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19 Marzo 2023
12:00

Lo squalo tigre (Galeocerdo cuvier)

Lo squalo tigre, detto anche "tigre di mare", è un pesce cartilagineo della famiglia Carcharhinidi. Il suo nome deriva dalle strisce scure sul corpo, simili a quelle del grande felino. Vive nelle acque salate tropicali e subtropicali, può superare i quattro metri di lunghezza e, sebbene venga considerato molto pericoloso per l'uomo, gli attacchi sono rari. Ha una dieta molto varia e mangia anche rifiuti.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Lo squalo tigre (Galeocerdo cuvier), anche conosciuto con il nome di "tigre di mare", appartiene alla famiglia Carcharhinidi ed è l'unica specie appartenenente al genere Galeocerdo. Il nome deriva dalle strisce, simili a quelle del grande felino, che contraddistinguono il corpo dei soggetti giovani.

Vive nelle acque salate tropicali e subtropicali, può superare i quattro metri di lunghezza e, sebbene venga considerato molto pericoloso per l'uomo, gli attacchi sono più rari rispetto a quelli dello squalo bianco. Secondo la IUCN lo squalo tigre non è a rischio di estinzione, ma viene considerato prossimo alla minaccia.

Come è fatto lo squalo tigre

Lo squalo tigre è uno dei più grandi carnivori dell'oceano e, in inglese, viene anche descritto come "giant shark tiger", ovvero "squalo tigre gigante". Secondo quanto pubblicato dallo Shark Research Institute, raggiunge una lunghezza media compresa tra i 3,4 e i 4,3 metri. Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente, perché i maschi sono più piccoli delle femmine e non superano i 3,7 metri. Una femmina dalle dimensioni eccezionali, catturata nel 1957, invece, era lunga addirittura 7,4 metri e pesava 1.414 kg.

I giovani mostrano strisce lungo il corpo, simili a quelle delle tigri, da cui prendono il nome. Questo aspetto caratteristico, però, svanisce gradualmente con il passare del tempo. Il corpo ha un colore verde e/o azzurro, con il ventre giallo chiaro o bianco. Ha una testa piuttosto grande con il naso allungato e smussato all'estremità. La grande bocca ha denti seghettati che permettono di strappare la carne e rompere le ossa o i gusci delle prede.

Ha due pinne dorsali di dimensioni diverse. Mentre la prima è più grande, la seconda, che cresce verso la coda, è solo accennata.

Lo squalo tigre è più piccolo rispetto allo squalo bianco (Carcharodon carcharias) e allo squalo balena (Rhincodon typus), che è considerato il pesce più grande del mondo.

È possibile distinguerlo dallo squalo leuca (Carcharhinus leucas) per via della colorazione. Lo squalo tigre, infatti, è verde o azzurro con il ventre bianco o giallo, mentre lo squalo leuca è grigio e leggermente più piccolo. Lo squalo elefante, infine, è molto più grande (circa 8/9 metri) ed è riconoscibile per la lunga pinna dorsale.

Habitat e distribuzione

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In blu la distribuzione dello squalo tigre

Gli squali tigre si trovano nelle acque salate subtropicali e tropicali, in particolare sulla costa orientale del Nord America e sulla costa orientale del Brasile. Popolano anche le coste di Cina, India, Africa, Giappone e di molte isole dell'Oceano Pacifico, in particolare l'arcipelago delle Hawaii. La specie, inoltre, viene avvistata spesso lungo la costa e al largo dell'Australia.

Predilige gli ecosistemi delle aree costiere, ma cambia il proprio utilizzo dello spazio con l'età. In generale trascorre circa il 40% del tempo tra i 2,5 e 145 metri di profondità. Questa specie, però, è stata avvistata anche a diversi chilometri dalle coste e a profondità superiori ai 300 metri. Talvolta lo squalo tigre è stato segnalato anche negli estuari dei fiumi e nei porti.

Abitudini

Lo squalo tigre è un animale solitario, ma può creare gruppi fino a 6 individui. Ha un comportamento prevalentemente notturno: arriva a riva di notte, avvicinandosi alle coste per nutrirsi. Durante il giorno, invece, si ritira al largo. Nei giorni nuvolosi è più facile avvistarlo vicino alla riva.

Uno studio del 2016, condotto dal Department of Marine Sciences dell'University of New England, ha osservato una tendenza, da parte di numerose femmine, a popolare alcuni luoghi nei pressi delle Isole Bahamas, nell'Oceano Atlantico. L'ambiente poco profondo e le acque particolarmente calde potrebbero rappresentare, secondo i ricercatori, un luogo di rifugio per le femmine che non hanno ancora raggiunto la maturità sessuale. Qui, infatti, non incontrano maschi intenzionati ad accopparsi. Allo stesso modo, potrebbe fungere da luogo ideale per le femmine che affrontano la gravidanza. Un sito che presenta pochi pericoli, infatti, riduce la mortalità dei piccoli che, in questa specie è piuttosto elevata.

