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14 Marzo 2022
17:37

Giorgio Panariello ricorda Snoopy, il cane ucciso da un colpo di fucile mentre era sul balcone

L'attore Giorgio Panariello, in tournée con il suo spettacolo a Livorno, ha voluto rendere omaggio a Snoopy, il cane ucciso nel 2015 mentre era sul balcone di casa.

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Nel libro che ha scritto nel 2016, “So che ci sarai per sempre”, una raccolta lettere di persone comuni in cui viene raccontato il profondo amore che lega gli animali ai loro compagni di vita umani, Giorgio Panariello aveva inserito anche la sua storia. Una storia di assurda crudeltà che colpì tutta l'Italia.

Nell'agosto 2015, Snoopy, Border Collie della famiglia Lucisano, fu ucciso brutalmente mentre se ne stava tranquillo sul suo terrazzo a prendere il fresco. Un uomo, un portuale livornese di 38 anni, vicino di casa, rientrato a casa dal turno di notte, aveva fatto fuoco sull'animale, perché a causa del suo abbaiare, non riusciva a dormire.

Quell’evento drammatico colpì molto anche il comico, del quale è nota la passione animalista. Tanto che, in tournée con il suo spettacolo a Livorno in questi giorni, ha voluto rendere omaggio anche lui alla statua in bronzo dedicata a Snoopy, eretta sia per ricordare il povero animale, sia per diventare un monito contro la violenza verso gli animali e verso tutto ciò che ci circonda ed è diverso da noi.

Il monumento, fortemente voluto dalla famiglia di Snoopy, insieme anche ad Animalisti Italiani Onlus e ad altre associazioni animaliste,  è stato inaugurato il 4 febbraio del 2018 nel Parco di Villa Fabbricotti, l’area verde pubblica ritenuta la più bella di tutta Livorno.

Sulla storia di Snoopy è stato realizzato anche un cortometraggio da far vedere nelle scuole, in modo da sensibilizzare i bambini al rispetto e all’amore per gli animali. Perché è proprio quando si è piccoli che si cominciano a comprendere i valori, primo fra tutti il rispetto per tutti gli essere viventi, compresi gli animali.

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Il sentimento fortissimo di Panariello per i cani, per i quali si è spesso esposto in prima persona sostenendo le campagne di diverse associazioni animaliste, è noto. Lui stesso, varie volte, ha raccontato nelle sue interviste, come fosse un amore nato da lontano, ma diventato sempre più consapevole dall’arrivo in casa dei suoi primi amici, Zeus, un pastore tedesco e la meticcia Crusca.

Come ulteriore prova, l’attore ha inciso sulle braccia il nome dei suoi amici mica della fidanzata. Del resto, sempre sue parole, il cane è l’unico che ti ascolta, che ti aiuta a superare momenti di malattia, di depressione. Ti dà e non chiede nulla in cambio. Un insegnamento da imparare.

Nel libro “So che ci sarai per sempre”, oltre alle 52 storie delle persone comuni, meravigliose follie che sembreranno incredibili solo a chi non ha mai avuto e amato un cane, ce n’è una anche dell'attore comico in cui racconta la sua esperienza d'amore con Zeus. Ecco le sue parole.

«Caro Zeus, da dove cominciare? Prima di conoscerti per me i cani erano come i nani da giardino.  Tutto pensavo, meno che mi avresti cambiato per sempre la vita».

E prosegue.

«Ero preparato a vederti andare via: stavi male da tempo, sapevo che sarebbe stata questione di settimane. Ma quando te ne sei andato, quando sono rientrato a casa e non c’era più il tuo bau a salutarmi… Ecco, in quel momento ho capito quanto lancinante potesse essere il dolore di perderti. Mai nella mia vita avrei pensato di stare così male.

Sei sempre qui, da qualche parte nel mio cuore e nel mio cervello… Lo sai che da quando non ci sei più porto sempre con me il tuo guinzaglio? È un modo per non staccarmi mai da te. È un modo per ringraziarti: grazie a te ho capito meglio gli altri cani, anzi, tutti gli altri animali.

Ed è stato un regalo immenso che solo chi ha amato un cane può capire. Non ti dimenticherò mai».

Giorgio

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Simona Sirianni
Giornalista
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