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6 Gennaio 2024
18:00

Le 3 razze di terrier da compagnia

I Terrier da compagnia sono tre: Australian Silky Terrier, English Toy Terrier Black and Tan e Yorkshire Terrier. Non vanno considerati dei "cani da salotto", perché non hanno ancora dimenticato il loro passato da cacciatori.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I Terrier da compagnia sono tre razze di cani appartenenti al gruppo 3 della nomenclatura ufficiale Enci (ovvero quello dei Terrier) e alla sezione 4, chiamata "Terrier da compagnia (a gamba corta)".

Oltre a questi tre cani, chiamati Australian Silky Terrier, English Toy Terrier Black and Tan e Yorkshire Terrier, il gruppo 3 include anche 16 razze di terrier definiti "a gamba lunga" (sezione 1), 12 razze di terrier di piccola taglia (sezione 2) e 4 razze di terrier di tipo bull (sezione 3).

Si potrebbe credere che ai terrier da compagnia appartengano anche i più noti Jack Russell Terrier, ma questa piccola e famosissima razza appartiene in realtà alla sezione 2, dei terrier di piccola taglia, insieme al Dandie Dinmont Terrier e allo Skye Terrier

I terrier da compagnia si diffusero soprattutto durante l'epoca della rivoluzione industriale e nacquero da una selezione per mano dell'uomo, che li volle cacciatori dei piccoli roditori, in particolare nelle fabbriche e nelle miniere britanniche.

Nella loro storia, però, questi tre piccoli compagni dell'uomo hanno poi assunto un altro compito, ben diverso da quello che avevano in passato: hanno preso posto accanto a noi, lasciando in secondo piano (senza però dimenticarli) i propri talenti e le proprie vocazioni per le attività venatorie.

Le caratteristiche dei terrier da compagnia

Sebbene la caccia faccia parte soprattutto del loro passato, in questi piccoli cani da compagnia rimangono evidenti al giorno d'oggi alcuni tratti tipici dei terrier. L'Australian Silky Terrier, l'English Toy Terrier Black and Tan e lo Yorkshire Terrier, infatti, hanno ancora un'enorme vitalità, abbinata alla motivazione predatoria, a quella cinestesica e a quella esplorativa: tutte e tre necessarie per portarli ad inseguire volentieri le piccole prede fino a dentro le loro tane.

Lo spirito terrier rimane evidente anche in altri tratti della personalità, ovvero quelli legati all'ostinazione e al piacere per le attività che prevedono la competizione (motivazione competitiva). Nel processo di selezione dei terrier, infatti, gli allevatori hanno privilegiato i tratti caratteriali capaci di offrirgli la capacità di resistere a lungo nei compiti impegnativi come quello della derattizzazione, un ruolo che alcuni cani di questa categoria ricoprono ancora oggi.

Non è così per i terrier da compagnia che, nella maggior parte dei casi, oggi vengono adottati soprattutto per condividere la vita in famiglia. Per questo motivo uno degli aspetti che colpisce maggiormente di loro è la motivazione affiliativa, che li porta a strutturare relazioni indissolubili e profondissime con gli umani di riferimento. Questo prezioso privilegio, però non è destinato a tutti e con gli sconosciuti, infatti, anche i terrier da compagnia (come gli altri cani di questa categoria) tendono a porsi in maniera distaccata.

Se desiderate condividere la vita con un terrier da compagnia, quindi, non illudetevi di poterlo obbligare a una vita monotona, fatta solo di spazzolate e borsette da passeggio per i giri nelle vie del centro. La verità è che, pur apprezzando il posticino accanto a noi negli ambienti domestici, questi piccoli cani amano ancora il profumo delle campagne, la pioggia, il fango e le giornate all'aria aperta.

Le razze di terrier da compagnia

Il gruppo dei terrier comprende 33 razze, ma solo 3 di esse sono considerate "da compagnia". Ad accomunarle vi è la piccola taglia e una personalità spesso sicura e vivace.

Lo Yorkshire Terrier è davvero molto noto in Italia, mentre gli altri due sono quasi sconosciuti.

