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22 Febbraio 2023
9:00

Come vivono davvero gli animali nei circhi

Gli animali nei circhi vengono addobbati, mascherati, ridicolizzati, obbligati ad assumere pose e comportamenti innaturali attraverso addestramenti violenti e punitivi. Noi possiamo aiutarli, iniziando a scegliere di non andare a vedere spettacoli del circo con animali.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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È vero, i tempi cambiano e alcune cose che sono destinate a scomparire. Anche se più lentamente di come ci piacerebbe, tra queste ci sono i circhi. In Italia e in numerosissimi Paesi europei, sempre più Comuni non autorizzano ormai lo svolgimento di spettacoli con animali. La risposta a questa nuova tendenza è che alcune compagnie si stanno attrezzando per garantire valide alternative agli animali selvatici tenuti in cattività, come gli spettacoli con animali attraverso gli ologrammi.

Ma nella realtà dei fatti, l’abolizione assoluta dei circhi con animali tarda ad arrivare, mentre d’altra parte il pubblico non è ancora scomparso ed indignato del tutto. Molte persone ancora frequentano questi luoghi e traggono divertimento e passatempo da questi show. Le recenti immagini del video dell’aggressione di una tigre al suo domatore hanno scosso in molti non tanto per l’evento in sé, quanto per la presenza del pubblico e specialmente dei bambini (che tradotto vuol dire adulti che ce li portano). Ma dietro quell’episodio e a quel pubblico che tanto ancora sconvolge c’è molto altro.

Come stanno gli animali nei circhi?

Gli animali nei circhi sono addobbati, mascherati, caricaturati, ridicolizzati e trasformati in "animali artisti" secondo stereotipi prettamente antropomorfi e di soggiogazione. Ciononostante, alcune persone percepiscono queste immagini come spettacolo e divertimento. Tali attività, invece, oltre ad essere un insulto alla natura animale e all’empatia umana, sono anche prive di qualsiasi valore educativo.

In pista sono presentati come sottomessi all'essere umano: bestie dominate dall'uomo, costrette a compiere ogni tipo di acrobazie a comando tramite comportamenti totalmente innaturali e che li ridicolizzano. Elefanti che ballano o fanno la verticale, scimmie vestite da ballerine, orsi che vanno in bicicletta e tigri che attraversano anelli infuocati. Una vita in cattività, privati della loro natura e della loro dignità, ingabbiati e costretti a viaggiare.

Una volta terminata "la loro vita utile", cioè quando per motivi di età, di salute o di comportamento non possono più fare spettacoli, la maggior parte degli animali sono trasferiti negli zoo, dove finiscono le loro giornate. Spesso però questi animali possono anche morire in giovane età a causa dei molteplici problemi di salute causati dalla vita nel circo.

Come addestrano gli animali al circo?

L'uso di animali selvatici per l'intrattenimento comporta gravi problemi legati al loro addestramento. Essendo obbligati a compiere comportamenti e posture innaturali ed essendo inoltre per loro natura non adatti a convivere e a relazionarsi con l'essere umano, gli animali selvatici non possono spesso ricevere un addestramento basato sul rinforzo positivo, come nel caso degli animali domestici. Ciò implica la necessità di ricorrere a tecniche preliminari abusive, come la separazione prematura di madri e cuccioli, o di privazione (di cibo, di relazione con conspecifici, di spazio, ecc.) e tecniche di addestramento violente affinché sia possibile il pieno controllo e la piena sottomissione dei soggetti.

Quadro condito da diverse esigenze di sedazione e mutilazione per prevenire i rischi per domatori e altro personale. Gli strumenti utilizzati dai domatori sono vari, e durante gli spettacoli vengono nascosti o ben camuffati. Bastoni, ganci, picche elettriche, fruste e catene spesso non sono portati in scena ma hanno accompagnato tutta la vita dell’animale nel suo addestramento. Il tutto completato da parole chiave e gesti che mettono in guardia l'animale e gli ricordano come deve comportarsi e cosa gli succede se non obbedisce al domatore.

Ciò, insieme alla cattività stessa, porta inevitabilmente gli animali a vivere in una condizione di stress cronico, disturbi emotivi, depressione, comparsa di comportamenti anomali e problemi di salute e sofferenza fisica, che si alimentano tra di loro.

La vita degli animali nel circo

La natura itinerante dei circhi impedisce di poter fornire agli animali ambienti minimamente adatti alle loro esigenze e di poter godere di gruppi sociali, costringendoli a vivere in piccoli spazi come gabbie, camion e rimorchi, incatenati e viaggiando costantemente, non solo da una città all'altra, ma anche da un paese all'altro. Gli animali escono dai camion solo per esibirsi o tra un'esibizione e l'altra, il che significa che il resto del tempo sono detenuti nei mezzi o nelle loro vicinanze in recinti temporanei.

