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27 Settembre 2023
10:30

Possono vietarmi di adottare un cane?

Nel nostro ordinamento, sono previsti diversi limiti a quella che viene definita “adozione”. Ad esempio, si può vietare di adottare un cane ai minorenni, ai delinquenti abituali o a chiunque abbia riportato una condanna. Ma ci sono anche altri casi.

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Articolo a cura dell' Avvocato Salvatore Cappai
Civilista, esperto in diritto degli animali
cane adozione

Nel gergo comune l’espressione “adozione di un cane” viene utilizzata abitualmente per indicare il passaggio definitivo di proprietà* di un esemplare ceduto da un canile, da un rifugio o da un’associazione a ciò autorizzata. Si differenzia dall’affido, che indica invece una custodia solo temporanea, di solito prodromica all’adozione. Non viene invece mai utilizzata per gli acquisti di cani da negozi o allevamenti; in questi casi si parla apertamente di vendita ed acquisto, anche se in realtà, da un punto di vista giuridico non c’è alcuna differenza. Fatta questa importante premessa, possiamo anticipare sin d’ora la risposta alla domanda: possono vietarmi di adottare un cane?

Ebbene sì: nel nostro ordinamento esistono diversi limiti a quella che viene definita “adozione”. Taluni sono posti direttamente dalla legge ed altri vengono stabiliti di volta in volta e spesso arbitrariamente da coloro che concedono i cani in adozione.

Chi può adottare un cane?

Per il nostro codice civile un cane è un bene mobile, niente di diverso da un semplice oggetto. Può essere ceduto (mediante vendita, in regalo o attraverso quella che viene definita adozione) senza particolari formalità. Non è necessario ricorrere ad un accordo scritto, anche se è sempre consigliabile. Di conseguenza, tendenzialmente, chiunque può acquistare, ricevere e adottare un cane, con le poche limitazioni che vedremo a seguire.

Abbiamo anticipato che quando si parla di adozione ci si riferisce tendenzialmente alle cessioni diverse dalla vendita. Principalmente, dunque, alle cessioni dei cani randagi salvati e sotto la custodia di strutture pubbliche, di enti e associazioni di tutela degli animali. In questi casi esistono delle precise procedure da rispettare prima che si possa formalizzare l’adozione.

La legge 281 del 1991 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”, infatti, stabilisce che i cani vaganti non tatuati (oggi microchippati) catturati, nonché i cani ospitati presso le strutture quali canili e rifugi pubblici o convenzionati, devono essere tatuati (microchippati); se non reclamati entro il termine di sessanta giorni possono essere ceduti a privati che diano garanzie di buon trattamento o ad associazioni protezioniste (…).

In quali casi si può impedire a qualcuno di adottare un cane?

Se abbiamo detto che (quasi) chiunque può comprare e adottare un cane, abbiamo anche accennato all’esistenza di talune limitazioni.

La prima è generale e stabilita dalla normativa nazionale: ci si riferisce alla sussistenza di eventuali cause di incapacità dell’acquirente/adottante. Tra queste, per fare l’esempio più comune, rientra la minore età. Per la nostra legge (codice civile) un minore può anche acquistare un bene, però l’accordo da lui stipulato risulta annullabile. Nel caso di acquisto/adozione di un cane, poi, per il minore si pongono dei limiti ulteriori:

  • moltissime normative locali stabiliscono un espresso e totale divieto di cessione di animali a coloro che non hanno compiuto 18 anni;
  • è previsto l’obbligo di iscrizione di tutti i cani nell’anagrafe degli animali d’affezione e per compiere tale adempimento il titolare deve necessariamente aver compiuto la maggiore età.

Altri divieti sono posti dalla normativa nazionale in situazioni particolari quali le adozioni di esemplari iscritti nell’elenco dei cani “dichiarati a rischio elevato di aggressività”. In particolare, l’Ordinanza del ministero della Salute 6 agosto 2013 prevede il divieto di possedere o detenere questi cani:

  1. ai delinquenti abituali o per tendenza;
  2. a chi è sottoposto a misure di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale;
  3. a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni;
  4. a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva o decreto penale di condanna, per i reati di cui agli articoli 727, 544 -ter, 544 -quater , 544-quinques del codice penale, per quelli previsti dall’articolo 2 della legge 20 luglio 2004, n. 189, e dall’articolo 4 della legge 4 novembre 2010, n. 201;
  5. ai minori di 18 anni, agli interdetti e agli inabili per infermità di mente.

Infine, ci sono un’infinità di possibili limitazioni stabilite in accordo tra le parti, tra chi cede e chi adotta. Molto spesso, infatti, soprattutto le associazioni che cedono i cani in adozione, condizionano quest’ultima al superamento di una fase di prova provvisoria detta “affido”. Valutano l’idoneità dell’adottante alla custodia definitiva, ma anche quella dell’abitazione e degli spazi a disposizione del cane. Non solo, tengono conto della presenza di altri animali in casa e del fatto che questa possa essere problematica. Se l’adottante le accetta sottoscrivendo l’apposito modulo è tenuto a rispettarle.

* Per questo articolo, trattandosi di aspetti tecnici inerenti la proprietà, si è dovuto derogare alla scelta – in cui Kodami crede fortemente – di non fare mai utilizzo dei termini “proprietario” di animali, o peggio ancora “padrone”, i quali possono essere sostituiti, ad esempio, da un maggiormente etico “pet mate”.

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Salvatore Cappai
Avvocato
Avvocato con la passione per la divulgazione. Mi occupo di diritto civile, con particolare riguardo ai campi della responsabilità civile, dell’assistenza alle imprese e del “diritto degli animali”. Mi sono avvicinato a quest’ultima materia circa dieci anni fa, quando ho incontrato Gaia, la mia cagnolina, che ha stravolto la mia visione sul mondo degli animali e sulla vita assieme a loro. La mia community social, nella quale da anni informo con semplicità su tematiche giuridiche, conta oltre 350.000 iscritti.
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