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14 Maggio 2023
17:00

Qual è la differenza fra le pulci e le zecche?

Le pulci e le zecche sono tra i principali parassiti che colpiscono uomini e animali. Spesso vengono confuse, ma tra le due specie ci sono molte differenze: le pulci sono insetti, le zecche invece aracnidi. Inoltre, anche le malattie che trasmettono sono diverse.

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Le pulci e le zecche sono tra i principali parassiti che colpiscono uomini e animali domestici. Spesso vengono confusi, poiché possiedono una morfologia simile, ma le pulci appartengono ad un ordine specifico degli insetti, i sifonatteri, e le zecche invece appartengono agli ordini degli acari e non sono neppure degli insetti ma degli aracnidi, imparentati con i ragni. Si può osservare questa parentela contando le zampe di questi animali: otto per le zecche, mentre le pulci ne possiedono sei come la maggior parte degli insetti.

Per quanto siano entrambi dei parassiti ematofagi, un'altra differenza importante è che le pulci adulte trovano un ospite dove deporre le uova e lì vi restano fino a quando non muoiono. Le zecche, al contrario, si cibano del sangue di molteplici ospiti che abbandonano una volta che devono deporre le uova.

Anche relativamente alle malattie che trasmettono ci sono delle differenze. Le pulci prevalentemente producono danni alla cute, allergie, dermatiti e possono trasmettere dei parassiti intestinali come la tenia Dipylidium caninum o la rickettsia. Per quanto fastidiose, le infestazioni di pulci oggi giorno possono essere facilmente risolte e le malattie che trasmettono prevenute, anche se in passato si sono rese protagoniste di alcune delle peggiori pandemie della storia come quella della Peste nera medioevale. Le zecche invece continuano a trasmettere malattie molto gravi come la malattia di Lyme o l’ehrlichiosi canina che ancora oggi possono risultare letali e che sono il prodotto del loro morso.

Come sono fatte pulci e zecche?

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Una comune pulce

Le pulci sono insetti completamente privi di ali che per sopravvivere e riprodursi sono costretti ad attaccare la superficie degli altri animali per ricavarne cibo e risorse. Il loro comportamento provoca danni di tipo meccanico alla pelle e ai peli e per questo nella maggioranza dei casi il loro effetto è quello di provocare dermatiti e pruriti vari, frutto dell'infiammazione della pelle lesionata. Il loro esoscheletro in genere è molto resistente e hanno una testa compressa contro il torace che presenta un apparato boccale caratteristico, ad ago ipodermico, che gli scienziati definiscono come  pungente-succhiatore. Sono prevalentemente più attive durante la fine della Primavera e l'inizio dell'estate.

Le zecche invece sono acari, anch'essi privi di ali, che possono raggiungere una lunghezza sopra i 2 cm da adulto, e hanno come principale caratteristica quella di possedere un addome particolarmente elastico e una bocca ad uncino, il rostro, che può assorbire una quantità di sangue 10 volte superiore alla massa dell'intero animale durante la loro fase giovanile.

Proprio per non cadere vittima delle malattie potenzialmente trasmesse da una zecca, quando si è punti bisogna cercare di non farle rigurgitare la sua pericolosa saliva, ricettacolo di microbi. Per fare questo, non afferrate la zecca con le dita e utilizzate pinzette specifiche, acquistabili in farmacia come consigliato anche dalla veterinaria Eva Fonti, membro del comitato scientifico di Kodami.

Tra l'altro, qualora dovessimo strapparci di dosso una zecca e il rostro dovesse rompersi, si noterà un puntino nero al centro della puntura, assente invece nel morso delle pulci, che si dovrà estrarre o con la punta di un ago o contattando urgentemente un medico.

Da notare che le zecche di sesso femminile succhiano il sangue, poiché le sostanze disciolte nel plasma costituiscono la dieta perfetta per produrre centinaia di uova. Inoltre a differenza delle pulci, una zecca non si stacca facilmente dalla pelle del suo ospite. Questo perché il rostro tende ad aderire perfettamente alle cellule tegumentarie della sua vittima, agganciandosi ad esse come una sorta di pinza.

