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scheda razza
9 Dicembre 2023
12:00

Il Cane Lupo di Saarloos, la razza nata nei Paesi Bassi dall’incrocio con una lupa

  • Origine: Paesi Bassi
  • Standard: Gruppo 1 - Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri) Sezione 1 - Cani da pastore.
  • Taglia: grande
  • Altezza: 65-70 cm per i maschi, 62-65 cm per le femmmine
  • Peso: 36-41 Kg per i maschi, 30–35 Kg per le femmine
  • Pelo: medio, con differenze tra inverno ed estate
  • Vita media: 12-13 anni
32 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine
Foto da Wikimedia Commons

Il Cane Lupo di Saarloos è una razza di origine olandese, nata negli anni Trenta dalla visione di un appassionato di nome Leendert Saarloos, il quale aveva l'obiettivo di dare vita ad un cane dalla personalità più sicura rispetto agli altri. Ha deciso, quindi, di fare accoppiare un Pastore Tedesco con una lupa, chiamata Fleuri.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità1
  • Ricerca2
  • Riporto0
  • Guardia2

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi0
  • Tolleranza alle temperature calde1
  • Tolleranza alle temperature fredde2

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie2
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica0
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva2
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva2
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa1
  • Di ricerca2
  • Cinestesica3
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

I primi individui nati da questo incrocio vennero destinati al supporto per le persone non vedenti, ma nel giro di pochi anni divenne chiaro a tutti che la personalità diffidente, ereditata dal selvatico, non era adatta per questo ruolo.

Anche grazie al suo aspetto elegante e unico, il Saarloos prese quindi posto nelle famiglie europee, dove però ancora oggi viene troppo spesso adottato con leggerezza, senza prestare la necessaria attenzione alla sua naturale sospettosità, abbinata a una forte capacità sensoriale, che lo porta ad avere un'ottimo olfatto e un udito molto fine.

Affinché sia felice, il suo umano deve quindi conoscere e rispettare questi suoi talenti e, così facendo, potrà diventare davvero una guida affidabile e un compagno di avventure. Solo chi è davvero in grado di impegnarsi in questo intento, avrà il privilegio di conoscere ciò che si nasconde oltre l'apparente eleganza del Saarloos.

Origine

Paesi Bassi

Standard

N° 311/ 29.05.2015

Gruppo 1 Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri)
Sezione 1 Cani da pastore.

Aspetto 

Il cane lupo di Saarloos è un cane dalla costituzione solida, che può raggiungere i 60/70 centimetri di altezza e i 40 chili di peso, anche se le femmine tendono ad essere leggermente più piccole e leggere.

Motivazioni

Predatoria, territoriale, comunicativa, perlustrativa, cinestesica, possessiva, competitiva, di ricerca, affiliativa

Amante di 

Correre, mappare il territorio, stare insieme al proprio umano di riferimento e condurre una vita stimolante, ricca di avventure nella natura.

Salute, cura e mantenimento

Il Cane Lupo di Saarloos, come molti cani di taglia medio/grande, potrebbe essere affetto da displasia dell'anca e del gomito e anche da altre patologie geneticamente trasmissibili. Per questo motivo, se ci si rivolge ad un allevatore, è importante scegliere una figura che abbia davvero a cuore la salute degli animali ed eviti, quindi, gli accoppiamenti di individui affetti da tali patologie.

Origine e storia 

Tutto ebbe inizio negli anni Trenta del Novecento dall'amore di Leendert Saarloos nei confronti della natura e, in particolare dei cani, Saarloos era un allevatore olandese nato e cresciuto nella città di Dordrecht, nel Sud del Paese, ed era convinto che i Pastori Tedeschi del tempo fossero ormai troppo "umanizzati". Secondo lui avevano perso la loro "selvaticità" e, per ottenere un cane che appagasse i suoi desideri, decise quindi di incrociare un maschio di Pastore Tedesco di nome Gerard van der Fransenum, con Fleuri, una lupa del ramo siberiano e di tipo europeo.

Ciò avvenne la prima volta nel 1932 ma, in seguito, i cuccioli di sesso femminile vennero fatti accoppiare nuovamente con il padre, ottenendo individui che portavano con sé un quarto di "sangue di lupo". Oggi sappiamo che questa scelta può portare a gravi danni genetici, ma al tempo l'accoppiamento tra consanguinei era ancora una pratica diffusa.

La razza prese il nome di "Cane Lupo Europeo" e i primi esemplari vennero usati come cani da supporto per i non vedenti. Con il passare delle generazioni, però, divenne evidente che il Saarloos non era adatto a questo ruolo, perché aveva una personalità fortemente indipendente e diffidente nei confronti degli esseri umani.  Molti esemplari, quindi, non erano (e non sono ancora oggi) a proprio agio negli ambienti urbani, dove gli incontri sono numerosi.

Leendert Saarloos lottò comunque per anni per ottenere la registrazione ufficiale della sua razza e ciò avvenne solo il 5 luglio 1975, ben sei anni dopo la sua morte. In occasione del riconoscimento, il Cane Lupo Europeo prese il nome inglese di Saarlooswolfhond e, in italiano, l'attuale "Cane Lupo di Saarloos", proprio in onore del suo creatore.

