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8 Marzo 2021
9:22

Quali snack dare o non dare al nostro gatto

Gli snack possono essere un ottimo modo per incentivare dei comportamenti anche nel gatto, soprattutto se li usiamo per giocare con loro. Sapere quali scegliere, quali evitare, quanti darne e che tipologia preferire è importante.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Vivendo spesso la vita solo in casa, per alcuni gatti il cibo può diventare una vera e propria ossessione. Per via di errori di comunicazione infatti quella che può essere inizialmente una richiesta di attenzioni o affetto, viene spesso interpretata dal proprietario come fame. Si finisce così per fornire crocchette o snack senza cognizione di causa, anche ad animali di taglia molto piccola come il gatto. In questo articolo parliamo quindi di quali snack dare o al contrario non dare al gatto per aiutarlo a rimanere sano!

Quando dare snack al gatto e in che quantità

Il primo punto da comprendere è che un gatto che ci viene a cercare potrebbe semplicemente essere alla ricerca delle nostre attenzioni, non di cibo. Per questo è importante non fornire alimento continuamente, ogni volta che il nostro gatto viene a strusciarsi o si avvicina a noi. Questo perché con il tempo in effetti potrebbe trasformarsi in una sorta di condizionamento e portare a obesità e sovrappeso. Nel modo più categorico, non dovremo poi fornire snack in continuazione, che essendo formulati per essere più appetitosi possono arrivare a rappresentare una vera e propria “droga” per il nostro gatto.

Gli snack non dovrebbero mai rappresentare più del 10% dell’apporto calorico complessivo del nostro gatto. Gli snack al contrario possono trasformarsi in bei momenti di vita assieme, se li trasformiamo e li adattiamo all’animo predatore del nostro gatto. Pochi, sani e dati bene, all’interno di contesti di gioco. Questa deve essere la regola da seguire.

Tipologie di snack per gatti

Gli snack sono fatti, come sappiamo, per essere più appetibili rispetto al cibo normale del tuo gatto. Per questo sono spesso ricchi di grassi e sono quindi anche maggiormente calorici. Per cercare di ridurre le calorie, potremmo scegliere degli snack naturali, a base di sola carne o pesce essiccato.

Si trovano in commercio infatti diverse proposte e alcune possono essere persino preparate in casa. Si tratta di piccoli pezzettini di carne o pesce, cubetti o “chicche” rotonde, formate esclusivamente da carne o pesce essiccati. Questo genere di snack, anche se spesso possono avere una puntina di sale in più rispetto all’alimento normale, sono sicuramente i più sani che possiamo dare al nostro gatto, dato che non contengono carboidrati.

Questo tipo di bocconcini, si presta molto ad essere utilizzato per il gioco. In commercio si trovano infatti diversi “giocattoli” che si possono riempire di piccoli snack, per essere poi lanciati al gatto, che passerà diverso tempo cercando di estrarne il contenuto. Giochi di questo tipo, con il ripieno dello snack scelto, possono anche essere lasciati “nascosti” in giro per casa quando stiamo fuori troppe ore, per garantire al nostro gatto un po’ di svago quando non ci siamo.

Possiamo dare serenamente al nostro gatto anche un cucchiaio di yogurt bianco intero, senza zuccheri: alcuni di loro gradiscono enormemente questo fuori pasto. La loro flora microbica ne sarà contenta!

Snack da dare al gatto con moderazione 

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In questa categoria dobbiamo nominare tutti gli snack commerciali di alta qualità. Rientrano ad esempio anche le paste per il pelo del gatto, gli snack per i denti, i biscotti industriali, magari farciti, gli snack ipoallergenici, monoproteici, semi-umidi etc.

Pur essendo formulati specificatamente per il gatto dovrebbero essere visti infatti come un extra da fornire davvero con bassa frequenza. Usando il nostro buon senso infatti e facendo un paragone con qualcosa che conosciamo meglio, sappiamo bene che nessuna merendina industriale potrà mai essere sana come una fetta del ciambellone della nonna. Questo perché la cura della materia prima non sarà mai come quella che possiamo operare noi a casa.

Ulteriore aggravante a questo, per il gatto è il problema dei carboidrati. I gatti dovrebbero infatti stare il più possibili lontani da qualsiasi forma di amido, essendo carnivori stretti. Anche se non dichiarato, l’amido e gli zuccheri sono spesso presenti come addensanti negli snack per gatto e questo contribuisce a renderli meno salutari. Nella scelta quindi il consiglio è di leggere attentamente le etichette!

Quali snack non dare al gatto 

Da evitare del tutto sono quegli snack che possono risultare in uno sbilanciamento della dieta con facilità. Sono un esempio, purtroppo, anche i pezzettini di fegato essiccato. Purtroppo perché sarebbe ovviamente uno snack sano, per quello che abbiamo visto prima. Il fegato è però un concentrato di vitamine liposolubili ed è al contempo molto appetibile: se al nostro gatto piacessero tanto, tanto, tantissimo e ci portasse ad esagerare il rischio di ipervitaminosi sarebbe molto alto.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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