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31 Maggio 2022
12:43

Quando la coppia scoppia e c’è di mezzo il cane: il caso di Johnny Depp e Amber Heard e altri vip

Non importa che si tratti di coppie comuni o celebrità, la presenza di animali domestici in casa durante un divorzio oggi viene gestita come con i figli, con l'affido condiviso o esclusivo. Una coppia a cui è successo è quella composta da Johnny Depp e Amber Heard.

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I figli, la casa, l’auto: quando una coppia si separa o divorzia non è raro che litighi per mettersi d'accordo sulla divisione dei "beni": cose, animali o umani che siano. Tra questi, ce n'è uno che negli ultimi anni ha acquisito grande rilevanza: l’affidamento degli animali domestici entrati in famiglia durante la relazione.

Non importa che si tratti di coppie comuni o celebrità: la presenza di cani, gatti o qualunque altro animale in casa oggi viene gestita legalmente come con i figli: affido congiunto o esclusivo. Certo, quando succede a Hollywood o alle coppie vip nostrane fa molto più clamore, visto che le questioni legali nate dalle contese sugli animali di famiglia vengono ampiamente diffuse. Ma quando si tratta di affetti animali non c'è celebrità che tenga. Tutti sono disposti a lottare con le unghie e con i denti.

Una coppia a cui è successo è quella composta da Johnny Depp e Amber Heard che dal 2016, anno del  divorzio, continua a far parlare di sé. Proprio in questi giorni, infatti, si è chiuso il processo nel quale l'attore ha citato per diffamazione la ex moglie che nel 2018, in un articolo del Washington Post, lo aveva accusato di violenza domestica.

Nella pratica di divorzio firmata allora dall'attore comparivano, infatti, anche i nomi di Pistol e Boo, i due Yorkshire terrier che furono affidati a Amber Heard con grande dispiacere del "Pirata dei Caraibi" molto affezionato ai due. I due cani erano già diventati famosi nel maggio 2015 quando i due attori li avevano portati in Australia con loro senza rispettare l'obbligo previsto dal Paese di tenere gli animali in quarantena per dieci giorni prima di entrare ufficialmente nello Stato.

Non solo i figli, ma anche i cagnolini furono protagonisti all’epoca del burrascoso divorzio tra Britney Spears e il marito Kevin Federline. La separazione dal punto di vista dell'attribuzione degli animali di casa divenne un vero caso, dovuto all’appello addirittura della PETA, People for ethical tratment of animals, che aveva richiesto a gran voce che l’affidamento fosse dato a K-Fed. Per due ragioni: sia per non separarli dai bambini, sia perché, secondo gli animalisti, la Spears non sarebbe stata un grande esempio di amante degli animali. Come, del resto, aveva dimostrato il sondaggio realizzato dalle riviste The New York Dog e The Hollywood Dog, dal quale era emerso che «era stata votata quale peggiore celebrità proprietaria di cani».

Tornando in Italia, viene in mente il divorzio tra Myriam Catania e Luca Argentero e dell'affidamento della Golden Retriever Leyla, entrata nella vita dell’attore nel lontano 2015 quando era ancora sposato con la nipote di Simona Izzo e rimasta con lui anche dopo la fine della relazione. Ai tempi del matrimonio i due avevano un altro cane: Russell, un Border Collie che pare sia stato poi affidato alla sorella di lui, Francesca Argentero.

Fedez, invece, quando si è lasciato con Giulia Valentina, si è separato anche dai suoi amati cagnolini, Gue e Chewbecca. I due simpatici Chihuahua, resi famosi in Rete proprio dal cantante, sono andati via con la ex fidanzata. Un vuoto al quale la mamma di Fedez ha rimediato accogliendo in famiglia un nuovo ospite di cui il rapper sui social aveva scritto: «Ecco Leo, era stato abbandonato da qualche stron*o. Diamogli il benvenuto».

Purtroppo nel nostro ordinamento non esiste una norma specifica alla quale affidarsi nel momento in cui una coppia si separa e che tuteli gli animali domestici. Qualora succeda, è necessario riferirsi o ad accordi privati o, in mancanza di accordo, alla decisione del giudice, ma solo se la coppia che si separa è sposata.

Pur amandoli e facendo parte integrante della famiglia, infatti, gli animali domestici sono considerati ancora delle “res”, cioè come degli oggetti giuridici e quindi vengono trattati come qualsiasi altro bene (per esempio, una casa).

Per questo il problema dell’affido dell’animale domestico, a seguito della fine della relazione, si risolve più facilmente quando la coppia è sposata. Perché in questo caso la custodia dell’animale domestico può essere inserita direttamente nell’accordo di separazione. Se la coppia convive soltanto, invece, è necessario che venga raggiunto un accordo tra i due partner.

La giurisprudenza è orientata prevalentemente ad applicare le norme sull’affido condiviso dei figli anche agli animali domestici. E, infatti, quando la separazione è di una coppia sposata, la maggior parte delle volte il giudice stabilisce l'affido congiunto al 50 per cento.

Quando si tratta di una coppia di fatto, invece, come già si diceva, le condizioni per poter vedere l’animale affidato all’uno o all'altro possono essere solo rimesse alla volontà delle parti.

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Simona Sirianni
Giornalista
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