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11 Agosto 2023
9:00

Come accorgersi se la cagna è in calore?

Non è sempre semplice capire se la cagna è in calore, perché non in tutte le razze e non in tutti i soggetti si manifesta in maniera eclatante. Perdite ematiche, irrequietezza e inappetenza sono alcuni dei sintomi più frequenti.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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«Ma come capisco se la mia cagna è in calore?». Il calore corrisponde con la fase del ciclo ovulatorio del tardo proestro-estro: di solito avviene ogni 5-6 mesi ma in alcuni soggetti, ad esempio come accade per le razze nordiche, potrebbe avvenire anche una volta l'anno.

In effetti, non è sempre semplice capire che la cagna è in calore, perché non in tutte le razze e non in tutti i soggetti il calore si manifesta in maniera eclatante con modificazioni comportamentali, ingrossamento della vulva e scolo sieroemorragico.

Come riconoscere il calore del cane femmina

Durante il calore, a causa dei cambiamenti ormonali, nella cagna avvengono delle modificazioni fisiche e comportamentali. Ecco un elenco di quelle che possiamo notare:

  • Scolo siero-emorragico dalla vulva – È una delle manifestazioni più eclatanti e che normalmente lascia pochi dubbi. Potrebbe succedere però che il "sanguinamento" non sia sempre abbondante e se la cagna si lecca potrebbe non essere facilmente visibile. Il consiglio è che se avete il sospetto che sia in calore potete passare un tovagliolo bianco vicino le labbra della vulva e notare se residuano tracce di sangue.
  • Ingrossamento della vulva – Soprattutto nelle cagne pre-puberi invito sempre i petmate ad osservare l'aspetto della vulva, perché non sempre il primo calore è accompagnato da manifestazioni molto evidenti o da sanguinamento abbondante mentre la lieve iperemia ed ingrossamento delle labbra vulvari è di solito facilmente riconoscibile, rispetto alla fase di anaestro (non calore).
  • Ingrossamento delle mammelle – Gli ormoni influenzano tutto l'organismo e dunque anche le mammelle che potranno apparire leggermente ingrossate e con i capezzoli più sporgenti.
  • Irrequietezza – Anche l'emotività della cagna viene influenzata dagli ormoni: potrà essere più emotiva, irrequieta o paurosa del solito.
  • Inappetenza – Spesso il cambiamento ormonale o il fastidio per l'edema alle mammelle o alla vulva potrebbe influenzare anche l'appetito che può risultare diminuito.
  • Urinazione frequente – Alcune cagne urinano più frequentemente sia per la leggera infiammazione dell'area genitale sia per marcare di più il territorio e far "capire" ai maschi che sono nella loro fase fertile.
  • Lambimento dei genitali – Potreste notare che la cagna lecchi di più l'area genitale: succede sia per pulire la zona dai residui di sangue che per darsi sollievo per la situazione di edema ed iperemia vulvare.

Quando va in calore la cagna?

Calcolare quando la cagna avrà il primo calore non è semplice, perché ci sono molte variabili ad influenzare il ciclo: periodo di nascita, razza, taglia, stato di nutrizione, clima ed ambiente familiare in cui vive.

In linea di massima le cagne di piccola e media taglia hanno il primo calore tra i 6-8 mesi, mentre le taglie grandi e alcune razze nordiche anche intorno ai 14 mesi di età. Spesso a falsare i conteggi e a far pensare che la cagna tardi ad avere il calore è proprio la mancanza di manifestazioni evidenti: in alcuni casi potremmo avere anche dei calori "silenti" che in pratica sono dei calori normali in cui lo scolo siero-emorragico è però quasi nullo e la modificazione di mammelle e vulva è quasi impercettibile.

Di solito il calore nella cagna avviene ogni 5-6 mesi, ma ci sono razze molto piccole come i Chihuahua o alcune razze nordiche che hanno il calore una volta l'anno ed è del tutto normale.

Quanto dura il calore nella cagna?

Il calore di solito dura 3-4 settimane: c'è una prima fase che possiamo immaginare come "preparatoria" in cui c'è il sanguinamento, la cagna urina più di frequente e avvengono le principali modificazioni dei genitali. In questa fase l'animale "segnala" il suo approssimarsi al momento fertile, attrae i maschi, ci interagisce ma rifiuta la monta sessuale. Dopo circa 8-12 giorni, avviene il picco ovulatorio: lo scolo siero emorragico dalla vulva non è più presente e la cagna è fertile e recettiva alla monta per altri 7-12 giorni.

Anche il cane maschio va in calore?

No il cane maschio non va in calore se con questo intendiamo "il ciclo" come per noi umani. Il cane è ricettivo ed influenzato dai feromoni sessuali lasciati nell'ambiente dalle cagne in calore: può quindi capitare che il maschio torni a casa ad esempio molto eccitato dopo una passeggiata se nello stesso ambiente ha urinato o defecato una femmina in calore.

Come prendersi cura della cagna in calore

La cagna in calore non ha bisogno di particolari attenzioni se non quella di evitare gravidanze indesiderate. La femmina non deve fare per forza una cucciolata: è una nostra idea, una nostra umanizzazione pensare che sia necessario per forza e la gravidanza non ha azione preventiva su patologie tumorali.

Evitate dunque di frequentare parchi o aree dove possono essere presenti maschi, perché oltre al rischio di un accoppiamento non voluto potreste incorrere in zuffe se qualche cane importuna la vostra cagna e, non volendo, ferirvi voi o il cane.

Se notate la cagna particolarmente inappetente, spingetela a mangiare proponendole del cibo più appetitoso. Se guardando le mammelle o la vulva vedete la presenza di croste o lesioni vi consiglio di contattare il vostro veterinario: potrebbe essere che con il lambimento eccessivo si sia autolesionata.

Infine, se vedete uno scolo emorragico troppo abbondante e che dura più di 15 giorni, consiglio di farlo presente al vostro veterinario che vi guiderà per eventuali controlli. Se notate una irregolarità nei calori fatelo sempre presente al medico che tiene in cura la vostra cagna in modo che possa eventualmente proporvi una ecografia addominale o degli esami del sangue.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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