L'impatto dei circhi sul benessere degli animali è altissimo e preoccupante. In definitiva, la vita itinerante del circo non può garantire che gli animali vivano in un ambiente adeguato, né che abbiano una dieta adeguata, né che possano sviluppare i loro comportamenti naturali come cacciare, soddisfare i loro bisogni sociali e vivere in branco, riposare durante il giorno nel caso delle specie notturne, nuotare nel caso di animali che amano l’acqua.

Sfortunatamente, l'elenco degli animali utilizzati nel circo è piuttosto lungo: cammelli, dromedari, zebre, coccodrilli, foche, leoni marini, orsi, eccetera. Ma possiamo riportare alcuni esempi di specie che sono ampiamente utilizzate e che sembrano essere "emblematiche" per il circo: elefanti, tigri, leoni, ippopotami e giraffe.

Gli elefanti in natura godono di una vita sociale molto complessa, strutturata in branchi matriarcali di diverse dozzine di individui e stabiliscono stretti legami tra loro, oltre ad essere animali di grande intelligenza. Per questa specie la solitudine è già per sé un maltrattamento. Sono animali nomadi che possono percorrere fino a 50 chilometri in un giorno ed hanno bisogno di avere accesso all’acqua. Nel circo tutti questi bisogni sono inibiti, quindi gli elefanti soffrono gravi problemi, non solo emotivi, come stereotipie, apatia o depressione; ma anche fisici, come artrite e gravi zoppie, a causa del tempo che passano incatenati o perché sono costretti a svolgere numerose posture innaturali.

Le tigri sono animali solitari, che vivono in coppia solo durante la stagione riproduttiva. Il loro territorio può estendersi fino a 180 chilometri quadrati. Sono cacciatori e la loro morfologia è progettata per correre, saltare, arrampicarsi e percorrere lunghe distanze. Inoltre, amano molto l'acqua e possono nuotare a grandi distanze. Nel circo sono costretti a vivere in gabbie di rimorchio con altre tigri, e con altri felini, il che causa loro grande stress e frustrazione. Non possono eseguire l'esercizio di cui hanno bisogno o avere accesso all'acqua.

I leoni sono animali altamente sociali che vivono in gruppi fino a 20 individui. Riposano e si relazionano con gli altri durante il giorno e si attivano di notte. I territori in cui vivono possono coprire più di 220 chilometri quadrati. I leoni soffrono molto per il rumore, il traffico e la presenza vicina di persone e altre specie, e frequentemente mostrano comportamenti stereotipati e autolesivi.

Gli ippopotami sono animali semi-acquatici, con un corpo adattato a una vita anfibia. Viaggiano ogni giorno circa 10 chilometri, sono particolarmente attivi di notte quando pascolano e vivono in gruppi fino a 100 animali. Nel circo sono soli, dispongono di uno spazio molto ristretto, nella migliore delle ipotesi ricevono di tanto in tanto una doccia o sono immersi in piccole piscine, non possono pascolare e sono costretti a comportamenti innaturali.

Le giraffe in natura sono gregarie e pacifiche, vivono in gruppi di diversi individui e coprono vasti territori alla ricerca di cibo ed hanno una dieta iper-specializzata a base di foglie e germogli che raggiungono sulle cime più alte degli alberi. A causa delle loro dimensioni, il trasporto e l'alloggio è piuttosto complicato, e poiché sono difficili da domare, il loro spettacolo si limita a dei giri in pista. Negli anni il loro utilizzo non è stato comunque disincentivato. Le giraffe, nei circhi mantengono continuamente uno stato di allerta, anche quando riposano, arrivando a generare alti livelli di stress, aggravati anche dalla mancanza di spazio.

Cosa possiamo fare per aiutarli?

Scegli di non andare nei circhi con animali, scegli altre forme di intrattenimento come cinema, teatro e circhi che non utilizzano animali e che regalano magie di acrobati e spettacoli divertenti senza sofferenza. Informa i tuoi conoscenti e familiari della problematica degli animali nei circhi. Se hai figli, spiega l’empatia e quale è il significato della cattività e dell’addestramento degli animali. Diffondi anche sui social queste informazioni. Partecipa o organizza raccolte di firme contro i circhi con animali o per richieste specifiche al tuo Comune affinché non ammetta circhi con animali sul suo territorio. Chiedi alle scuole di informare i bambini sulla realtà degli animali nel circo e di non organizzare gite presso spettacoli con animali.

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Laura Arena
Veterinaria esperta in benessere animale
Sono un medico veterinario esperto in comportamento animale, mi occupo principalmente di gestione del randagismo e delle colonie feline, benessere animale e maltrattamento animale con approccio forense. Attualmente lavoro in Italia, Spagna e Serbia.
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