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20 Dicembre 2021
12:06

«No ai botti»: l’appello delle associazioni per proteggere gli animali

Decine di associazioni hanno lanciato numerose campagne di sensibilizzazione rivolte alle amministrazioni e alla popolazione contro l'utilizzo di botti a Capodanno, una piaga ormai non più accettabili e che ha effetti devastanti sugli animali.

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Capodanno è ormai alle porte e abbiamo ancora tutti negli occhi le terribili immagini delle centinaia di storni morti a causa dei botti lo scorso anno a Roma. Fuochi d'artificio e petardi esplosi durante le festività per l'arrivo dell'anno nuovo hanno davvero poco di festoso, sono pericolosi, inquinanti e hanno un impatto devastante sugli animali, sia domestici che selvatici. Come ogni anno quindi decine di associazioni in tutta Italia hanno lanciato numerose campagne di sensibilizzazione rivolte alle amministrazioni e alla popolazione contro l'utilizzo di botti a Capodanno. L'ultima in ordine di tempo è un evento virtuale promosso a Civitavecchia dove tutti possono postare foto, frasi o spot contro l'utilizzo di prodotti pirotecnici.

Le associazioni animaliste e ambientaliste avevano già scritto al sindaco Ernesto Tedesco lo scorso 12 novembre, chiedendo da subito misure di prevenzione più stringenti, come il divieto di vendita sul territorio comunale di prodotti pirotecnici. Con questa nuova campagna portata avanti da guardie zoofile e numerose associazioni locali, si punta a ottenere un'ordinanza per vietarne l'utilizzo. È fondamentale perciò tenere alta l'attenzione su un tema molto sentito ma che ha ancora bisogno di una maggiore consapevolezza.

Botti: la trincea di Capodanno

Anche il "Tavolo Animali e Ambiente" lancia l'allarme

Allarme lanciato anche dal “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle maggiori associazioni animaliste e ambientaliste come ENPA, LAC, LAV, Legambiente,, LIPU e OIPA. Le esplosioni di botti, petardi e fuochi d'artificio durante le festività natalizie continuano ormai ogni anno, nonostante vari regolamenti per la tutela ed il benessere degli animali in città che ne sanciscano spesso il divieto assoluto di utilizzo sui vari territori comunali. Oltre poi alle ordinanze emesse dai singoli sindaci. Nel corso degli ultimi dieci anni molte sono state le discussioni, le azioni e le campagne informative intraprese sul problema dei botti che esplodono nelle città, specialmente in occasione dell'arrivo dell'anno nuovo.

Così, già da novembre, come ogni anno le associazioni hanno chiesto a vari sindaci di investire in una campagna informativa rivolta ai cittadini sull'esistenza di divieti e ordinanze, e soprattutto sull'importanza di tutelare il benessere di tutti gli animali, da quelli selvatici a quelli che vivono con noi tra le mura domestiche.

La nostra campagna contro i botti

Proprio per questo lo scorso anno – a pochi giorni dal debutto di Kodami – abbiamo lanciato un contenuto potente e coraggioso: il video realizzato da Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople, e il suo team che ha ottenuto la "medaglia di bronzo" da parte della giuria degli esperti e il "People's Lovie Winner" nell'undicesima edizione dei "Lovie Awards", il più prestigioso riconoscimento europeo per l'eccellenza online. I bambini, nella loro consapevole onestà, ci hanno aiutato a raccontare una storia che può essere diversa, un nuovo modo di stare insieme e festeggiare senza privare nessun membro della famiglia del piacere di condividere le emozioni che rendono l'atmosfera delle Feste calda e accogliente.

Gli effetti dei botti sugli animali

Cosa succede agli animali domestici e cosa possiamo fare

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La salvaguardia degli animali, dai nostri cani e gatti alla fauna selvatica, è quindi più che mai una priorità oggi. Sono ancora pochi i Comuni che ne hanno vietato l'utilizzo nonostante siano ormai ben noti gli effetti che causano sugli animali. La maggior parte dei cani detesta i botti: le esplosioni improvvise possono far scaturire in loro reazioni emotive incontrollate e pericolose, come paura e aggressività. Non dobbiamo perciò lasciarli soli e occorre mettere in atto tutte le misure necessarie per cercare di ridurre i rumori e lo stress, proteggendoli e accudendoli.

Stesso discorso vale anche per i gatti, le cui reazioni alle forti esplosioni vengono spesso sottovalutate dai pet mate. È innanzitutto importante mostrarsi tranquilli e rilassati, consentendo ai mici di rifugiarsi all'interno della casa e non a l'esterno. Le esplosioni potrebbero infatti spingerli a scappare e ad allontanarsi troppo dai loro territori abituali.

Gli effetti sulla fauna selvatica

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Ancora più sottostimate sono invece le conseguenze per la fauna selvatica. Non dobbiamo limitarci infatti al singolo episodio accaduto a Roma lo scorso anno: i botti colpiscono tantissimi altri animali ogni anno, anche se non li vediamo con quei numeri. Come ci ha spiegato Francesca Manzia, responsabile del Centro di Recupero Fauna Selvatica LIPU di Roma, dove praticamente ad ogni inizio del nuovo anno arrivano decine di uccelli e altri animali selvatici feriti per colpa dei botti. La conseguenza più logica delle esplosioni è lo spavento e la fuga in massa, che spinge gli animali a disperdersi e a scontrarsi contro edifici, cavi e altre superfici.

È ormai chiaro quindi che i fuochi d'artificio rappresentano una minaccia ormai non più trascurabile, sia per gli animali domestici che per quelli selvatici. È fondamentale perciò continuare a mettere pressione sulle amministrazioni e sensibilizzare l'opinione pubblica verso altre forme di divertimento, più sicure e senza conseguenze per tutti, animali umani e non.

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