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19 Febbraio 2023
12:00

Il serpente del grano (Pantherophis guttatus)

Il serpente del grano (Pantherophis guttatus) è un serpente costrittore della famiglia dei colubridi. Non è velenoso, ma uccide la sua preda stringendola con forza fino a soffocarla. Mangia principalmente roditori, come ratti e topi, che spesso infestano i granai, da cui il nome "serpente del grano". È originario dell'America Settentrionale ed è tra le specie di serpenti più frequentemente tenute in cattività.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il serpente del grano (Pantherophis guttatus) è un serpente non velenoso originario dell'America settentrionale. Appartiene alla famiglia dei colubridi ed è un serpente costrittore, il che significa che uccide la sua preda stringendola con forza fino a soffocarla. Il nome "serpente del grano" deriva dal fatto che si nutre principalmente di roditori come topi e ratti, che spesso infestano i granai.

Trattandosi di un serpente non velenoso che morde solo in caso di minaccia, fa parte delle specie che, con più frequenza, vengono tenute in cattività. Tuttavia, essendo un animale selvatico e non autoctono, di cui quindi è vietato il rilascio in natura, è importante sottolineare come questa scelta desti perplessità serie in ordine all'opportunità della stessa sul piano etologico, etico ed ecologico.

Come è fatto il serpente del grano

Il serpente del grano ha un corpo snello e allungato, con una lunghezza media di circa 1,2-1,8 metri. In alcuni casi, però, può arrivare anche a due metri. I soggetti adulti, secondo quanto descritto da Animal Diversity Web, hanno un peso medio di circa 900 grammi.

Il colore può variare a seconda della regione geografica e della sottospecie, ma il colore base è spesso un rosso-arancio brillante con una serie di macchie tonde e bianche lungo il dorso. Alcune sottospecie presentano invece bande o strisce nere. Il nome scientifico di questa specie, Pantherophis guttatus, deriva secondo The Reptile Database proprio dall'aspetto maculato.

La bocca è dotata di numerosi denti affilati e leggermente ricurvi per consentire al serpente di afferrare e trattenere la sua preda. La testa, invece, è leggermente triangolare.

Il dimorfismo sessuale nei serpenti del grano è presente ma non molto evidente, poiché le femmine tendono ad essere solo leggermente più grandi dei maschi e sviluppare una corporatura più robusta. Inoltre, la coda delle femmine è più corta rispetto a quella dei maschi e la testa è leggermente più grande e arrotondata.

I giovani, invece, hanno generalmente un colore meno brillante rispetto ai soggetti adulti.

Habitat e distribuzione

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Il serpente del grano è originario dell'America settentrionale ed è ampiamente distribuito negli Stati Uniti orientali e centrali, dal New Jersey alla Florida, dal Texas al Kansas e al Nebraska. Predilige foreste, praterie, zone costiere, campi aperti e zone umide, ma non disdegna le aree urbane, dove trova prede sufficienti nei pressi degli ambienti abbandonati. In natura si muove spesso nei pressi dei granai (da cui appunto prende il nome), dove vivono i roditori di cui si nutre.

Si tratta di una specie altamente adattabile e può sopravvivere in un'ampia varietà di condizioni climatiche. Tuttavia, tende ad evitare le regioni con temperature estreme e le zone con un'eccessiva aridità. In genere, questi serpenti preferiscono climi temperati con un'elevata umidità relativa, come appunto i paesi meridionali della East Coast americana.

Comportamento e riproduzione

La stagione riproduttiva del serpente del grano in natura va da marzo a maggio, mentre le uova vengono deposte da maggio a luglio in una quantità variabile da 10 a 30, preferibilmente in ambienti umidi e caldi, dove la temperatura sia adeguata per l'incubazione. Si schiuderanno dopo circa  60-65 giorni (tra luglio e settembre), ma ciò dipende soprattutto dalle condizioni ambientali.

Alla nascita i giovani sono lunghi 25-38 centimetri e la maturità sessuale si raggiunge intorno ai 18-36 mesi.

È un animale principalmente notturno, ma spesso si attiva già al crepuscolo. Ha un comportamento riservato e trascorre la maggior parte del proprio tempo aggirandosi intorno alle tane delle prede. Durante il giorno, invece, si nasconde sotto la corteccia o sotto tronchi, rocce o altri luoghi che gli permettano di restare protetto dalle temperature più alte e dai predatori.

Il serpente del grano trascorre la maggior parte della sua vita in un'area relativamente limitata. Tuttavia, è in grado di spostarsi su brevi distanze in cerca di cibo o di partner riproduttivi.

Alimentazione

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Il serpente del grano è un animale carnivoro che si nutre principalmente di piccoli mammiferi, invertebrati, insetti, uccelli e rettili che stritola fino a soffocarli. La dieta può variare, però, in base alla regione geografica.

In cattività, invece, questi serpenti vengono alimentati generalmente con topi, ratti e occasionalmente con altri piccoli animali come quaglie o gerbilli che, di solito, vengono offerti all'animale già privi di vita.

Un pasto regolare per un serpente del grano adulto può variare da una volta ogni 7-10 giorni a una volta ogni due settimane, a seconda della taglia del serpente e della sua età.

Il serpente del grano in cattività

Il serpente del grano è una specie ampiamente diffusa negli Stati Uniti che spesso viene allevata come animale domestico. Tuttavia, è importante ricordare che garantire a un animale selvatico in cattività condizioni di totale benessere è molto difficile, quando non impossibile.

Vi è inoltre un ulteriore problema determinato dall'ambiente in cui vive. La potenziale fuga o la liberazione di un serpente del grano all'interno di un ecosistema in cui è assente rappresenta un rischio per le specie selvatiche.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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