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26 Settembre 2023
9:00

Che cosa esprime il gatto quando punta le orecchie all’indietro?

La posizione delle orecchie, nel gatto, è un utile indicatore per interpretare il suo stato d'animo. Quando le punta all'indietro solitamente esprime uno stato di allerta, perché è irritato o perché si sente minacciato.

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L’udito è, per i gatti, un senso estremamente importante, una sorta di “super potere” plasmato dall'evoluzione della specie e dalle esigenze legate alla caccia. Le orecchie rappresentano dunque una parte del corpo estremamente importante per loro, utilizzata non soltanto per ascoltare i suoni, ma anche per comunicare e percepire l’ambiente circostante. Ad esempio, quando il gatto punta le orecchie all’indietro, è molto probabile che abbiano udito qualcosa che ha attirato la sua attenzione, allarmandolo o comunque cogliendolo di sorpresa.

Quella delle orecchie puntate all'indietro è anche una posizione che deve anche mettere in guardia chi gli sta vicino, perché esprime solitamente uno stato di allerta che può anche degenerare in paura.

In quali situazioni il gatto punta le orecchie all'indietro

Come detto, un gatto punta le orecchie all'indietro in diverse situazioni, e il suo stato d’animo va interpretato anche sulla base di altri segnali di comunicazione non verbale. Quando si sente minacciato o arrabbiato, per esempio, le orecchie possono essere piatte contro la testa: si tratta di una postura di difesa, e può essere un segnale che il gatto è pronto a combattere o in generale a reagire a quella che percepisce, appunto, come una minaccia.

La paura è un'altra ragione per cui un gatto potrebbe mettere le orecchie all'indietro. Se si sente spaventato o minacciato da una situazione o da un altro animale, potrebbe piegare le orecchie all'indietro come un segno di sottomissione o per cercare di sembrare meno minaccioso. Anche irritazione e fastidio potrebbero spingerlo a portare le orecchie indietro, e la stessa cosa potrebbe accadere quando è particolarmente concentrato su qualcosa, come durante la caccia a una preda o durante il gioco, così da ascoltare meglio i suoni che arrivano dall’ambiente. Allo stesso modo, un rumore improvviso o sconosciuto, che lo coglie di sorpresa, potrebbe spingerlo a portare le orecchie all’indietro.

Cosa vuole esprimere il gatto con le orecchie all'indietro

Rabbia, paura, frustrazione, irritazione sono alcune delle emozioni che il gatto potrebbe stare esprimendo quando porta le orecchie indietro, insieme con la sorpresa. In linea generale, quando le orecchie del gatto puntano indietro è indicatore di uno stato di allerta, ed è bene tenerlo a mente in caso di interazione. Se le orecchie sono appiattite sulla testa, all’indietro e leggermente puntate in fuori, quasi sempre si ha davanti un gatto spaventato o irritato, che potrebbe reagire anche in modo aggressivo per tenere indietro una potenziale minaccia.

Come possiamo capire meglio lo stato d'animo del gatto

Il contesto è fondamentale per comprendere perché un gatto sposta le orecchie all'indietro. Oltre alla posizione delle orecchie, è infatti necessario considerare altri segnali del linguaggio corporeo e l'ambiente circostante per capire meglio il suo stato emotivo e le sue intenzioni, oltre che la sua personalità e le esperienze individuali.

Se in una stanza, per esempio, entra una persona sconosciuta o un altro animale e il gatto porta le orecchie all’indietro, è possibile che se ne senta minacciato. Se alle orecchie indietro associa una postura piuttosto rigida e “compatta”, con i muscoli contratti e in tensione, e aggiunge un miagolio basso, si è di fronte a un gatto in modalità “attacca o scappa”. Se invece il gatto mantiene una postura rilassata, e si limita a spostare all’improvviso le orecchie all’indietro udendo un suono improvviso o particolare, sta semplicemente “orientandole” per sentire meglio, ed è probabile che sia solo colto di sorpresa.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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