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22 Agosto 2021
12:00

Cosa faccio se il cane ha paura del temporale?

L'arrivo di un temporale è caratterizzato dal rumore del vento, della pioggia battente, dei tuoni, ma anche delle forti correnti che portano con sé una moltitudine di odori e dal cambio improvviso tra luci ed oscurità. Sebbene molti cani siano indifferenti a questi fattori, alcuni risultano particolarmente sensibili e si preoccupano, si spaventano e alcuni addirittura vanno nel panico.

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L'arrivo di un temporale è caratterizzato dal rumore del vento, della pioggia battente, dei tuoni, ma anche delle forti correnti che portano con sé una moltitudine di odori e dal cambio improvviso tra luci ed oscurità. Sebbene molti cani siano indifferenti a questi fattori, alcuni risultano particolarmente sensibili e si preoccupano, si spaventano e alcuni addirittura vanno nel panico.

Per capire come comportarsi, prima di tutto è molto importante rivolgersi ad un medico veterinario comportamentalista o a un istruttore cinofilo, in base alla gravità della situazione, per capire quale sia l'evento scatenante e trovare insieme una soluzione che possa ridurre il disagio all'animale, il quale in alcuni casi sceglierà di ripararsi nei luoghi più riparati della casa, ma in altri casi potrebbe anche decidere di allontanarsi il più possibile o affrontare la situazione nei modi più disparati: trovare qualcosa da masticare, grattare le porte, abbaiare, piangere, ma anche immobilizzarsi. Analizziamo in che modo poter aiutare i cani in difficoltà durante i temporali, consapevoli del fatto che nessun consiglio potrà sostituire la valutazione e l'intervento di un esperto.

Trasmettere serenità e tornare verso casa

Alcuni cani spaventati dal temporale hanno la tendenza ad allontanarsi e cercare riparo in ambienti naturali quali buche, tane, anfratti protetti dal vento. In questo caso il consiglio è quello di anticipare la sua fuga, richiamando il cane (soprattutto se è libero dal guinzaglio) ed accompagnarlo verso casa senza però farvi cogliere dal panico, altrimenti trasmetterete al cane, il quale è in grado di riconoscere le nostre emozioni, il messaggio esattamente opposto a quello desiderato. Insieme potrete determinare quale sia, in casa il luogo più simile a quello che cercherebbe in natura e assecondarlo posizionando proprio lì la cuccia. Ricordate che i cani sono in grado di percepire suoni su frequenze diverse dalle nostre, questo significa che potrebbero rilevare un tuono anche molto distante che noi umani non rileviamo. Se il vostro cane tende a scappare, abituatevi quindi a riconoscere i comportamenti che anticipano la paura e mettetevi serenamente al sicuro insieme.
Esistono inoltre dispositivi GPS da attaccare alla pettorina, grazie ai quali si possono individuare gli animali nel caso in cui prendano le distanze in situazioni di questo genere. Sul mercato se ne trovano molto economici ma anche molto costosi, potrete chiedere ad un educatore cinofilo quale sia quello più adatto a voi.

Riconoscere e ridurre i suoni preoccupanti

All'interno di alcune case, durante i temporali si sentono suoni particolarmente forti che il cane potrebbe non essere in grado di riconoscere. Basti pensare al rumore della pioggia sulla lamiera, piuttosto che il fischiare del vento attraverso le vie di una città. In questo caso bisognerà prima di tutto capire quali siano effettivamente i suoni particolarmente preoccupanti e provare a creare una situazione in cui il cane possa ridurre l'entità delle emozioni negative: accendere la tv, provare a coprire i suoni con la radio o, se non crea problemi al cane, pulire il pavimento con l'aspirapolvere. In questi casi, come sempre, è molto importante ricordarci di non essere noi stessi gli artefici dell'ansia e della paura, trasmettendo preoccupazione all'animale. Se la paura non è troppo forte, ricordatevi che potrete voi stessi dimostrare al cane che siete tranquilli, provando a condizionarlo positivamente. Uno dei metodi migliori è quello di non prestare troppa attenzione a quanto avviene fuori dalla finestra e continuare con le vostre attività quotidiane.

Giocare, masticare, mangiare, rilassarsi

Un ulteriore consiglio che può aiutare nella gestione dei temporali, è quello di proporre al cane attività che lo divertano e lo aiutino a distogliere l'attenzione da quanto accade fuori dall'appartamento. Potrete giocare nel competere una treccia oppure fargli rincorrere o cercare una pallina o un gioco, ma anche (se gli piace) spazzolarlo con serenità o concedergli qualche momento accanto a voi sul divano con un po' di coccole e relax. Inoltre, potrete continuare le normali routine quotidiane (evitando l'uscita), dando il cibo, o un ossetto di suo gradimento. Anche in questo caso il consiglio è sempre quello di mantenere la calma ed assecondare il cane: se dovesse cercare riparo in un preciso luogo della casa, spostategli la cuccia proprio lì. Se poi il vostro cane ama nascondersi sotto i tavoli, sotto le sedie o in bagno, preparategli il suo giaciglio favorito ancora prima che ne senta il bisogno: sicuramente questo fattore lo aiuterà a fidarsi di voi in caso di necessità.

Integratori, farmaci e bendaggi

Alcuni veterinari consigliano di somministrare al cane integratori o di preparare bendaggi che possano indurre la calma al cane. Prima di tutto però è indispensabile essere sicuri di rivolgervi a degli specialisti di fiducia ed evitare di intervenire in maniera autonoma con questi mezzi. Alcune paure sono talmente forti da non poter essere superate in questo modo, altre invece, possono essere risolte senza ricorrere ai medicinali. Inoltre, alcuni farmaci potrebbero portare il cane a calmarsi apparentemente senza però ridurre la preoccupazione per ciò che accade nell'ambiente. Attenzione quindi a non prendere decisioni affrettate e sappiate che, sebbene questi metodi possano ridurre i sintomi del disagio, molto probabilmente non potranno eliminare la paura vera e propria, la quale se possibile, scomparirà (o forse semplicemente si ridurrà), con un percorso insieme ad un istruttore o a un medico veterinario comportamentalista.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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