video suggerito
video suggerito
27 Aprile 2023
11:30

Perché il gatto puzza?

Nonostante sia un animale molto pulito, anche il gatto può puzzare, per motivi fisiologici o patologici. Vediamo quali sono le possibili cause del cattivo odore e come intervenire.

287 condivisioni
Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il gatto è considerato un animale molto pulito e attento all'igiene, fa il grooming, leccandosi e mordicchiandosi il mantello e la cute, si lava molto spesso e difficilmente puzza. Quando succede, prima di cercare le cause in motivi di salute, è bene tenere in considerazione il suo stile di vita: se è abituato alla vita outdoor può assorbire facilmente gli odori dell’ambiente circostante, se è casalingo il fenomeno può dipendere anche dal pet mate che non cambia la sabbietta al gatto con la giusta frequenza, solo per fare un esempio.

Si può però trattare di un problema fisiologico, come la perdita dell'urina nel gatto maschio o patologico, dovuto cioè a malattie. Le cause per cui il gatto potrebbe puzzare possono essere quindi di vario genere: da un'alimentazione sbagliata, al raggiungimento della maturità sessuale, dall'alitosi all'infiammazioni di ghiandole. Vediamole nello specifico.

Otite

Le infezioni e le infiammazioni dell'orecchio producono un odore molto sgradevole dovuto all'accumulo di cerume, secrezioni e microrganismi. Se prendiamo con dell'ovatta un po' di cerume possiamo analizzarne il colore, se è particolarmente nero oppure brunastro, è probabile che emani cattivo odore. La situazione si aggrava se è presente pus con muco giallo-biancastro o se, manipolando l'orecchio, possiamo sentire una specie di sciacquettio. Esistono diversi tipi di otite: da acari, come Otodectes cynotis, purulenta o batterica.

Alitosi

L'alito cattivo è ovviamente una possibile causa dell'odore sgradevole del gatto che può essere determinato da problemi ai denti o alle gengive, come tartaro, gengivite, carie o gengivostomatite, un'infiammazione del parodonto, non dovuta solo alla presenza di placche e tartaro ma spesso anche su base auto-immunitaria, se c'è la presenza di neoplasie o comunque neo-formazioni tumorali. Inoltre, corpi estranei nella bocca, residui di cibo o spine possono causare ferite o lesioni nei tessuti molli della bocca e predisporla alla contaminazione batterica, con conseguente infezione, formazione di ascessi e cattivi odori.

Problemi epatici e renali

La colangioepatite, una malattia molto frequente nel gatto, e l'insufficienza renale fanno aumentare le scorie azotate nel sangue, che vanno ad accumularsi in circolo e non riescono più ad essere eliminate da fegato e reni. Di conseguenza possiamo avere un aumento dell'acidità gastrica. Addirittura in alcuni casi, l'insufficienza renale cronica verso uno stadio quasi terminale comporta talmente tanta acidità da provocare delle ulcere in bocca. Le ulcere possono essere anche da lesione: se il micio ha una lisca di pesce rimasta in bocca o un pezzo di osso, ovvero un corpo estraneo rimasto nel cavo orale.

Zona perianale sporca

Possiamo trovare la zona perianale imbrattata da feci perché il gatto, che magari vive anche all'aperto, ha avuto la diarrea a non ce ne siamo resi conto. Oppure questo cattivo odore può provenire dalle ghiandole che si trovano sotto la coda dei gatti, ai lati dell'ano, e secernono un liquido maleodorante. Il problema sorge quando le ghiandole anali si intasano, si riempiono, fuoriesce questo liquido che fa sì che il gatto emetta un odore molto sgradevole.

Sviluppo sessuale

I gatti maschi non castrati, quando raggiungono la pubertà, cominciano ad emettere un forte odore caratteristico dovuto all'azione dell'ormone testosterone. Un gatto giovane può emettere un odore più forte e un po' sgradevole, dovuto al cambio ormonale. Anche le marcature urinarie del gatto maschio hanno un odore molto acre.

Cosa fare se il gatto emana cattivo odore?

Per evitare che il gatto emani cattivi odori, il pet mate deve prendersi cura dell'igiene del proprio gatto oppure rivolgersi a uno specialista. La terapia cambia in base alla diagnosi, se è un problema di alitosi dovuto al tartaro, per esempio, si può fare la pulizia dei denti, valutare se le radici sono esposte e decidere per l'estrazione dei denti e un trattamento successivo per evitare la riformazione del tartaro. Se invece l'alitosi è dovuta a una stomatite o a una gengivo-stomatite su base auto-immunitaria oppure tumorale, la terapia va adatta al caso clinico e alla sintomatologia.

Cattivi odori derivanti da problemi digestivi si possono prevenire grazie al cibo, alimentando il gatto con prodotti specifici che si trovano in commercio, ma se persistono la visita dal veterinario è raccomandata. Così come si deve andare in clinica all'insorgere delle prime manifestazioni relative alla maturazione sessuale del micio maschio. In questo caso, solo ricorrere alla castrazione può eliminare la produzione di quel forte odore dovuto all'azione del testosterone. Nei casi persistenti, in generale, solo il medico veterinario può consigliare la cura corretta in base al problema di salute del micio.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Avatar utente
Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views