Australian Silky Terrier

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L'Australian Silky Terrier è un cane il cui aspetto ricorda quello dello Yorkshire Terrier, ma il mantello è molto più morbido e setoso. L'origine, in effetti, è in parte comune, in quanto l'antenato inglese, una volta arrivato in Oceania con i navigatori britannici, è stato incrociato con gli altri terrier già diffusi sul continente.

Inizialmente era noto con il nome di Sydney Silky e rappresentava l'unico cane australiano che non veniva allevato appositamente per un lavoro nell'agricoltura, bensì favorendo, man mano, le sue ottime doti di compagno degli esseri umani. Ciò non toglie che, con il passare del tempo, il Silky acquisì anche una certa notorietà come cacciatore di serpenti: i suoi talenti, insomma, si sono adattati alla fauna australiana.

Fino al 1929, però, non venne definito ufficialmente come una razza differente rispetto allo Yorkshire Terrier, di cui venne a lungo considerato solo una seconda varietà. Cani con il mantello particolarmente setoso, infatti, potevano nascere anche in una cucciolata di Yorkshire britannici.

Rimase a lungo noto solo in Australia e fu solo con la Seconda Guerra Mondiale che i militari americani di stanza in Australia favorirono l'esportazione del Silky, portandolo con sé in patria al termine del conflitto. Nel 1959 anche l'American Kennel Club riconobbe quindi ufficialmente questa razza.

English Toy Terrier Black and Tan

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Nel 2022 in Italia sono stati registrati solo due nuovi individui di razza English Toy Terrier Black and Tan. Questo piccolo terrier da compagnia è infatti quasi sconosciuto nel nostro paese, mentre in Gran Bretagna ha una lunga storia, i cui primi segni risalgono addirittura al 1570, quando venne descritto come un cane: «Ordinato, pulito e molto elegante, gentile ma un po’ diffidente verso gli estranei».

In passato veniva sfruttato per la caccia dei ratti all'interno delle miniere e, in questi ambienti, era spesso protagonista dei circuiti del gioco d'azzardo, i quali erano particolarmente diffusi nel distretto del Lancashire. Le scommesse (che oggi sono fortunatamente illegali) funzionavano in questo modo: i roditori venivano gettati in una fossa e l'English Toy terrier era chiamato ad ucciderne il maggior numero possibile.

A questo ruolo va abbinato anche quello del vero e proprio cacciatore nei terreni sconnessi delle campagne inglesi.

Entrambi questi compiti hanno fatto dell'English Toy Terrier un cane estremamente ostinato e, a prescindere dalla sua piccola taglia, anche coraggioso e competitivo.

Un fatto importante che riguarda la sua storia è legato alla Russia del primo Novecento. Questo piccolo terrier da compagnia, infatti è diventato molto noto tra San Pietroburgo e Mosca, dove è stato utilizzato per dare vita ad un'altra razza, ovvero il Russian Toy, che però non viene considerato un terrier, bensì un cane da compagnia a tutti gli effetti.

Yorkshire Terrier

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Lo Yorkshire Terrier è il più noto terrier da compagnia e, secondo Enci, nel 2022 in Italia ne sono stati registrati più di 600. La sua storia non è molto diversa rispetto a quella dell'English Toy Terrier Black and Tan ma, con il passare del tempo, questo piccolo cane dal lungo mantello fulvo e blu, ha preso sempre più spazio nelle famiglie, perdendo gradualmente il ruolo del derattizzatore.

Si tratta di un cane dall'atteggiamento vigile che, anche per via della sua motivazione affiliativa, si fa prendere talvolta dalla spinta alla protezione dei propri umani, dei suoi spazi (motivazione territoriale) e delle proprie risorse (motivazione possessiva), che difende con abbai coraggiosi e molto più ostinati di ciò che ci si potrebbe immaginare da un cane di circa 3 chili di peso.

Il suo desiderio più profondo è quello di incontrare una famiglia coraggiosa quanto lui, che abbia voglia di scoprire il mondo insieme ed esca ad esplorare anche quando il meteo non è dei migliori, passeggiando a testa alta e sempre pronti per le avventure.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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