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31 Gennaio 2024
13:08

La provocazione del rifugio americano: «Se ci aiuti a sterilizzarlo, il gatto castrato avrà il nome del tuo ex»

Un rifugio per animali nel New Jersey offre la possibilità di aiutare a controllare il fenomeno del randagismo felino e allo stesso tempo di vendicarsi del proprio ex per San Valentino: con 50 dollari, il rifugio darà a un gatto randagio il nome dell’ex dopo averlo sterilizzato o castrato.

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Un centro di adozione per animali domestici abbandonati, l'Homeward Bound Pet Adoption Center nel New Jersey, ha lanciato un'iniziativa provocatoria in cui si offre «per soli 50 dollari» la possibilità di contribuire alla castrazione/sterilizzazione di un gatto randagio a cui si potrà dare il nome del proprio ex.

La sterilizzazione dei gatti è una pratica fondamentale per ridurre e contenere il fenomeno del randagismo felino, ma purtroppo è ancora molto sottovalutata, tuttavia è uno dei pochi modi che evita di riempire i gattili e le colonie feline.

«Un vero affare», scherzano sui social gli operatori, giocando sulla falsariga di "una vendetta subliminale" con l'indubbio vantaggio di non fare del male fisico a un ex partner detestato e invece di aiutare la causa animalista, peraltro a un prezzo scontatissimo rispetto a quello che costa la sterilizzazione di un animale domestico negli Stati Uniti.

«A ogni donatore o donatrice – spiegano ancora dal centro – sarà fornita una foto del felino associato al proprio ex dopo che l’intervento chirurgico sarà stato eseguito con successo».

Qualcuno potrebbe prendere l'iniziativa come una "trovata" di poco gusto, ma il direttore del centro ha tenuto a precisare che «fare un po' di ironia anche parlando di cose molto importanti come i fenomeni dell’abbandono e del randagismo è un modo anche per conquistare l’attenzione di coloro che poco sanno e conoscono del mondo animale pur magari avendone uno in casa».

L’idea può essere discutibile nei modi ma nel contenuto la realtà è che la mancata sterilizzazione dei gatti è una delle maggiori cause del numero esorbitante degli animali vaganti. Ogni anno i numeri degli abbandoni crescono: cucciolate, gattini singoli o in compagnia delle madri, gatti adulti o malati gettati nei cassonetti, chiusi in buste o scatole, lasciati nelle campagne o davanti ai rifugi. I numeri parlano chiaro soprattutto per le associazioni che si occupano quotidianamente di questi animali, che li soccorrono se sono in difficoltà, che si occupano delle colonie feline con tutti i problemi di intolleranza che comportano, che cercano per loro famiglie e adozioni responsabili per toglierli per sempre dalla strada.

Ma la sterilizzazione, oltre a combattere il fenomeno del randagismo, ha anche un importante ruolo sulla salute del gatto: l’incidenza di tumori mammari in età adulta decresce se una gatta viene operata entro il primo calore e nei maschi previene patologie legate alla prostata e ai testicoli. Inoltre, la riduzione della conflittualità a seguito di sterilizzazione e castrazione protegge i gatti da gravi malattie infettive come la FIV e la FeLV, malattie molto comuni nei randagi perché ad alta trasmissibilità tramite feci, urine, sangue e saliva. Ma la pratica evita anche le “fughe d’amore” contraddistinte dal richiamo delle femmine in calore e dal vagabondaggio togliendo di mezzo il pericolo di investimenti e incidenti stradali.

Detto quindi che la sterilizzazione sia tra le risposte migliori per ridurre il randagismo, qualora si voglia cedere alla tentazione di far partorire la propria gatta in casa allora bisognerà essere ben consci che ci si dovrà impegnare a trovare delle famiglie disponibili a prendersi cura dei cuccioli. Evento non sempre facilissimo e che peraltro priverà i gattini ospiti di rifugi e gattili di una maggiore possibilità di trovare casa.

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Simona Sirianni
Giornalista
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