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Perché la puzzola puzza?

Le puzzole europee sono dei piccoli mustelidi, famosi per il cattivo odore che emanano dalle ghiandole anali poste sotto la coda. Anche la puzzola americana o moffetta spruzza un liquido maleodorante dalle ghiandole anali, ma per motivi diversi. Scopriamo perché le puzzole emanano il loro tipico cattivo odore.

9 Marzo 2023
9:12
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La puzzola europea è un mammifero carnivoro della famiglia dei mustelidi famosa per il cattivo odore che è in grado di emanare attraverso le ghiandole sottocaudali, le quali producono un liquido maleodorante che porta gli avventori ad allontanarsi dal suo territorio. La puzzola europea non va confusa con la moffetta o puzzola americana, l'animale nero striato di bianco che siamo abituati a vedere nei cartoni animati. Si tratta infatti di un animale molto simile al furetto o alla donnola, che preferisce tenersi alla larga dagli esseri umani e muoversi nella notte, per predare i piccoli mammiferi di cui si nutre.

Ma perché la puzzola emana cattivo odore? Scopriamolo.

La vita della puzzola

La puzzola europea è un piccolo mammifero dal muso appuntito, con un lungo corpo cilindrico e le zampe corte, molto simile al furetto domestico (il quale è di colorazioni più chiare). Raramente supera i 60 centimetri di lunghezza, si può incontrare su quasi tutto il territorio europeo e italiano, ad esclusione delle isole. Generalmente si muove negli  ambienti umidi e pianeggianti e montani boschivi ma non supera i 1300 metri di altitudine. La puzzola (Mustela putorius) però si può adattare anche alle zone agricole e agli ambienti popolati dall'uomo, dove talvolta utilizza le abitazioni umane come rifugi durante il giorno. Il suo habitat ideale è ricco di acqua e non devono scarseggiare le piante e gli anfratti dove potersi nascondere nelle ore diurne, essendo un animale dal comportamento prevalentemente crepuscolare e notturno. La sua tana ideale è quella costruita da altri animali del bosco. In particolare, molto spesso utilizza le tane dei conigli che, se ancora le abitano, vengono scacciati con violenza dal piccolo e coraggioso mustelide.

La puzzola non conduce una vita molto semplice in Italia, dove infatti la popolazione è in declino e la diffusione è sempre più frammentata. Nel nostro paese purtroppo, nonostante venga protetta dalla direttiva Habitat (92/43/CEE) e dalla legge 157/92 sulla caccia, è minacciata da alcuni fattori antropici quali il degrado dei corsi d'acqua, l'utilizzo massiccio di pesticidi e il bracconaggio. La puzzola inoltre, è un animale interfecondo con il furetto domestico (Mustela putorius furo), di cui sul nostro territorio esistono popolazioni rinselvatichite a seguito di rilasci da parte degli esseri umani. L'inquinamento genetico dato dall'accoppiamento tra queste due specie rischia di minacciare la sopravvivenza della puzzola europea.

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La puzzola europea nel suo habitat naturale

La puzzola europea non va confusa con i carnivori della famiglia dei mefitidi, mammiferi di origine americana, anch'essi in grado di secernere un pessimo odore ma, a differenza delle puzzole europee, non sono mustelidi. La moffetta, anche detta puzzola americana o skunk è una delle specie più caratteristiche della famiglia dei mefitidi, ha il mantello nero ed è striata di bianco, ha dimensioni maggiori rispetto alla puzzola diffusa in Europa, ma nei cartoni animati e nei film viene chiamata spesso puzzola, per questo motivo è nata una confusione tra le due specie, appartenenti in realtà a famiglie diverse.

Talvolta la puzzola europea viene confusa anche con i mustelidi del genere Ictonyx (Ictonyx libyca e Ictonyx striata) le quali, pur appartenendo alla famiglia dei mustelidi, sono però animali più piccoli e diffusi prevalentemente in Africa Sub-sahariana. Il nome italiano di questi mustelidi è zorilla (libica e striata).

Ciò che accomuna i mefitidi, gli Ictonyx e Mustela putorius è la capacità di emanare un forte odore in caso di necessità, anche se le necessità non sono per tutti le stesse.

Perché la puzzola emette un cattivo odore?

La puzzola europea è un animale generalmente solitario e dal comportamento territoriale che, se spaventato o eccitato, può scegliere di emettere un liquido dal caratteristico odore maleodorante tramite le ghiandole anali che si trovano sotto la coda. Essendo un animale particolarmente schivo e addirittura complesso da studiare per via delle sue tendenze elusive, difficilmente sarete vittime di questo comportamento, molto più diffuso invece nelle puzzole americane, le quali talvolta si installano nelle abitazioni e, una volta spaventate, spruzzano il liquido dalle ghiandole anali, lasciando il cattivo odore nelle case e sulle superfici. Le bande bianche e nere sul corpo servono proprio a ricordare ai predatori che, se provassero ad avvicinarsi, verrebbero prontamente inondati delle secrezioni tossiche.

Falsi miti sul cattivo odore della puzzola

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Una moffetta comune (Mephitis mephitis), specie americana con cui viene spesso confusa la puzzola europea

Un tempo si pensava che lo scopo dell'odore emesso dalla puzzola europea fosse difensivo, ma in seguito è stato determinato che si tratta di un comportamento legato alla territorialità del selvatico. Diverso invece il discorso del liquido maleodorante emesso dalle puzzole americane, il quale è decisamente più intenso per il fatto che la puzzola americana lo utilizza (lei sì) per difendersi anche dai nemici di grandi dimensione (orsi, lupi e coyote) con cui condivide l'habitat. In ogni caso, anche le puzzole americane preferiscono utilizzare prima altre armi difensive, come ad esempio gli artigli. Questo perché una volta spruzzato il liquido, impiegano molto tempo per crearlo nuovamente, rimanendo così prive di un'utile protezione.

Come eliminare la puzza?

Soprattutto in America settentrionale, dove il rischio di incontrare una skunk è superiore a quello che abbiamo in Europa di incontrare una Mustela putorius, le proposte per togliere il fastidioso odore dalle case, dai vestiti e addirittura dagli animali domestici sono diverse. Una leggenda metropolitana vuole che il succo di pomodoro sia sufficiente per togliere l'odore, ma ahimè, non è così e servirà ben di più per liberarsi di questo sgradevole inconveniente. Il consiglio è quello di lavare le superfici e i tessuti con acqua e bicarbonato di sodio oppure con aceto o acqua ossigenata. Più velocemente si interverrà sulle superfici, più sarà alta la possibilità di liberarsi completamente dell'odore.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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