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Colpo di calore nel cane: sintomi, prevenzione e cosa fare

Il colpo di calore è un’emergenza acuta e progressiva, caratterizzato da un aumento della temperatura oltre i 41°C. È frequente in estate e può portare alla morte dell'animale. Vediamo come capire se il cane ha un colpo di calore, come intervenire e come prevenirlo.

20 Luglio 2023
13:24
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Membro del comitato scientifico di Kodami

Il colpo di calore è un’emergenza acuta e progressiva, che può portare alla morte dell'animale. È caratterizzato da un aumento non pirogeno della temperatura corporea, che provoca un danno termico dei tessuti dell’organismo. In termini meno tecnici, è come se il cane avesse un “febbrone” sopra i 40° non dovuto a malattie, ma a condizioni esterne che provocano il rialzo termico.

Per capire se il cane ha un colpo di calore, bisogna osservare i sintomi: respiro affannato, difficoltà a stare in piedi, tremori, vomito, diarrea, mucose arrossate e secche.

Il colpo di calore nel cane è più frequente durante l’estate, a causa di afa e temperature elevate. Condizioni che possono provocarlo sono lasciare il cane chiuso in auto con temperature elevate e il contatto con asfalto bollente, patologie cardiache e polmonari pregresse, sovrappeso. Inoltre, le razze brachicefale, ovvero quelle con muso schiacciato, come Carlini e Bulldog, sono più a rischio, insieme a cuccioli, cani anziani e cani da lavoro o che fanno attività sportiva.

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Normalmente, i cani hanno una temperatura basale che va tra i 38 e 39 gradi della scala Celsius, quindi di base già più elevata rispetto alla nostra. Inoltre, la termoregolazione corporea nei cani funziona in modo diverso rispetto agli uomini: i cani non hanno ghiandole sudoripare, quindi non sudano per disperdere il calore e per questa necessità possono fare affidamento esclusivamente sui cuscinetti delle zampe e una parte del ventre. Questo rende la termoregolazione più lenta e talvolta non sufficiente a contrastare la differenza termica.

I sintomi del colpo di calore nel cane

I principali sintomi che ci permettono di riconoscere il colpo di calore nel cane sono:

  • respiro pesante e affannato;
  • aumento della frequenza respiratoria;
  • il cane barcolla, stenta a stare in piedi;
  • tremori e fascicolazioni, quasi come durante un attacco epilettico;
  • vomito e diarrea, anche con sangue;
  • urinazione incontrollata, con urine molto scure, quasi marroni;
  • mucose rosse e secche;
  • mancanza di coordinazione;
  • confusione, fino al coma e anche alla morte.

Conseguenza del colpo di calore nel cane

Quando il cane subisce un aumento di temperatura corporea importante, intorno ai 40 gradi, l’organismo soffre a tal punto da accusare un danno a livello sistemico. Nello specifico possono verificarsi:

  • danni al sistema nervoso centrale. Può insorgere edema cerebrale, emorragia e morte dei neuroni;
  • problemi cardiovascolari. Sono frequenti aritmie cardiache, vasodilatazione che porta ad ipotensione e shock cardio-circolatorio;
  • emorragie, sia con danni alle pareti dei vasi con petecchie ed emorragie, sia emorragie gastro-intestinali, come conseguenza del mancato afflusso di sangue agli organi interni;
  • deficit respiratori gravi, in seguito ai danni diretti e indiretti al sistema respiratorio, con edema polmonare acuto e distress respiratorio;
  • danni renali e muscolari. Come per il tratto gastro-intestinale, la mancanza di afflusso sanguigno ai reni ed ai muscoli può provocare ipossia, necrosi e morte cellulare, con danni talvolta permanenti.

Colpo di calore nel cane: rimedi e terapia

La prima cosa da fare se si sospetta un colpo di calore è chiamare il veterinario, che poi valuterà la terapia più opportuna. Nel frattempo, un primo rimedio è raffreddare il cane con acqua, bagnandolo tutto. Attenzione però a non immergere l’animale in acqua troppo fredda o ghiacciata: il raffreddamento deve essere graduale, per evitare di innescare ulteriori meccanismi di shock che potrebbero aggravare ancora di più la situazione.

Nel viaggio verso il veterinario, è utile mettere del ghiaccio nell'interno coscia, vicino l’inguine o dietro la nuca, ma facendo attenzione che non sia a contatto con la pelle. Assicuratevi che la bocca dell’animale sia aperta e che la lingua non stia occludendo le vie respiratorie, soprattutto nel caso di brachicefali. Se potete, mettete il cane vicino un ventilatore o sotto un condizionatore.

Ci sono alcune cose invece che vanno assolutamente evitate per evitare di aggravare il quadro clinico:

  • far bere acqua ghiacciata;
  • immergere l’animale in acqua ghiacciata;
  • cospargere il corpo di ghiaccio.

Ricordate che il raffreddamento deve essere graduale altrimenti creerete ancora più shock termico peggiorando la situazione. Lo scopo primario del trattamento dei pazienti con colpo di calore è diminuire rapidamente la temperatura corporea quanto basta per prevenire l’ulteriore danneggiamento dei tessuti e degli organi vitali, ma non così rapidamente da causare ipotermia ed indurre l’attivazione dei meccanismi di produzione del calore. Inoltre, il rapido raffreddamento superficiale può determinare una vasocostrizione periferica, che inibisce i meccanismi di raffreddamento e determina la deviazione del sangue caldo verso gli organi interni. Dopo il raffreddamento, si possono sviluppare delle sequele secondarie al colpo di calore che complicano lo stato del paziente. È essenziale che quest’ultimo sia monitorato continuamente per almeno 24-48.

Come prevenire il colpo di calore nel cane

Per evitare il colpo di calore innanzitutto non bisogna tosate i cani, perché viene loro a mancare una protezione verso i raggi solari diretti. Gli animali non vanno mai lasciati in macchina, anche se all’ombra o con i finestrini abbassati, e in caso di viaggi in auto è importante rinfrescare bene l’auto prima di farli salire.

I cani tenuti all’aperto devono avere un riparo ombreggiato e acqua fresca a disposizione. Fate molta attenzione a tutti i soggetti con patologie che sono dunque molto delicati, riservandogli un luogo fresco e acqua a disposizione sempre. Infine, evitate attività sportive ma anche attività ludiche e passeggiate nelle ore calde.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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