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17 Giugno 2021
16:26

Linda la randagia che si fa spazzolare dall’autolavaggio: la bellezza della libertà di scegliere

Linda è una cagnolina randagia che vive in Turchia ed è diventata famosa sui social per la sua meravigliosa abitudine di lasciarsi spazzolare all'autolavaggio. La naturalezza con cui vive questo momento porta inevitabilmente a riflettere sull'autonomia che i cani randagi sanno sviluppare nel mondo urbano. I nostri cani sanno fare altrettanto?

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Da qualche anno è diventato virale online il video di un randagio che con straordinaria naturalezza si fa strigliare il pelo dalle gigantesche spazzole di un autolavaggio della città turca di Izmir, sulla costa dell'Egeo. Il video sta ricomparendo sui social anche in questi giorni e decisamente è rappresentativo di un modo di vivere un'esperienza con consapevolezza e al fine di ottenere un sano piacere da parte del cane.

Il suo comportamento è infatti legato all'espressione di quella motivazione chiamata "somestesica", ovvero il piacere oppure il bisogno di esplorare e curare il proprio corpo. Lo facciamo anche noi umani e ne siamo altrettanto gratificati, ad esempio quando ci prendiamo cura di noi andando a farci fare un massaggio, alle terme o con una bella doccia ristoratrice o ancora solo grattandoci proprio lì dove abbiamo quel prurito fastidioso.

Ciò che però davvero stupisce dei comportamenti di Linda, così si chiama il cane secondo le descrizioni riportate insieme al video di YouTube, è la spontaneità con cui sa trovare una soluzione ai suoi bisogni. Un ottimo esempio per riflettere sul rapporto che abbiamo con i nostri compagni di vita, pensando a quanto ci sforziamo quotidianamente nel comprendere i loro bisogni ed appagarli. Il video di Linda, così, ci permette di confrontare due stili di essere al mondo del cane in quanto tale, nella piena consapevolezza che il randagio e il cosiddetto "pet" fanno parte ovviamente della stessa specie ma che l'ambiente e noi umani sicuramente contribuiamo, a volte bene altre male, all'espressione appunto della loro individualità e dei loro bisogni. Osservare Linda ci aiuta, allora, a capire meglio anche il cane che vive con noi. Vediamo come e perché.

Le competenze della vita di strada

Linda attende con sapienza l'arrivo delle spazzole, non è spaventata dal rumore, non si butta in maniera impulsiva nel macchinario. Sa bene cosa sta aspettando e sembra davvero adorare quel momento. E allora perché tante volte i nostri cani non hanno questa spontaneità? La motivazione può essere ricercata nel fatto che la vita all'interno di una relazione domestica con gli umani porta molti cani a ridurre la propria autonomia e questo accade perché anche noi esseri umani mettiamo in atto la cosiddetta motivazione epimeletica, ovvero amiamo prenderci cura di qualcuno e risolvere i problemi. Così facendo, talvolta, finiamo però per diventare dei "protettori" piuttosto che delle guide che, esattamente come in un rapporto di amicizia, accompagnano l'altro di fronte alle difficoltà. La conseguenza di questa nostra spontanea e genuina attitudine è che i cani a volte si abituano a rivolgersi a noi, certi che la soluzione sia proprio lì, dall'altra parte del guinzaglio, rischiando così di perdersi una parte importante della vita: quella che permette di scoprire da soli le opportunità che offre.

La situazione è estremamente diversa per i cani randagi, i quali in un modo o nell'altro, la soluzione alle proprie necessità devono trovarla da sé, imparando così anche a sviluppare strategie oscure invece ai cani che fanno la spola tra i centri commerciali e le vie del centro. Ma è normale che sia così: ognuno di noi cambia abilità e talenti in base al contesto in cui vive. Vivere senza guinzaglio porta inevitabilmente a dover affrontare rischi e difficoltà, ma dal rischio nasce la consapevolezza e, come in questo caso, anche la capacità di riconoscere le opportunità che abbiamo davanti. 

I cani di casa e le paure dei suoni: il cane libero ha la libertà di scegliere

E perché Linda non ha paura di infilarsi sotto le spazzole di un rumorosissimo car wash mentre molti cani che vivono con noi sono terrorizzati dal rumore del phon, dall'aspirapolvere oppure scappano via quando spazziamo il pavimento? I motivi possono essere diversi. Prima di tutto un cane nato e cresciuto all'interno di un contesto urbano e che vive giorno e notte a contatto con determinati suoni e macchinari difficilmente svilupperà una preoccupazione a riguardo. Poi, più semplicemente, se dovesse essere infastidito da un luogo, un rumore o un oggetto il cane libero ha la libertà di evitare quel contesto perché… non è obbligato ad affrontarlo. Può fare una scelta e andare via, può trovare altri posti in cui si sente a suo agio.

Per i nostri cani non è così: spesso entrano in casa e, nel giro di poco, si trovano di fronte una moltitudine di oggetti quotidiani senza avere il tempo di esplorarli e accettarne la presenza, il suono o il movimento. Inoltre nel caso in cui gli oggetti o i rumori generino paura, talvolta non hanno la possibilità di allontanarsi dalle preoccupazioni, finendo così per sviluppare una sensibilità eccessiva che sarà poi complicato superare. Proprio per questo motivo è importante vivere con delicatezza le scoperte che fanno, guidandoli con sensibilità ed empatia verso una socializzazione ambientale in grado di renderli individui competenti e consapevoli.

L'importanza della libertà e l'equilibrio nella responsabilità

Le immagini dell'evidente piacere di Linda mentre si fa il suo "trattamento di bellezza" invitano ancora di più a rivalutare l'immagine che abbiamo dei cani randagi. Spesso si pensa a loro come individui disperati, senza possibilità di sopravvivere in assenza della relazione con una famiglia che li possa accogliere in casa. In molti casi però non è così ed ecco la dimostrazione di quanto siano in grado di imparare il valore della vita di strada, affrontandola con serenità e sapendo perfettamente come muoversi per ottenere ciò di cui hanno bisogno: che sia cibo, protezione o anche una spazzolata al pelo, in caso di necessità.

Di contro, i cani che vivono con noi hanno a disposizione uno strumento che i cani liberi non hanno, quello nascosto nelle sfumature della relazione speciale che maturano con noi. E siamo proprio noi che possiamo diventare dei veri amici, sicure e coerenti, in grado di accompagnarli nelle avventure del mondo urbano per quanto sia rumoroso, veloce e complesso da comprendere per un'altra specie. Se comportandoci in questo modo sapremo divertirci insieme, non è da escludere che anche il cane che vive insieme a noi, trovi il coraggio di farsi strapazzare da un car wash e ne potremmo davvero godere insieme di una esperienza così.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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