Secondo lo Shark Research Centre di Miami, però, nell'analisi di questo comportamento è indispensabile considerare anche l'abitudine, attuata da parte di alcune agenzie turistiche, di nutrire gli squali nei pressi dei luoghi dove avvengono le escursioni. Questa pratica è assolutamente sconsigliabile e può modificare il comportamento degli animali anche a lungo termine.

Secondo quanto riportato in uno studio del 2005, condotto dal Dipartimento di Scienze Biologiche della Florida International University, gli squali tigre sono in grado di effettuare spostamenti anche molto ampi. Il più lungo mai registrato (grazie a dispositivi satellitari) è risultato essere di circa 8 mila chilometri, dall'Australia alle acque costiere dell'Africa sudorientale, per una durata di 99 giorni.

Riproduzione

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Lo squalo tigre è un animale ovoviviparo la cui gestazione dura poco più di un anno. La durata, però, può cambiare in base alle condizioni climatiche e alla temperatura dell'acqua. Le cucciolate sono numerose e prevedono da circa 10 a 82 piccoli, i quali nascono con una lunghezza compresa tra i 51 e i 76 centimetri e raddoppiano la loro dimensione nel primo anno di vita. I piccoli sono soggetti ad un'elevata mortalità nei primi mesi di vita. La maturità sessuale avviene intorno ai 7/10 anni.

Gli squali tigre sono poliginandri. Ciò significa che maschi e femmine hanno più compagni per tutta la durata della vita e non si legano in nessun momento ad un solo maschio/femmina.

Le femmine si riproducono una volta ogni tre anni e le stagioni riproduttive sono diverse in base alla latitudine. Nell'emisfero settentrionale le femmine partoriscono tra maggio e giugno, mentre nell'emisfero australe ciò avviene tra febbraio e marzo.

Alimentazione

Secondo uno studio condotto dal Western Australian Marine Research Laboratory e pubblicato nel 2001, l'alimentazione dello squalo tigre cambia con l'età. I ricercatori, infatti, hanno analizzato gli stomaci di individui giovani e adulti, scoprendo che, con il passare degli anni (e l'aumentare della dimensione corporea), vi è la tendenza a nutrirsi maggiormente di prede più grandi, come tartarughe, dugonghi e razze, oltre che squaliformi. Gli squali tigre più piccoli e giovani, invece, tendono a nutrirsi maggiormente di molluschi, pesci ossei o serpenti marini.

Lo studio ha permesso di rilevare anche una notevole differenza nell'alimentazione degli squali che si trovano in zone diverse. I risultati hanno anche suggerito, inoltre, che questa specie potrebbe svolgere un ruolo importante nella regolazione delle popolazioni di dugonghi.

Secondo quanto pubblicato dallo Shark Research Institute, lo squalo tigre è da considerarsi una specie onnivora, capace di consumare praticamente tutto ciò che riesce a ingurgitare. Oltre alle specie già citate può predare anche uccelli marini, mammiferi marini, meduse, carcasse di altre specie e rifiuti prodotti dall'essere umano.

Conservazione e rapporto con l'uomo

L'Hawaii Institute of Marine Biology sta conducendo uno studio sul comportamento degli squali nell'ottica di comprendere gli schemi legati ai movimenti nello spazio, per aumentare le possibilità di prevenire gli attacchi. In passato, invece, sempre alle Hawaii era stato attuato un programma di abbattimento di diverse specie di squali, tra cui anche gli squali tigre, con la speranza di ridurre il numero di attacchi. Gli abbattimenti, però, non hanno portato al risultato desiderato.

Sebbene gli squali tigre siano una delle tre principali specie di squalo note per attaccare gli esseri umani, nell'arcipelago americano gli attacchi mortali sono molto più rari rispetto alle morti per annegamento. E, sempre secondo l'Hawaii Institute of Marine Biology, alle Hawaii si verificano annualmente, in media, tre o quattro attacchi di squalo, mentre i morti per annegamento risultano essere circa 40.

Lo squalo tigre tende a mostrarsi curioso nei confronti dei subacquei e, spesso, si muove, molto lentamente, a distanza ravvicinata. Non bisogna illudersi che questa attitudine rappresenti un comportamento di disinteresse, perché lo squalo tigre, talvolta, morde senza alcun preavviso, mantenendo un comportamento apparentemente tranquillo. In altri casi, mostra invece, da subito, comportamenti molto aggressivi nei confronti delle vittime.

Proprio per questo motivo l'incontro con uno squalo tigre è da considerarsi un evento pericoloso per l'uomo. Il numero di vittime, rispetto alle altre specie di squalo, è secondo solo a quello dello squalo bianco, in particolare alle Hawaii e in Australia.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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