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30 Aprile 2023
12:00

C’è differenza fra polpo e polipo?

Polpo e polipo vengono utilizzati in maniera interscambiabile per indicare erroneamente gli stessi animali. In realtà, questi termini indicano animali ben distinti e diversi fra loro.

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Polpo e polipo, due nomi così simili e apparentemente così facilmente interscambiabili come sinonimi, eppure usarli per descrivere la stessa specie animale come capita spesso è decisamente sbagliato. Scopriamo insieme perché questi due termini indicano invece specie animali ben distinte fra di loro per caratteristiche biologiche e filogenetiche e perché dunque bisogna far attenzione a non utilizzarli come sinonimi.

Chi è il polpo?

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Il termine polpo viene utilizzato per indicare animali di circa 300 specie di cefalopodi (la classe che racchiude anche seppie e calamari) dell’ordine Octopoda, facente parte del phylum dei Molluschi.

Come dice il nome stesso del loro ordine, sono animali caratterizzati da 8 braccia (e non tentacoli, presenti invece nei polipi) che svolgono funzioni prensili, legate al movimento e alle capacità sensoriali. Ad esempio, è stato recentemente scoperto come il loro senso del gusto dipenda dalla presenza di alcune proteine localizzate proprio nelle loro braccia.

Una di queste braccia, chiamato l’ectocotile, svolge una funzione durante l'accoppiamento dei polpi, permettendo ai maschi di porgere la loro spermatofora (un involucro contenente il loro sperma) in prossimità delle aperture genitali femminili. Nel punto in cui convergono le loro braccia si trova la loro bocca, la quale è costituita da una sorta di becco che utilizzano per frantumare i gusci di alcune delle loro prede. Come molte specie di vertebrati, esseri umani compresi, hanno degli occhi che funzionano in maniera simile ad una fotocamera, una caratteristica che garantisce loro una vista di grande qualità.

I polpi sono noti anche per la loro capacità di mimetizzarsi nel loro ambiente, riescono infatti a sfuggire facilmente ai predatori e ad essere dei cacciatori che riescono a tendere formidabili imboscate. Ciò avviene grazie alla presenza di granuli localizzati nella loro pelle (detti cromatofori) che contengono vari tipi di pigmenti che conferiscono colori diversi alla loro pelle. Questi cromatofori vengono controllati dal loro sistema nervoso e permettono ai polpi di cambiare il colore e le sembianze della loro pelle in base al tipo di sfondo marino su cui si vengono a trovare, rendendoli quasi "invisibili"  un po' come se fossero dei veri e propri camaleonti del mare.

I polpi possiedono inoltre un notevole grado di intelligenza: riescono a risolvere problemi anche complessi utilizzando esempio anche strumenti in maniera innovativa, sono capaci di provare emozioni sia positive che negative e hanno notevoli capacità di apprendimento e memoria, inoltre mentre dormono sperimentano molto probabilmente come molti altri animali l'attività del sogno durante la fase REM e questo dimostra come abbiano un'attività mentale particolarmente ricca. Tutto ciò avviene grazie alla presenza di un sistema nervoso particolarmente sviluppato anche se è organizzato in maniera tale da essere presente principalmente lungo le loro braccia.

Chi è il polipo?

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Una colonia di piccoli polipi coralligeni

Il termine polipo invece viene usato per indicare animali appartenenti al phylum degli Cnidari, il gruppo di animali marini a cui appartengono meduse e coralli. Anzi, ad essere più precisi i polipi assieme alle meduse sono praticamente due facce della stessa medaglia: rappresentano infatti le due forme che gli animali di questo gruppo possono assumere durante la loro vita: le meduse non sono altro che la forma libera di muoversi e nuotare nell'ambiente marino degli animali appartenenti a questo gruppo, mentre i polipi ne rappresentano la forma e la fase sessile, ovvero quella immobile che si ancora al fondale marino.

Solo in una delle loro classi, gli Antozoi (dove troviamo i famosi coralli responsabili della costruzione delle barriere coralline), i polipi rappresentano effettivamente l’unica forma corporea assunta dagli individui, mentre nelle altre tre classi che completano gli cnidari (Scifozoi, Cubozoi e Idrozoi) la forma del polipo e della medusa sono entrambe presenti.

L’anatomia del polipo riflette la sua funzione sessile: ha infatti un corpo adattato a funzionare e a sopravvivere nell'ambiente marino anche se rimane immobile nel fondale in cui si fissa. Hanno infatti un corpo a forma tendenzialmente cilindrica che si ancora al fondale marino grazie alla presenza di una sorta di gancio chiamato "disco pedale" che si trova all’estremità opposta di quella dove invece è presente la bocca, quest'ultima circondata da una coroncina costituita da una serie variabile di tentacoli (e non braccia, come nei polpi) che hanno solitamente una funzione sia sensoriale sia prensile.

