video suggerito
video suggerito
29 Aprile 2022
13:54

Salvati cuccioli di cane con meno di 30 giorni di vita in un centro di toelettatura di Napoli

Malnutriti e disidratati e tenuti in spazi angusti: è in queste condizioni che sono stati trovati i 22 cani salvati dai medici dell'Asl Napoli 1 Centro in un centro per la toelettatura.

404 condivisioni
asl cani Napoli
I cani recuperati dal personale dell’Asl di Napoli

Malnutriti, disidratati e tenuti in spazi angusti: è in queste condizioni che si trovavano i 22 cani salvati dai medici del servizio veterinario Asl Napoli 1 Centro.

La scoperta è stata fatta durante quella che avrebbe dovuto essere una normale attività di controllo da parte degli operatori sanitari all'interno di un centro di toelettatura dell'area orientale del capoluogo partenopeo.

Alcuni dei cani rinvenuti non avevano ancora compiuto i 30 giorni di vita ed erano detenuti in spazi inadeguati. Durante la visita clinica eseguita al presidio ospedaliero veterinario dell'Asl, il personale ha rilevato che i cuccioli, strappati troppo presto alla madre, non avevano ricevuto adeguate cure parentali: «Hanno irreparabilmente perso tutto il corredo di conoscenze che la madre trasferisce ai cuccioli, utili per un ottimale interazione con l'ambiente», hanno spiegato gli operatori.

Non è andata meglio agli adulti, i quali sono risultati tenuti in condizioni igienico sanitarie precarie e tutti presentavano segni di disidratazione e malnutrizione. Inoltre, solo 6 dei 22 cani sono risultati regolarmente iscritti all'anagrafe canina Campania, gli altri erano sprovvisti di microchip identificativo, requisito obbligatorio per legge.

Il centro di toelettatura, oltre a detenere gli animali in condizioni non compatibili con il loro benessere, era sprovvisto delle autorizzazioni previste in Italia per l'allevamento e la vendita dei cani. Quella del commercio degli animali d'affezione si conferma così una pratica dannosa per i cani e i gatti che ogni giorno vengono smerciati in rivendite più o meno clandestine.

Non è la prima volta che si verificano simili episodi a Napoli: già a gennaio erano stati salvati dieci cuccioli di cane rinchiusi in gabbie per conigli in un negozio della città. Anche in questo caso gli animali si trovavano in un pessimo stato di salute.

Nonostante molti stati dell'Unione europea, come ad esempio la Spagna, stiano discutendo sulla possibilità di introdurre il divieto di vendita di animali nei negozi, l'Italia non sembra ancora voler scoraggiare questa attività.

A farne le spese sono i cuccioli di razze popolari come i Barboncini sequestrati oggi, oppure i Bouledogue francesi e altri individui brachicefali. Molte persone, infatti, non sanno che dietro un cucciolo acquistato c'è spesso una vera e propria macchina criminale transnazionale che ha origine nell'est-Europa, dove migliaia di cagne conoscono un solo scopo: partorire il maggior numero di cuccioli possibile.

All'interno di queste "fabbriche", note come Pupppy Mills, gli animali vengono strappati alle madri per intraprendere un lungo viaggio che li condurrà in Italia e da lì poi nel resto d'Europa. Una vita dalla durata molto breve dato che si tratta di animali nati in un contesto incompatibile con la possibilità di condurre una esistenza lunga e sana.

Ora i cuccioli sequestrati nel centro di toelettatura, come da prassi, non potranno per il momento essere adottati. Resteranno in custodia giudiziaria all'interno di una struttura apposita fino al termine degli accertamenti della giustizia.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views