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29 Aprile 2022
17:29

Deborah, la donna che ha sposato la sua gatta per lanciare un messaggio

Deborah Hodge, 49 anni, ha appena ricevuto una notifica di sfratto dopo avere perso il lavoro. In passato alcuni padroni di casa l'hanno già costretta a separarsi dai suoi animali, e questa volta la donna ha voluto fare un gesto eclatante per evitare che il futuro proprietario possa chiederle di separarsi da India, la sua gatta.

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donna sposa gatta
Credit: screenshot video SWNS

A mali estremi, estremi rimedi: verrebbe da pensare a questo ascoltando la storia di Deborah Hodge, una 49enne londinese che in segno di protesta contro i frequenti divieti imposti dai padroni di casa sul tenere animali in appartamento ha deciso di sposare la sua gatta, India.

Alla base del gesto, come ha spiegato la stessa Hodge, c’è la notifica di sfratto che ha ricevuto nelle settimane scorse. A metà marzo la donna ha perso il lavoro, e si è ritrovata impossibilitata a pagare l’affitto. È stata quindi avvisata che dovrà lasciare l'appartamento che condivide con India, e il timore è di non riuscire a trovare un’altra sistemazione che accetti sia lei sia la gatta, visto che in passato le è già capitato di sentirsi chiudere porte in faccia o addirittura di essere costretta a separarsi dai suoi compagni di vita animali per avere un tetto sulla testa.

Questa volta però Hodge ha deciso di agire preventivamente e di ufficializzare il legame che ha con India organizzando una cerimonia civile in un parco di Londra, in cui le ha giurato amore eterno «nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, sinché morte non ci separi. E per me è un giuramento serio – ha spiegato in una recente intervista a Swns – India non è “solo” un animale, è l’essere vivente più importante della mia vita dopo i miei figli. Sposando India ho voluto dimostrare che non ho alcuna intenzione di separarmi da lei o di darla via».

Il dolore per la separazione dagli Husky Siri e Starshine

Hodge ha raccontato di avere già affrontato il dolore per la separazione dai suoi due Husky, Siri e Starshine, avvenuta ormai qualche anno fa proprio perché il padrone di casa dell’epoca le impose di liberarsi di loro per tenere l’abitazione. Cinque anni fa si è trasferita nell’appartamento in cui sta oggi, e da allora il rapporto con India si è fatto sempre più profondo: Hodge soffre di autismo, e la gatta è per lei un punto di riferimento fondamentale, così come lei lo è per India, che nel 2020 ha perso una zampa dopo essere stata investita da un’auto.

«Ho già dovuto dire addio ai miei due cani, e non mi separerò mai da lei – ha ribadito Hodhe – Qualcuno potrebbe pensare che sia pazza, ma io non mi ritengo tale: basta guardare cosa è accaduto in Ucraina, le persone sono scappate lasciandosi tutto indietro, ma non si sono separate dai loro animali. Io, dal canto mio, sto affrontando uno sfratto, ma non rinuncerò a India. I miei amici sanno che piuttosto che stare senza India vivrei per strada. Spero di non doverlo fare, ma lei viene con me ovunque io vada».

L'importanza della relazione con un animale

La notizia ha prevedibilmente suscitato reazioni tra le più disparate, e in molti non hanno preso sul serio il gesto di Hodge etichettandolo come folle. In alcune interviste che ha rilasciato la donna si è ritrovata a rispondere a domande rivolte con un'ironia che a volte ha sconfinato nel sarcasmo, ma ciò che sfugge è la dimensione emotiva e sociale della sua situazione.

Hodge ha trovato nella gatta una compagna di vita con cui ha stretto un fortissimo legame, e non è (giustamente) disposta a separarsi da lei. Una richiesta che tra l’altro non sarebbe mai stata posta se India fosse stata un essere umano.

A questo si aggiungono ansia e paura generati dalla perdita del lavoro e della casa e dall’incertezza sul futuro. Dietro un gesto all’apparenza così bizzarro si cela in realtà un invito, e un appello, a riconoscere il valore di rapporti e relazioni, a prescindere dalla specie cui appartengono gli esseri che li compongono.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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