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3 Novembre 2023
16:46

Il Comune di Torre del Greco cerca tutor per i cani di quartiere

Le manifestazioni di interesse possono essere inviate sino al 20 novembre, e possono arrivare sia da singoli cittadini sia da associazioni senza scopo di lucro, oltre che da guardie zoofile.

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Il Comune di Torre del Greco cerca persone interessate a fare da “tutor” ai cani di quartiere, ovvero a prendersi cura di loro mantenendoli in libertà. L’avviso pubblico per manifestazioni di interesse è stato pubblicato nei giorni scorsi su proposta dell’assessora al Benessere Animale, Laura Vitiello, che l’ha definito «un atto di civiltà per la prevenzione del randagismo e per evitare la triste pratica dell’accalappiamento».

Le manifestazioni di interesse possono essere inviate sino al 20 novembre, e possono arrivare sia da singoli cittadini sia da associazioni senza scopo di lucro, oltre che da guardie zoofile. Chi si candiderà, però, dovrà avere «comprovata esperienza almeno biennale nella realizzazione di attività concrete in materia di benessere animale – si legge nell’avviso – di prevenzione del randagio canino, di lotta all’abbandono dei ani, di sensibilizzazione alla corretta detenzione degli animali d’affezione».

In Campania è la Legge 3 del 2019 a determinare le caratteristiche del cane di quartiere, sottolineando come «al cane si riconosce il diritto di essere animale libero, se si accerta la non sussistenza di condizioni di pericolosità per uomini animali e cose. I Comuni provvedono a disciplinare le condizioni per il riconoscimento di cani liberi accuditi … Il cane libero accudito, dopo la sua sterilizzazione e il relativo censimento, è reintrodotto nella zona esatta da dove è stato prelevato». Il cane di quartiere è il cane che «vive abitualmente in un determinato territorio, che ha abitudini stanziali nonché assenza di comportamenti aggressivi».

È inoltre stabilito, appunto, che «i cani liberi accuditi, a seguito del riconoscimento, sono sterilizzati dal servizio veterinario della Asl o da medici veterinari convenzionati; sono iscritti nella banca dati a nome del sindaco che ne ha effettuato il riconoscimento e l’associazione proponente ne ha cura per l’accudimento. Dopo la sua sterilizzazione e il relativo censimento, è reintrodotto nella zona esatta da dove è stato prelevato».

Le candidature potranno essere inviate all’ufficio protocollo di palazzo La Salle (viale Carlo Alberto dalla Chiesa) o a mezzo pec all’indirizzo protocollo.torredelgreco@asmepec.it.

Su Kodami abbiamo raccontato in diverse occasioni le storie virtuose di cani di quartiere, da Nerone, il cane "sindaco" di Castellammare di Stabia, o quella di Bud e Spencer, che purtroppo sono poi finiti in canile, o dell’iniziativa del deputato D’Ambrosio di posizionare delle casette distributrici di cibo ed acqua per i randagi del Comune di Andria, giusto per citarne alcune. In italia però non c’è una legge nazionale che disciplini questa figura.

La Legge 281 del 1991 sul randagismo si caratterizza come una legge quadro che detta linee guida generali, e prescrive esplicitamente che siano le singole Regioni a stabilire le norme in materia di tutela degli animali, con proprie leggi autonome. E così successivamente ogni Regione ha provveduto a emanare una propria legge sul benessere animale specifica per il proprio territorio e per le sue caratteristiche. Accade dunque che mentre nel nord Italia, dove il fenomeno dei cani liberi sul territorio è praticamente assente, la legge non preveda alcuna alternativa al canile per quelli trovati vaganti, le cose siano invece diverse nelle regioni del Centro e del Sud. Essendo infatti ancora ampiamente presenti molti cani liberi, la reimmissione di cani sul territorio non è soltanto prevista ma spesso auspicata, proprio per evitare sovraffollamenti delle strutture e mantenere, quando possibile, i cani liberi sul territorio facendo così che vengano “adottati” dai cittadini.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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