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4 Giugno 2023
18:00

Il lupo come individua la sua preda?

Il lupo è un predatore sociale versatile e opportunista che tende a vivere e a cacciare in gruppo. Ma come fa un branco a scegliere e ad abbattere la propria preda?

lupo

Il lupo, mammifero sociale e predatore all’apice della piramide trofica, è un cacciatore eccezionale ed estremamente versatile, in grado di catturare una gran varietà di prede, anche molto più grosse di lui, in base al contesto ambientale o sociale in cui vive. Il lupo è in grado di individuare e scegliere le sue prede grazie a una combinazione di intuito, abilità sensoriali sviluppate, coordinazione, supporto sociale e strategie di caccia ben affinate.

E sebbene un singolo lupo sia in grado di cacciare anche prede molto grosse, la vera forza di questo predatore apicale sta chiaramente nel branco. Esploriamo quindi un po’ più da vicino come caccia e come fa a individuare la sua preda questo affascinante predatore sociale.

La caccia in branco

I lupi sono famosi per la loro tendenza a vivere e cacciare in gruppi organizzati chiamati branchi. Questi branchi altro non sono che un nucleo familiare, formato da una coppia riproduttiva e i loro figli di una o più generazioni a seconda del contesto ambientale in cui vivono. Un branco può quindi essere formato da quattro/sei individui fino a anche oltre venti esemplari, come accade talvolta in Nord America.

Da sempre si ritiene che durante la caccia ogni lupo all'interno del branco abbia un ruolo specifico in base all'età, al sesso e alla posizione sociale. I lupi giovani e più agili dovrebbero svolgere il ruolo di inseguitori, mentre gli individui più anziani e forti guidano l'attacco finale. Questa struttura gerarchica e la divisione del lavoro consentirebbero al branco di lavorare in armonia, massimizzando le probabilità di successo nella caccia.

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Tuttavia, studi recenti sembrano invece suggerire che i lupi seguano in realtà strategie di caccia leggermente più semplici e meno elaborate, ma non per questo meno efficaci o affascinanti. Dopo aver inseguito la preda ed essersi avvicinati a una distanza di sicurezza, ogni lupo si posiziona in modo da circondarla evitando che fugga, mantenendo una distanza precisa dagli altri individui. Tutto ciò che un lupo deve sapere per coordinare al meglio l’attacco è quindi la posizione degli altri individui e ciò avviene senza particolari sistemi di comunicazione o gerarchie. Ogni individuo infatti agisce autonomamente e può interscambiarsi con gli altri  durante la caccia.

E sebbene la caccia in branco offra numerosi vantaggi, come coordinarsi e cooperare durante l'inseguimento e l'attacco alle prede consentendo ai lupi di abbattere animali più grandi e forti che sarebbero più difficili da catturare da soli, i branchi più piccoli e meno numerosi hanno tassi di successo molto più elevati di quelli più grossi, proprio perché è più semplice coordinarsi e commettere meno errori.

La scelta della preda

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I lupi sono animali opportunisti e cacciano una gran varietà di prede a seconda dell’ambiente in cui vivono, della disponibilità ma anche in base all’esperienza. Persino i singoli branchi, infatti, possono specializzarsi nella caccia verso una specifica tipologia di preda, tramandando questa scelta anche alle successive generazioni.

Quando però i lupi cacciano in branco ungulati, come cervi, alci, bisonti o persino buoi muschiati, si spostano su vasti territori, percorrendo spesso sempre gli stessi tracciati e sentieri. Per individuare le prede, i lupi fanno affidamento sui loro sensi altamente sviluppati. L'olfatto è sicuramente quello più potente: possono rilevare tracce odorose lasciate dalle prede, anche a distanza di chilometri. Inoltre, i lupi possiedono una buona vista notturna superiore alla media, che li aiuta a individuare le prede anche nelle ore buie, che è spesso il momento della giornata in cui sono più attivi.

Quando viene individuato un gruppo di ungulati, i lupi cercheranno di isolare un singolo esemplare, e spesso a cadere vittima dei predatori sono specialmente i cuccioli, gli individui feriti, malati o più deboli, che hanno quindi meno possibilità di riuscire a sfuggire. In questo modo la pressione predatoria del lupo sugli ungulati, esercita anche una forte selezione sul controllo numerico delle popolazioni di prede, ma contribuisce anche a favorire la sopravvivenza in natura degli individui più forti e sani.

Inseguimento e attacco della preda

Una volta individuata la preda, i lupi si lanciano in un inseguimento frenetico che può durare anche diversi minuti. La strategia di inseguimento varia in base alle popolazioni di lupi e alle dimensione della preda e richiede enormi capacità di corsa e resistenza, ma sebbene i lupi siano predatori eccezionali, la maggior parte degli attacchi ha di solito scarso successo.

Quando però riescono a isolare un individuo, cercano come prima cosa di rallentarlo attaccandolo alla spalle e tentando di afferrarlo e morderlo alle zampe posteriori. Una volta accerchiata la preda, stando bene attenti a evitare corna, zoccoli e altri sistemi difensivi che possono ferire gravemente, può essere abbattuta e bloccata a terra, in caso di prede di medie dimensioni come un capriolo, per poi essere uccisa mordendo alla gola.

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Per prede più piccole, come lepri o castori, la caccia può essere più semplice e spesso i lupi utilizzano anche le zampe anteriori per tenere ferma la loro vittima. In alcuni casi invece, soprattutto per prede di grosse dimensioni, una volta ferita la vittima, i lupi possono anche seguirla e aspettare persino ore prima di finirla quando è più debole e vulnerabile.

Una volta che la preda viene uccisa, il branco si riunisce per condividere il pasto. I lupi lavorano in modo cooperativo, permettendo a tutti i membri del branco di nutrirsi se c'è cibo a sufficienza, ma solitamente è la coppia riproduttiva ad avere la priorità. Questo comportamento sociale e la divisione delle risorse alimentari sono infatti fondamentali per il mantenimento della coesione del branco e per garantire la sopravvivenza del gruppo e dei cuccioli più piccoli.

In conclusione, il lupo è un predatore eccezionalmente versatile e adattabile, ma anche opportunista. Può cacciare da solo o in gruppo, preferire prede di piccole dimensioni o grandi erbivori e approfittare anche di animali trovati già morti o sottratti ad altri predatori. Ma la caccia in gruppo resta sicuramente uno dei comportamenti più affascinanti che hanno reso questo mammifero sociale uno degli animali più ammirati e iconici in assoluto.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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