearsi gli strumenti che gli permettano di adattarsi al meglio al contesto sociale in cui è nato e in cui, presumibilmente, vivrà tutta la sua vita, e mamma gatta è la più indicata ad aiutarli.

È il primo modello cui fanno riferimento ed è lei a indicare i limiti, insieme con fratelli e sorelle. Per questo è fondamentale lasciare i gattini con la madre per tutto il tempo necessario, così da evitare deficit di qualsiasi genere. Il periodo ottimale per la socializzazione nei confronti dell'uomo è tra le 2 e le 7 settimane di vita, periodo in cui il gattino può sviluppare fiducia e interesse verso il genere umano interagendo in modo amichevole e rassicurante con uomini, donne e bambini. Ovviamente anche in questo caso la madre ha un impatto notevole: una gatta fiduciosa e bendisposta verso gli esseri umani trasmetterà ai gattini la stessa cosa.

Mamma gatta soffre il distacco?

Ovviamente anche mamma gatta ha bisogno di stare con i cuccioli, per ragioni organiche e fisiche e anche psicologiche. Molte gatte possono soffrire per il distacco dai loro cuccioli, e una separazione improvvisa e non graduale può causare stress e ansia, manifestando agitazione o, di contro, apatia. È altrettanto vero che i gatti non hanno iscritto nel loro codice genetico il progetto di rimanere legati al gruppo familiare, e che ci sono madri che scacciano attivamente i loro piccoli quando raggiungono i 2-3 mesi.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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