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19 Maggio 2024
9:00

Come capire se un gatto è arrabbiato

Un gatto arrabbiato assume la tipica postura con il corpo arcuato e il pelo rizzato, le orecchie schiacciate all’indietro e potrebbe soffiare o graffiare. I motivi di questo comportamento possono essere stress, paura, dolore, o territorialità.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un gatto potrebbe arrabbiarsi per vari motivi, come stress, paura, dolore, o territorialità. Tra i comportamenti tipici che indicano che il nostro felino domestico è arrabbiato ci sono le orecchie tirate all'indietro contro la testa, il corpo arcuato con il pelo rizzato, uno sguardo fisso e l’emissione di vocalizzazioni di avvertimento come i tipici soffi, prima di passare all’attacco fisico attraverso graffi e morsi.

Perché un gatto si arrabbia?

Possono essere diversi i motivi per cui un gatto si mostra aggressivo o arrabbiato, ma solitamente accade quando qualcosa interferisce con i loro bisogni o la loro natura. Ad esempio, i gatti sono animali molto territoriali e possono arrabbiarsi se sentono che il loro spazio è stato invaso, sia da loro simili che da altri animali o addirittura persone estranee dentro casa.

I gatti sono, poi, anche animali estremamente abitudinari, quindi alterazioni nella routine quotidiana, come cambiamenti negli orari dei pasti o nel tempo di gioco, possono causare stress, disagio e anche rabbia. Tutti i cambiamenti nell'ambiente, come un trasloco, l'arrivo di un nuovo animale domestico o, come dicevamo, di una persona sconosciuta, possono causare stress e irritabilità.

Anche un gatto impaurito può dimostrarsi arrabbiato e aggressivo: tra le cose che possono spaventare il nostro felino domestico ci sono i rumori forti o improvvisi, l’essere colti di sorpresa, la presenza di animali aggressivi o pericolosi, ma anche le visite dal veterinario o dei nostri comportamenti aggressivi o scorretti.

Infine, anche un gatto che prova dolore o è malato può mostrare segni di irritazione e aggressività, così come gli individui che mancano di stimolazione mentale o fisica, possono essere frustrati e avere comportamenti aggressivi.

Come capire se il gatto è arrabbiato

Esistono diversi segnali che possiamo osservare per capire se il nostro  gatto è arrabbiato. Per prima cosa, se il gatto soffia e mostra i denti stiamo assistendo ad un incontrovertibile segnale difensivo che ci intima a stare lontani. Lo sguardo, in questo caso, è diretto al bersaglio e il gatto è pronto ad attaccare se il suo avvertimento viene ignorato.

Anche la postura del corpo è importante: se questo è arcuato e rigido, con il pelo rizzato, le zampe posteriori pronte per l'attacco o la fuga e la coda gonfia e rigida, spesso tenuta bassa, allora il gatto sarà tutt’altro che felice. In questo modo il gatto esprime paura o rabbia. Anche le orecchie appiattite contro la testa sono un altro segnale di paura o allerta, quindi per estensione di rabbia o irritazione.

Se gli avvertimenti mostrati dal gatto saranno ignorati, questo potrebbe decidere di attaccare mordendo, graffiando e colpendo l’avversario, che sia un altro gatto, un altro animale o anche un essere umano.

Cosa fare se il gatto è arrabbiato

Se un gatto è arrabbiato, è importante gestire la situazione nel modo corretto per evitare ulteriori stress o aggressioni. Per prima cosa bisogna cercare di mantenere la calma ed evitare movimenti bruschi o suoni forti che potrebbero aumentare la sua agitazione. Se possibile, andrebbe eliminata la causa dello stress, quindi, ad esempio, spostando un altro animale domestico che lo impaurisce o un oggetto che lo disturba.

In questo momento è importante lasciare al gatto il tempo di calmarsi, quindi bisogna dargli i suoi spazi e lasciare che si ritiri in un luogo che reputa sicuro. Non va quindi forzato il contatto, anzi, cercare di prenderlo o coccolarlo contro la sua volontà potrebbe peggiorare la situazione. Possiamo, invece, osservare i segnali fisici e comportamentali del nostro gatto per comprendere il suo stato emotivo e capire se si sia calmato.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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