In Italia è piuttosto raro e, dopo un aumento netto delle nascite nel 2021 (secondo Enci furono 56), nel 22 il numero di nuovi esemplari registrati nel registro ufficiale delle razze è tornato a scendere, raggiungendo appena 21 unità.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Il Cane Lupo di Saarloos è un cane che, per via della storia recente di ibridazione con il lupo, mantiene un comportamento fortemente diffidente nei confronti degli sconosciuti. Questo aspetto viene talvolta sottovalutato dalle famiglie adottanti, che lo accolgono in casa dopo averlo scelto per via del suo aspetto, più che per le caratteristiche che contraddistinguono questa razza.

La diffidenza, però, può portare il cane a sentirsi a forte disagio negli ambienti urbani e nelle situazioni che vedono la presenza di persone sconosciute. Se poi abbiniamo questa tendenza alla motivazione territoriale, protettiva e possessiva, ne risulta un mix piuttosto complesso, che richiede grande abilità da parte del pet mate nel dimostrarsi un compagno affidabile. Solo così, infatti, il Cane Lupo di Saarloos accetterà di delegare (ogni tanto) il ruolo di guardiano a qualcun altro.

L'anima selvatica di questo cane emerge anche dalla motivazione perlustrativa e da quella predatoria, che si esprime prevalentemente negli ambienti naturali, dove ha la capacità di inseguire animali anche più grandi di lui e, in alcuni casi, predarli. La libertà, quindi, va affrontata con coscienza e per scoprire come fare si può contattare un educatore cinofilo, che aiuti la famiglia a trovare un equilibrio in questa relazione così complessa. Quando si riesce in questo intento o, però, il Saarloos sa regalare emozioni davvero incredibili, grazie anche alla sua straordinaria motivazione affiliativa.

Aspetto fisico

Immagine
Foto da Wikimedia Commons

Il Cane Lupo di Saarloos ha un aspetto imponente e maestoso, che riflette ancora oggi la recente storia di ibridazione con il lupo. Gli occhi sono a forma di mandorla e hanno un vivido colore giallo. Sono posizionati leggermente obliqui e spesso mostrano uno sguardo sicuro ma riservato. Proprio questo aspetto viene sottolineato con particolare enfasi nello standard ufficiale di Enci.

Le orecchie sono di media grandezza, erette, triangolari e aggiungono a loro volta espressività al volto del cane. Il collo è asciutto e muscoloso. Si fonde elegantemente con la groppa e, quando è coperto dal mantello invernale, forma un collare. La coda è larga alla radice e ricoperta da abbondante pelo. Può essere portata arrotondata o diritta a forma di sciabola. Gli arti sono proporzionati, muscolosi e gli conferiscono una andatura leggera ed elegante.

Il mantello ha una colorazione definita ufficialmente "cinghiale", che varia dal marrone molto chiaro al marrone più scuro, sfumato verso il bianco in diverse parti del corpo. Generalmente ha una maschera sul muso particolarmente evidente.

I maschi raggiungono i 71 centimetri e possono superare leggermente i 40 chili, mentre le femmine tendono ad essere leggermente più piccole.

Cura e salute

Il Cane Lupo di Saarloos potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito, ma anche di mielopatia degenerativa, una malattia neurodegenerativa che colpisce il midollo spinale dei cani. Potrebbe inoltre essere affetto da atrofia progressiva della retina e cataratta.

Come il Cane Lupo Cecoslovacco, inoltre, potrebbe soffrire di nanismo a causa di patologia dovuta ad una disfunzione della crescita e dello sviluppo del cucciolo chiamata nanismo ipofisiario. Il rischio legato a questa patologia, determinata da una mutazione del gene LHX3, viene riportato anche in uno studio del 2014, condotto dal Dipartimento di Scienze Cliniche degli Animali da Compagnia della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Utrecht, Utrecht, nei Paesi Bassi.

Infine, secondo l'Associazione Cane Lupo di Saarloos, negli individui appartenenti a questa razza vi è un'incidenza più alta della media di ipertermia maligna, una grave condizione medica caratterizzata da un aumento rapido e pericoloso della temperatura corporea.

Questo cane necessita di una vita attiva e ricca di opportunità di movimento e di scambio con il proprio umano di riferimento. La dieta, inoltre, deve essere varia e completa, ma anche adeguata alla routine e alle attività svolte.

Cosa fare con un Cane Lupo di Saarloos

Con il Cane Lupo di Saarloos si possono fare lunghe escursioni nella natura, in montagna, nei boschi e anche su sentieri sconnessi: la sua motivazione cinestesica, infatti, lo rende particolarmente talentuoso anche nelle situazioni che richiedono un po' di attenzione.