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Una zecca gonfia di sangue e pronta per deporre le uova

Ciclo di vita delle pulci e delle zecche

Le pulci, dopo essere fuoruscite dalle uova, vivono per molto tempo sotto la forma di larva e di pupa, attendendo la bella stagione per divenire adulti e compiere l'atto riproduttivo. La trasformazione da uovo a adulto richiede quindi un tempo variabile, a secondo dal periodo in cui una esemplare è nato, che può andare in media da due settimane a otto mesi.

Solitamente una pulce femmina depone 600 uova nell'arco di un'unica stagione riproduttiva ed inizia a deporre poco dopo essersi nutrita. Le uova vengono deposte ovviamente sulla superficie dell'ospite e si schiudono entro un massimo di due settimane.

Le larve a differenza degli adulti sono cieche e non succhiano direttamente il sangue delle vittime. Esse infatti si nutrono prevalentemente delle feci delle pulci adulte o dei frammenti di pelle, pelo o piume presenti sulla superficie in cui sono nati.

La metamorfosi da pupa ad adulto avviene invece molto più velocemente rispetto al passaggio fra la fase larvale e la fase di pupa e si compie all'interno di un bozzolo, che per circa cinque/ quattordici giorni funge da casa alle pulci.

Il ciclo biologico delle zecche invece comprende un passaggio in più rispetto a quello delle pulci e può compiersi su uno stesso ospite oppure su due o tre ospiti diversi. Esso si sviluppa attraverso 4 stadi: uovo, larva, ninfa e adulto. Dopo la schiusa delle uova, ogni passaggio da uno stadio ad un altro richiede un pasto di sangue, sia per le femmine che per i maschi, e giunti al momento della riproduzione, dopo essere state fecondate dai maschi, le femmine compiono il pasto più poderoso della loro vita,assorbendo tutto il sangue necessario dalla povera vittima per sviluppare centinaia di piccole uova da cui sorgerà la nuova generazione di zecche. Infine, anche le zecche si riproducono prevalentemente durante i mesi più caldi.

Come prevenire ed eliminare le infestazioni di pulci e zecche sugli animali

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Esistono diverse precauzioni per ridurre significativamente la possibilità che i nostri animali domestici possano venire a contatto con le zecche e le pulci. Innanzitutto, chiedete al vostro veterinario di fiducia quale prodotto usare per proteggere il cane o il gatto dal morso di questi parassiti.  Se volete compiere un'escursione con i vostri cani fate attenzione che non camminino troppo su prati con erba alta e secca e prima di raggiungere il luogo, fate qualche ricerca online, per verificare se in zona è possibile incontrare qualche visitatori indesiderato. Ricordiamo infatti che i cani e i gatti rischiano ancora di più, rispetto agli esseri umani, di venire morsi poiché con tutto quel pelo zecche e pulci possono decidere di restare nascoste a riposare qualche giorno, prima di mordere.

Di ritorno a casa, controllate bene la cute dei vostri amici a quattro zampe e fate particolare attenzione agli spazi interdigitali, all'interno delle orecchie, sotto le ascelle e sotto la coda. Sono questi i punti infatti che abitualmente le persone dimenticano di controllare e che possono risultare degli ottimi nascondigli per pulci e zecche, vista la loro umidità. Per eliminare però del tutto eventuali presenze indesiderate, usate dello shampoo specifico e le pinzette indicate dal vostro veterinario.

Di cosa si nutrono pulci e zecche?

