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31 Dicembre 2022
9:05

Come proteggere i gatti dai botti di Capodanno?

I botti di Capodanno possono spaventare i gatti, scatenando reazioni aggressive o di fuga. Vediamo come tranquillizzarli e trascorrere felicemente insieme le Feste.

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Molte persone amano gli spettacoli pirotecnici ed i botti di Capodanno. Amore certo non condiviso dai nostri amici gatti che, come tutti gli altri animali, associano i forti rumori delle esplosioni a segnali di pericolo. I gatti hanno decisamente paura dei botti, e scoppi improvvisi e luci possono indurli a rocambolesche e pericolose fughe in qualsiasi direzione, specialmente se i balconi sono aperti per ammirare i fuochi d'artificio. Il trauma può essere così forte da durare anche molto tempo dopo la fine dei festeggiamenti.

L'evoluzione ha associato a frastuoni improvvisi atteggiamenti di fuga. Per meglio comprendere la cosa dobbiamo chiederci quand'è che in natura un gatto sentirebbe un suono del genere? Molto raramente: magari in una notte tempestosa, in cui è meglio rintanarsi in un luogo sicuro lontani da tuoni e lampi; durante frane, crolli e caduta di alberi; l'attacco improvviso di un predatore molto più grande di sé.

Cosa accade quindi ai nostri compagni? Come affrontare i festeggiamenti del primo dell'anno nel migliore dei modi con il proprio felino?

Perché i gatti hanno paura dei botti di Capodanno?

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Ogni organismo ha comparti sensoriali finemente adattati al proprio stile di vita. Noi umani siamo animali sociali e rumorosi, con uno sviluppato controllo sulle stimolazioni sensoriali dato dall'alto grado di elaborazione del nostro sistema nervoso, quindi forti rumori perlopiù "attesi" non ci spaventano più di tanto. I gatti invece sono dotati, come tutti i felini, di un udito estremamente sviluppato, capace di percepire perfino i minimi fruscii prodotti dalle proprie prede per individuarle anche in condizioni limitanti per la vista.

Fisiologicamente, eventi del genere scatenano una serie di risposte interne all'organismo, andando a stimolare il cosiddetto sistema nervoso simpatico, legato alle reazioni di attacco o fuga. Più specificamente, la  ghiandola midollare del surrene produce una cascata ormonale che determina la secrezione di catecolamine, specialmente noradrenalina e adrenalina. La risposta iniziale e le reazioni successive vengono suscitate nello sforzo di creare un picco di energia: il battito cardiaco accelera, vi è un aumento di zucchero nel sangue. I muscoli del gatto sono pronti all'azione. A livello emotivo inoltre ricordiamo che ogni gatto, così come ogni individuo, potrà più o meno incline ad ansia o aggressività. I gatti si affidano moltissimo anche all'olfatto, e l'aria impregnata di zolfo e polveri sottili possono essere causa di ulteriore stress.

Il nostro felino potrà quindi essere soggetto ad uno stato confusionale più o meno lungo. Nel caso dei membri di una colonia felina i gatti randagi potrebbero disperdersi, disorientarsi e quindi allontanarsi per giorni dal loro territorio, esponendoli a numerosi pericoli.

Come proteggere i gatti durante la notte di Capodanno

Kodami proprio per sensibilizzare le persone su un momento così delicato per tutti gli animali, non solo per i gatti, ha pubblicato il video "Gli effetti dei botti sugli animali", un esperimento sociale del direttore creativo di Ciaopeople, Luca Iavarone, in cui protagonisti sono dei bambini che ricevono un dono particolare per la notte di Capodanno e si vedono costretti a fare una scelta molto importante per salvaguardare il loro compagno a quattrozampe. Il video ha raggiunto oltre 6 milioni di visualizzazioni e ha vinto due premi nell'11 edizione dei Lovie Awards, il più prestigioso riconoscimento europeo per l’eccellenza online.

Quest'anno invece abbiamo provato a immedesimarci nei nostri compagni animali, raccontarvi le sensazioni di paura e disorientamento che loro provano la notte di Capodanno nel video "Botti: la trincea di Capodanno… nella sua pelle”, realizzato da Aniello Ferrone, video production coordinator di Ciaopeople, e dal suo team.

I nostri compagni felini, dunque, sono particolarmente sensibili al nostro comportamento. Cosa possiamo fare noi per aiutarli? Innanzitutto è importante mostrarsi tranquilli e rilassati, coccolandoli e giocando con loro. Sarebbe importante tenerli in zone quanto più riparate della casa, nelle stanze più interne e di certo non in giardino. Prepariamo per loro un cantuccio caldo, accogliente e sicuro. Anche solo per una notte, potremmo consentirgli di nascondersi in zone in cui non sempre gli è permesso intrufolarsi: tutti gli amici dei gatti conoscono benissimo la loro predilezione per le scatole, gli armadi e gli sgabuzzini. Non lasciamoli soli, ma se si rintanano in zone tranquille e buie non preoccupatevi eccessivamente, appena la situazione si sarà calmata usciranno da soli.

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Prima di far uscire il gatto al mattino, è importante controllare attentamente che in giardino non ci siano residui di fuochi d'artificio. I "botti" possono rimanere abbastanza caldi da bruciare per molto tempo e molti prodotti pirotecnici contengono metalli pesanti per i loro effetti cromatici; questi possono essere tossici se il gatto li lecca. Esempi dei metalli utilizzati sono il mercurio, l'antimonio, il bario, lo stronzio e il fosforo, tutti molto velenosi.

Un ulteriore precauzione è quella di munire il vostro gatto di microchip, prassi obbligatoria in Lombardia e facoltativa nella altre regioni. Un minuscolo chip dovrà essere inserito sotto pelle e ciò permetterà l'identificazione dell'animale, utile in caso di smarrimento.

Ultimo ma non ultimo, un messaggio molto importante. «Non somministrate tranquillanti ed altri medicinali al vostro gatto senza un parere del veterinario di fiducia: i farmaci sono da utilizzare solo conoscendo in maniera approfondita il soggetto, il contesto e soprattutto il suo stato di salute, cosa che solo il vostro medico di riferimento può conoscere», sottolinea Laura Arena, veterinaria esperta in benessere animale e membro del comitato scientifico di Kodami.

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E le colonie feline del nostro quartiere? Purtroppo è indubbio che gli animali più a rischio in queste notti di festeggiamenti sono proprio i randagi. «Le associazioni di volontariato potrebbero allestire piccoli ripari nel territorio della colonia, magari associandoli ad una segnaletica apposita per le Feste – continua Laura Arena – Ogni Comune dovrebbe informare la popolazione riguardo i gatti liberi presenti nel proprio territorio, e in concomitanza con il periodo natalizio bisognerebbe cogliere l'occasione per sensibilizzare ulteriormente la comunità locale riguardo i suoi membri più indifesi».

D'accordo anche Sonia Campa, esperta della relazione uomo-gatto e membro del comitato scientifico di Kodami: «È importante che dopo aver allestito questi nuovi spazi i gatti si abituino al cambiamento del loro ambiente di riferimento. Quindi i volontari per operare al meglio dovrebbero partire prima delle Feste in modo tale da dare agli animali della colonia il tempo di esplorare l'area».

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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