Questi tentacoli sono delle vere e proprie armi per i polipi, grazie a questi riescono infatti a catturare le loro prede con l'aiuto delle nematocisti, delle strutture localizzate proprio sui tentacoli che funzionano come dei veri e propri fucili in miniatura che sparano il veleno e paralizzano le malcapitate prede di cui poi i polipi si nutrono. Alcuni animali però, come i pesci pagliaccio che si vedono nel film di Nemo, sono immuni al loro veleno e possono tranquillamente nuotare fra i polipi stessi, come accade con gli anemoni di mare.

I polipi possono sia vivere in maniera solitaria come nel caso degli anemoni di mare, sia vivere in maniera coloniale ed essere addirittura interconnessi fisicamente fra di loro, come nel caso dei coralli appartenenti alla classe degli Antozoi. Le famose barriere coralline altro non sono che colonie di polipi uniti fra di loro.

Queste barriere coralline e la natura coloniale di molte specie di polipi è dovuta alla loro peculiare modalità di riproduzione asessuata, ovvero la gemmazione, dove un  polipo “genitore” forma un'escrescenza che darà origine ai nuovi individui e la stessa non si stacca dal genitore e ne rimane ancorata, formando appunto una colonia di polipi. A seguito di questo processo di vengono a formare colonie di individui non solo connessi fra loro, ma anche del tutto simili. Il più delle volte quindi, le colonie di coralli altro non sono che rete di polipi originatisi dalle propaggini dello stesso individuo.

Il sistema nervoso dei polipi infine è molto diverso da com'è organizzato quello di molte specie animali, sia vertebrati che invertebrati. Non posseggono infatti una struttura nervosa centrale di controllo (un cervello) ma hanno comunque neuroni interconnessi fra loro, anche se questo si è visto non essere necessariamente collegato alla mancanza di comportamenti di una certa complessità come ad esempio quelli connessi ad alcune forme di apprendimento.

Qual è la differenza tra polpo e polipo?

anemone pesce pagliaccio
Un anemone, la forma solitaria dei polipi

Come si può facilmente evincere adesso, polpi e polipi sono animali estremamente diversi fra loro sotto praticamente ogni punto di vista, sia filogenetico che biologico. Le loro ramificazioni nell’albero della vita sono così distanti da farli ricadere in phylum diversi (Cnidari e Molluschi), usare come sinonimi termini come polipo e polpo per indicare la stessa specie è perciò tanto sbagliato quanto usare come sinonimo il termine scimmia per indicare un’aragosta o ape per indicare un elefante.

Non solo polpi e polipi indicano specie animali appartenenti a gruppi di animali così distanti fra loro nell'albero della vita, ma indicano specie animali apparse anche in tempi molto distanti fra loro, dato che quando i polipi di molte specie di Cnidari formavano già delle barriere coralline nei mari del Paleozoico circa 500 milioni di anni fa, degli animali che noi chiamiamo polpi, ovvero molluschi cefalopodi, non c’era ancora traccia e non ce ne sarebbe stata per almeno altri 150-200 milioni di anni.

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Un polpo

Sono inoltre animali caratterizzati da stili di vita completamente diversi: i polpi hanno una vita attiva e libera nell’ambiente marino, i polipi vivono tutta la loro vita immobili, tranne quando non formano le meduse (che sono appunto la forma libera degli animali appartenenti agli cnidari). Ciò si riflette a livello delle loro diversità anatomiche che vedono nei polpi la presenza di braccia con funzione prensile e legata al movimento attivo e al nuoto, una bocca utilizzata per frantumare attivamente i gusci degli animali di cui si nutrono, la presenza di occhi sviluppati, mentre vedono nei polipi la presenza di un corpo adattato alla vita fissa e immobile, caratterizzata dall'assenza per questi animali di braccia e occhi e di strutture che servono a garantire il loro movimento attivo nell'ambiente marino, con la bocca che svolge un ruolo passivo e assimila il cibo catturato dai tentacoli.

Infine, il sistema nervoso dei polipi non è particolarmente complesso e sviluppato e non dà origine a capacità cognitive e comportamentali particolarmente complesse. Al contrario, quello dei polpi è fra i più grandi e sviluppati fra tutti gli Invertebrati e porta all’emergenza di un livello di intelligenza che pareggia e supera per molte caratteristiche quello di moltissime specie di vertebrati. Polpo e polipo condivideranno molto a livello lessicale, ma dal punto di vista della biologia sono termini che indicano decisamente categorie animali ben distinte e diversificate le une dalle altre e che non vanno dunque utilizzati in maniera interscambiabile.

Sono un biologo naturalista di formazione, attualmente studente magistrale presso L'università di Pisa. Comprendere i meccanismi che muovono il comportamento degli animali e le ragioni che ne hanno permesso la loro evoluzione sono le domande principali che muovono la mia ricerca e la mia passione per l'etologia. Rispondendo ad esse, tento di ricostruire sia il filo conduttore che accomuna l'etologia di ogni specie animale, sia le differenze che distanziano ogni ramo evolutivo dall'altro.
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