Dal progenitore di razza Pastore Tedesco ha ereditato però l'enorme desiderio di condividere attività con la sua persona di fiducia, per questo si può pensare di farsi aiutare nelle attività domestiche, come ad esempio insegnandogli a spegnere la luce della camera quando siete già a letto, oppure organizzando qualche ricerca olfattiva o un problem solving.

Non bisogna però esagerare, perché in realtà la relazione con il Saarloos si basa su un equilibrio complesso, fatto di compromessi e non sulla convinzione (sempre più desueta, fortunatamente) che vi sia la necessità di "dominanza" sul cane. Vivere con un Cane Lupo di Saarloos significa essere un suo amico coerente e affidabile, dimostrandoglielo nei fatti, ascoltandolo, comprendendolo e offrendogli una vita adeguata.

Durante le lunghe uscite nella natura, portate con voi una lunghina, in modo da potergli offrire maggiore libertà anche laddove possa esserci la presenza di animali selvatici che potrebbe rincorrere.

Relazione e contesto ideale

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Foto da Wikimedia Commons

La vita con un Saarloos non è facile e non è certo adatta a tutti, bisogna dirlo! Il suo comportamento schivo e diffidente, ma anche la sua personalità sicura e autonoma, possono mettere in difficoltà chi lo sottovaluta. Questi cani, infatti, non hanno affatto il desiderio di diventare soldatini che seguono l'umano senza porsi domande: nonostante il desiderio di collaborare e trascorrere il tempo insieme, si chiederanno sempre se le scelte che prendiamo siano opportune o meno.

E non saranno la forza e la coercizione a convincerli, ma piuttosto l'affidabilità e il rispetto dimostrato tutti i giorni.

I luoghi che preferisce sono la campagna e la montagna, mentre la città non è affatto adatta alla vita con lui, perché gli stimoli sarebbero davvero eccessivi, sia per quanto riguarda gli incontri, che dal punto di vista dei rumori e degli odori che si sovrappongono. Il Saarloos, infatti, ha una fortissima sensorialità, come il suo antenato selvatico, che fino a un secolo fa doveva occuparsi di sopravvivere da solo nella natura.

Se la famiglia vede la presenza di bambini, è importante che essi abbiano grandi competenze in fatto di dialogo con le altre specie e sappiano rispettare gli spazi e le necessità altrui, senza obbligarlo al contatto costante, che questo cane non apprezza molto. Anche per quanto riguarda la convivenza con gli altri cani è bene prestare attenzione, perché il Cane lupo di Saarloos potrebbe porsi in maniera intransigente con i suoi simili, i quali potrebbero non percepire o sottovalutare la sua reale serietà.

Accogliere il pronipote di un animale selvatico, insomma, non va deciso con leggerezza e richiede grandi competenze da parte del pet mate, perché le complessità a cui si va incontro non riguarda solo gli umani, ma anche il cane, che potrebbe trovarsi in un contesto estremamente preoccupante e di difficile gestione.

Una giornata con un Cane Lupo di Saarloos

La prima cosa che vedete al mattino sono i suoi occhi vigili che vi fissano dal fondo del letto, dove ha dormito acciottolato per tutta la notte. Prima di andare in cucina, gli aprite la porta del giardino per uscire a fare una perlustrazione generale dello spazio circostante. Verifica chi è passato tra gli alberi e i cespugli durante la notte, annusa le piste olfattive degli scoiattoli e poi segue il recinto fino al cancello d'ingresso, dove si perde qualche istante a guardare verso l'orizzonte.

Quando il vostro caffè é pronto, uscite anche voi. Lo chiamate e lui vi corre incontro felice ed energico, già pronto per la lunga passeggiata che sta per iniziare. Quando lo avete accolto in casa, infatti, avete cambiato le vostre routine e ora, ogni giorno, vi prendete il tempo per iniziare tutte le giornate con un un giro nel bosco.

Quando tornate gli preparate da mangiare e vi mettete a lavorare dalla vostra scrivania, mentre lui si sdraia ai vostri piedi tranquillo.

A pomeriggio avete un appuntamento con una coppia di amici che, da poco, ha adottato un cane di una razza simile al vostro Saarloos. Considerando il fatto che vi piace trascorrere il tempo insieme, avete pensato di fare una gita in montagna con entrambi i cani, in modo da farli conoscere. Quando si vedono, si annusano vicendevolmente e poi cominciano a correre ognuno per i fatti propri, consapevoli della presenza dell'altro, ma anche felici di poter tenere un po'di distanza, grazie alla libertà dal guinzaglio.

Quando tornate verso casa, nella zona più trafficata del sentiero, tornate a legarli, in modo da non disturbare gli altri escursionisti, che potrebbero preoccuparsi per il loro aspetto imponente.

Saltate in macchina e salutate i vostri amici, poi tornate verso casa. Quando entrate dalla porta, gli preparate da mangiare e, mentre mangiate a vostra volta, salta sulla poltrona e vi aspetta. Anche se gli occhi gli si stanno chiudendo, combatte il sonno per aspettarvi. Si lascerà andare solo quando arriverete anche voi che, come sempre, vi metterete vicini, ma senza obbligarlo al contatto.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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