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23 Agosto 2022
16:28

I cani possono esprimersi piangendo di gioia: la ricerca che rafforza ancora di più il legame fra uomo e cane

I cani piangono di gioia e i loro compagni umani riconoscono questo sentimento e la sua manifestazione, una ricerca che rafforza ancor di più il legame fra gli esseri umani e questi fantastici animali.

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Anche i cani quando sono estremamente felici possono piangere dalla gioia e noi esseri umani siamo in grado perfettamente di riconoscere questa emozione. Una nuova scoperta riconferma così quanto questi animali siano straordinari e abbiano modi di comunicare il loro stato d'animo che ancora ignoriamo.

I cani provano pensieri ed emozioni

Che il cane provi emozioni, pensieri e desideri è ormai scientificamente provato e il suo è un "sistema" fatto di cognizioni e sentimenti che si sviluppa, funziona e si modifica attraverso le interazioni con l’ambiente, il contesto e le relazioni. Tutti questi fattori, infatti, influiscono sulla personalità di ogni individuo che può cambiare durante tutta la vita a seconda delle sfide, delle opportunità, degli ambienti e degli altri esseri viventi che incontra.  Alla nascita i cuccioli ereditano degli elementi genetici che definiscono la personalità dai genitori e questi fungeranno da base per interpretare il mondo intorno a loro ma l'evoluzione del carattere dipende da tanti fattori.

Questo peloso conglomerato di emozioni a quattro zampe, nel momento in cui si relaziona con il suo compagno umano, può esprimersi in diversi modi e a diversi livelli secondo il grado di arousal, ovvero il livello di eccitazione e interesse con il quale l'animale esprime le proprie emozioni. I cani che vivono con noi, ad esempio, possono essere sempre agitatissimi e far fatica a ritornare calmi dopo un evento, oppure essere placidi e quieti e per scuoterli ci vuole molta pazienza e una valanga di bocconcini. Dipende dal loro carattere e, soprattutto, dalla nostra capacità di osservarli, conoscerli profondamente e rispettarli.

Le manifestazioni emotive del cane

Fra le manifestazioni emotive alle quali siamo abituati, come scodinzolate, feste e quant'altro, da oggi è però possibile inserire anche il "pianto di gioia". A scoprirlo è stata l'Università di Azabu, in Giappone, che ha pubblicato lo studio sulla rivista Current Biology.

Il pianto di gioia è un evento comune per noi esseri umani e la ricerca giapponese spiega come il volume delle lacrime aumenti con l'aumentare dell'eccitazione emotiva. Lo scopo degli scienziati di Azabu, dunque, era di verificare se fosse lo stesso anche per i nostri compagni animali.

Lo studio

L'esperimento condotto è stato tanto semplice quanto elegante: gli scienziati hanno misurato il livello di lacrimazione dei cani facendoli incontrare prima con dei perfetti sconosciuti e poi con i propri esseri umani dopo un periodo di allontanamento. Effettivamente tutti i cani riuniti con i propri pet mate piangevano per l'emozione con un volume lacrimale nettamente superiore a quello registrato nell'incontro con gli sconosciuti.

Un osservatore particolarmente attento, però, potrebbe sollevare una questione: siamo proprio sicuri che i cani stessero lacrimando di gioia o stiamo antroporfizzando i nostri amici a quattro zampe?

A tal proposito i ricercatori hanno voluto fugare ogni dubbio studiando se il fenomeno fosse condizionato dall'ossitociana, il cosiddetto "ormone dell'amore". In realtà gli effetti di questa molecola sul corpo sono molti, ma fra quelli principali alcuni studi hanno verificato come la sua concentrazione aumenti quando si è particolarmente felici.

I ricercatori hanno dunque applicato una soluzione di ossitocina negli occhi dei cani, constatando con sorpresa come il volume lacrimale aumentasse: un'evidenza sperimentale che suggerisce un netto collegamento fra lo stato d'animo positivo espresso dall'animale e, appunto, il pianto di gioia.

Se la ricerca terminasse qui non avremmo nulla da ridire, e anzi potremmo considerarci più che soddisfatti, ma gli scienziati dell'Università di Azabu sono di opinione contraria e hanno voluto verificare un'ultima cosa: gli esseri umani sono in grado riconoscere la gioia del proprio compagno a quattro zampe osservando i loro occhi umidi di lacrime?

I ricercatori hanno quindi chiesto alle persone di valutare delle foto con i volti dei cani con e senza lacrime, scoprendo come i partecipanti all'esperimento fossero estremamente bravi a riconoscere il pianto di questi animali. Uno studio sorprendentemente completo, dunque, che non lascia nulla al caso e che pone un nuovo elemento che rafforza ancor di più il legame fra essere umano e cane.

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