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15 Febbraio 2024
11:52

Gli umani dei Rottweiler che hanno aggredito Pasqualini indagati per omicidio colposo. L’avvocato a Kodami: «Nessun allevamento abusivo nella villa»

Le persone di riferimento di Arian, Aron e Apollo, i tre Rottweiler che domenica hanno aggredito a morte Paolo Pasqualini a Manziana, sono indagati dalla Procura per omicidio colposo. Lo conferma l’avvocato dei due, che a Kodami ha smentito le ipotesi di un allevamento abusivo.

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I pet mate di Arian, Aron e Apollo, i tre Rottweiler che domenica hanno aggredito a morte Paolo Pasqualini, 39 anni, nel bosco Macchia Grande di Manziana alle porte di Roma, sono formalmente indagati dalla Procura per omicidio colposo. Lo conferma l’avvocato dei due, Giancarlo Ascanio, che a Kodami ha smentito categoricamente le ipotesi di un allevamento abusivo presente all’interno della proprietà da cui i cani sono scappati, circolata inizialmente.

«Nella sua drammaticità, questa tragedia appare più semplice rispetto alle fantasiose ricostruzioni che abbiamo letto – spiega Ascanio – I tre cani, due maschi e una femmina, sono cresciuti in famiglia, con bambini che oggi hanno 11 e 13 anni. Sono scappati, dobbiamo ancora accertare in che modo, e si sono ritrovati soli nel bosco di Manziana».

È qui che hanno incrociato la strada di Pasqualini, che si trovava in zona per una passeggiata. L’aggressione è stata notata da un passante, un allevatore del posto, che ha provato a intervenire con un bastone ed è rimasto a sua volta lievemente ferito. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati, Pasqualini era ormai deceduto, con ferite agli arti superiori e al volto.

I cani sono stati individuati nel bosco, sedati e catturati. Si trovano ora in un centro cinofilo nei pressi del lago di Bracciano, dove verranno sottoposti a valutazioni specifiche. Nei prossimi giorni verrà inoltre effettuata l’autopsia sul corpo di Pasqualini per accettare le cause della morte.

«Non sappiamo nulla dei cani, ciò che sappiamo lo apprendiamo dalla stampa – conclude Ascanio – Le autorità sono intervenute per una questione di pubblica sicurezza e li hanno trasferiti al centro, non sappiamo cosa succederà adesso».

Sulla questione, intanto, continua a alimentarsi la questione sulle "razze pericolose". Kodami ha intervistato al riguardo Roberto Marchesini, etologo e fondatore dell'approccio cognitivo zoo-antropologico, che ha spiegato le caratteristiche dei Rottweiller, la percezione dell'opinione pubblica e come si potrebbe agire in prevenzione. «Fondamentale è uscire dalla demagogia ed essere pragmatici: usciamo dalla visione che i cani aggrediscono solo se vengono maltrattati, perché non è così».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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