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28 Aprile 2024
17:00

Come distinguere un orbettino da un serpente

Nonostante l’aspetto simile a quello di un serpente, l'orbettino è più imparentato con le lucertole. Si distingue dai serpenti, infatti, per le palpebre mobili, la capacità di staccare la coda e le squame uniformi su dorso e ventre.

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L'orbettino (Anguis fragilis) è un rettile appartenente alla famiglia degli anguidi ma, nonostante nel corso della sua storia evolutiva abbia perso le zampe, si tratta di una lucertola e non di un serpente. A colpo d’occhio è infatti particolarmente difficile distinguere questi animali, soprattutto per i meno esperti, ma esistono delle differenze ben precise.

A distinguere gli orbettini dai serpenti, ad esempio, è l'abilità di perdere la coda per proteggersi dai predatori (autotomia), che questi animali hanno in comune con le lucertole, con cui sono strettamente imparentati. Inoltre hanno palpebre che si chiudono, squame uniformi su dorso e ventre e un numero inferiore di vertebre rispetto ai serpenti.

Dimensioni e forma

La lunghezza media di un orbettino adulto va dai 40 ai 55 cm e per via del suo corpo allungato e privo di arti può facilmente essere scambiato con un serpente di piccole dimensioni. La variabilità delle dimensioni dei serpenti può variare molto a seconda della specie, ma generalmente sono più lunghi degli orbettini: i comuni biacchi possono raggiungere anche i 150/200 cm, mentre le vipere, sebbene siano più corte e generalmente non superino i 70 cm, hanno un corpo più tozzo e facilmente identificabile.

Colore e superficie del corpo

La superficie del corpo degli orbettini è ricoperta di squame che si sovrappongono uniformemente lungo tutto il corpo e sono generalmente più piccole rispetto a quelle dei serpenti, che, al contrario, generalmente presentano squame più grosse e di forma e dimensione differente nella zona ventrale. Inoltre, a seconda della specie possono esserci ulteriori differenze.

L’orbettino ha poi un pattern piuttosto uniforme e di colore tendente al marrone, mentre, anche in questo caso, a seconda della specie i serpenti possono avere colori diversi. È particolarmente semplice distinguerlo dalle vipere che generalmente presentano motivi geometrici sul dorso, diversi a seconda della specie.

Testa e occhi

La testa dell’orbettino è di larghezza simile al resto del corpo e le sue pupille sono rotonde, in maniera simile a serpenti non velenosi che abitano la nostra penisola, come il già citato biacco. Le vipere, ad esempio, gli unici serpenti velenosi presenti in Italia, hanno la testa larga e triangolare, ben separata dal resto del corpo e una pupilla stretta e verticale. A differenza, però, di tutti i serpenti, gli orbettini sono dotati di palpebre mobili, e possono quindi chiudere gli occhi.

Coda e autotomia

Come molte specie di lucertola, con cui è strettamente imparentato, l’orbettino se si sente minacciato può ricorrere all'autotomia, ovvero stacca volontariamente la coda per sfuggire al predatore, ma in questo caso non è in grado di rigenerarla. Questa caratteristica è invece completamente assente in tutto il gruppo dei serpenti.

Habitat e comportamento

L’orbettino è diffuso quasi in tutta Europa, Nord Africa e Asia minore. Si trova in zone non troppo umide nei pressi dei boschi, dei fiumi moderatamente soleggiati, nelle radure, nei cespugli, nelle siepi e nei viali di campagna. Non di rado è inoltre possibile avvistarlo nei prati che vengono falciati raramente, nei vigneti e nelle zone abbandonate delle aree industriali, come nei pressi di capannoni e depositi. Non disdegna, infine, le aree urbane, dove lo si può trovare nei giardini, negli orti e nei parchi.

I serpenti, durante tutta la loro storia evolutiva, si sono adattati a tutti gli habitat possibili: ne esistono specie adattate ai climi secchi e desertici, specie arboree delle foreste tropicali, così come serpenti semiacquatici che abitano paludi, altri che vivono in zone rocciose, boschi o prati, specie fossorie e persino oceaniche. Le uniche regioni che i serpenti non sono riusciti a colonizzare sono quelle polari, in cui le temperature troppo rigide non consentirebbero a questi animali a sangue freddo di sopravvivere.

Pericolosità

Mentre l'orbettino è una specie completamente innocua per l’essere umano, alcune specie di serpenti sono notoriamente pericolose: in Italia le specie velenose sono solo cinque e sono tutte vipere. Queste sono però piuttosto schive e attaccheranno solo se non hanno vie di fuga o vengono provocate. Infatti, per un serpente produrre veleno è dispendioso e cercherà di preservarlo per la caccia, piuttosto che sprecare risorse su un soggetto di cui non potrà cibarsi.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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