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23 Dicembre 2020
13:12

Emozioni, pensieri e desideri: chi è il cane che vive con te?

La scienza ha legittimato il termine “personalità” per i mammiferi, un passo davvero importante per riconoscere agli animali la loro individualità. Motivazioni, emozioni, arousal, componenti cognitive, resilienza e coesione del sé: ecco quali sono le componenti della personalità.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Rallegriamoci: anche la scienza ufficiale ha legittimato l’utilizzo del termine personalità per gli animali, almeno per i mammiferi. Non è cosa da poco perché significa che si riconosce al nostro cane e al nostro gatto, per esempio, di provare emozioni e di utilizzare i pensieri. In più, si ammette che lo fanno ognuno secondo il proprio modo di stare al mondo, diverso dagli altri soggetti della stessa specie e quindi finalmente gli si riconosce che sono individui a tutti gli effetti. La personalità, infatti, è ciò che distingue un individuo dall’altro, anche se si assomigliano fisicamente. Un dato di fatto, finalmente riconosciuto, molto interessante e di grande importanza perché ci aiuta a spiegare le differenze di comportamento fra i cani della stessa razza o fra i cuccioli di una stessa cucciolata.

Che cosa vuol dire “personalità” riferito a un cane?

Allora, cosa si intende con la parola personalità?  Una definizione interessante parte dal concetto che questo termine definisca un sistema fatto di pensieri ed emozioni che si sviluppa, funziona e si modifica attraverso le interazioni reciproche con l’ambiente. Quindi la personalità può cambiare durante tutta la vita a seconda delle sfide, delle opportunità, degli ambienti e degli altri esseri viventi che il cane incontra.  Alla nascita i cuccioli ereditano degli elementi della personalità dai genitori che saranno le basi del loro modo di interpretare il mondo. Poi toccherà a loro utilizzarli, cambiarli e arricchirli, ogni giorno della loro vita. Visto che l’esistenza può essere lunga e piena di avventure che ci mettono di fronte a grandi cambiamenti del nostro modo di relazionarci, come accade anche a noi umani anche i cani e i gatti cambiano.

Chi ha avuto la fortuna di arrivare a vedere il proprio cane in età anziana sa come il suo carattere e i suoi comportamenti si sono modificati negli anni e non soltanto per il mantello imbiancato e l’incedere più lento. Sono mutate le sue preferenze e i suoi interessi per assumere magari una saggezza meravigliosa o una intolleranza spinosa, che saranno poi, per chi ha vissuto accanto a lui o a lei, il ricordo più struggente al momento della sua perdita. Personalità è però un termine vago, in fondo: una specie di scatola che può contenere di tutto. Proviamo ad aprire questa scatola e vediamo cosa c’è dentro, potremo così farci qualche domanda sui nostri compagni di famiglia e darci qualche risposta sulla loro bellissima complessità.

La personalità del cane:  le emozioni, l’arousal e le cognizioni

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La personalità del cane è composta da diversi aspetti. Un primo, importante elemento da tenere in considerazione sono le motivazioni: cosa desidera fare il nostro cane? Di cosa ha bisogno per ritenersi soddisfatto? Desidera difendere un territorio e quindi il suo posto preferito è davanti alla porta di casa? Oppure adora andarsene in giro naso a terra e quindi quando lo sganciamo dal guinzaglio torna dopo due ore?

Il secondo fattore a cui dare valore sono le emozioni. Un argomento complesso di un mondo misterioso e pieno di colori diversi. Per aiutarci a capire, però, forse possiamo già rispondere a questa domanda pensando al nostro cane: è un ottimista che riesce a superare i problemi con una veloce scrollata? Oppure è un pessimista che prima ancora di entrare in area cani già pensa che lo sbraneranno?

Poi c’è l’arousal, ovvero il livello di attivazione di queste emozioni. Il cane che vive con voi, per esempio, è sempre agitatissimo e fa anche fatica a ritornare calmo dopo un evento? Oppure è un placido, un quieto, che per scuoterlo ci vuole un quintale di bocconcini? Per capire come si attivano, appunto, le emozioni in base a questo “parametro”, ecco due esempi che possono essere utili e semplici da immaginare, visto che a molti sarà successo di viverli insieme al vostro cane. Se ha un arousal alto, gli avvenimenti gli procureranno delle emozioni fortissime e potrebbe farsi travolgere dalla gioia e travolgere voi quando entrate in casa. Se ha un arousal basso, non vuol dire che vi detesta, ma che forse gli basta una scodinzolata per farvi sapere che è felice di vedervi.

Non possiamo dimenticarci, infine, in questo viaggio nella personalità delle componenti cognitive, cioè di come pensa e quanto pensa. È un riflessivo, che ci mette minuti interi prima di prendere una decisione, oppure è un impulsivo, che sembra non ricordare nulla delle esperienze passate e si getta nella mischia a testa bassa?

La resilienza e la coesione del sé: come supera i traumi della vita il cane che vi è a fianco?

È un termine abusato, lo so, ma un importante componente della personalità è il livello di resilienza, cioè la capacità di imparare nuove strategie anche dalle difficoltà per affrontare meglio un nuovo evento stressante. Il vostro cane continua a commettere gli stessi errori di valutazione o è in grado di cambiare tattica?

Per ultima, ma davvero interessante, c’è anche la cosiddetta coesione del sé: la corrispondenza fra ciò che il cane è e quello che voi pensate debba essere. Quindi: è un rottweiler ma deve far entrare tutti in casa? È un beagle ma deve camminare al piede? È il figlio del vostro campione morto da poco e quindi anche lui deve vincere tutto? Fate attenzione a ciò che voi vorreste e quello che davvero è il vostro cane nell’espressione della sua personalità. Solo se gli permettiamo di essere ciò che desidera il nostro cane potrà essere davvero felice. E non basteranno le pappe più profumate e i collari più eleganti per convincerlo del contrario.

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Elena Garoni
Medico Veterinario comportamentalista
Sono Medico Veterinario Comportamentalista e Istruttrice Cinofila. Mi occupo di Etologia e Medicina del comportamento del cane, leggo, scrivo, insegno, vado in canile. Vivo a Milano con Viola, Francesco, Serbia e Il Signor Gatto.
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