Entrambi sono parassiti ematofagi obbligati. Essi dunque mordono e pungono la pelle degli ospiti per ricavarne sostanze nutritive. Tra le due tipologie di parassiti, sono però le pulci adulte a rimanere più a lungo sulla superficie dell'ospite e a compiere un maggior numero di morsi, albergando sulla pelle della vittima anche per mesi. Ogni giorno le pulci del gatto effettuano per esempio più pasti di sangue, prelevando un quantitativo corrispondente a 15 – 20 volte il loro peso, ovvero circa 13,6 – 14 microgrammi di sangue. Ogni pasto di una pulce si protrae inoltre per circa 20 minuti. Se disturbata, la pulce può sospendere la sua attività per continuarla più tardi. Le larve inoltre, come già accennato, non sono capaci di impiegare la loro bocca per bucare la pelle della vittima. Essi invece, qualora non fossero davanti a delle scorte di cellule morte o di feci provenienti dagli adulti, si limitano invece a strappare alcune cellule epiteliali, per non morire di fame. Evento che provoca un grande prurito alla vittima.

La zecca invece si alimenta solo di sangue durante l'intera durata della sua vita e se disturbata, abbandona l'ospite, non prima però di rilasciare nel suo corpo la saliva contenente diversi microorganismi. Sono questi microbi a risultare pericolosi, più che il vero morso dell'acaro.

La trasmissione di malattie

Tra le malattie trasmesse delle zecche che non abbiamo ancora enunciato possiamo elencare tantissime patologie potenzialmente dannose o letali, che possono arrecare seri danni alla salute dell'ospite anche qualora i medici riuscissero ad arginare i danni in tempo. Oltre alla malattia di Lyme abbiamo per esempio l'encefalite trasmessa da zecche (o TBE), trasmessa dal Flavivirus presente nella sua saliva, come la febbre Q, la ehrlichiosi e la febbre bottonosa. Anche la paralisi da zecca è una malattia molto pericolosa, essendo causata da una rara reazione allergica alla saliva dell'acaro che blocca i neuroni motori.

Come mai però questi animali sono un ricettacolo di così tante malattie? In parte ciò è dovuto alla loro stessa natura di parassiti. Questi animali infatti, dovendo per forza di cose saltare da un organismo ad un altro per ottenere risorse, sono sottoposti maggiormente al pericolo d'incappare in microbi e svariati virus ed è per questo che il loro sistema immunitario si è adattato per rispondere positivamente all'aggressione di questi microorganismi.

Ciò però ha comportato che i parassiti stessi divenissero nel tempo degli ospiti di molteplici batteri e virus. Divenendo infatti esclusivamente dei vettori, per molteplici specie di organismi unicellulari, questi hanno cominciato a diffondere le diverse patologie nei diversi loro ospiti, anche se razionalmente ai parassiti stessi non interessa se le loro vittime cadano vittima di malattie. Anzi, nella maggioranza dei casi la morte degli ospiti reca un danno alle stesse zecche e pulci, poiché vanno a ridursi di numero le popolazioni di esemplari da infettare.

Essere riusciti perciò a combattere contro le patologie ha reso i parassiti gli agenti stessi della diffusione di molteplici malattie, in un paradosso evolutivo molto affascinante che ha avuto anche delle pesanti conseguenze storiche e biologiche, come quelle connesse alla diffusione della pesta nera in Europa, per colpa del morso delle pulci ospiti del batterio Yersinia pestis. Una strage che ha ucciso oltre 20 milioni di morti esclusivamente nel vecchio continente.

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Il volto inquietante di una pulce

Come proteggere gli ospiti dalle malattie trasmesse da pulci e zecche

In caso di infestazioni o qualora foste entrati in contatto con pulci e zecche, non andate nel panico. Lavate i vostri abiti, le superficie delle vostre camere e i vostri zaini, se siete appena ritornati da una passeggiata in natura, e usate repellenti specifici per insetti a base di N-dietiltoluamide e Icaridina.

Si consiglia anche di utilizzare pantaloni lunghi quando si compie un'escursione, di modo da non subire morsi all'altezza delle caviglie. Le zecche tendono infatti a mordere preferibilmente la pelle non molto spessa, così se siete appena tornati dalla campagna fate particolare attenzione alla testa, sul collo, dietro le ginocchia, sui fianchi, ma anche ai genitali e all'ombelico. Potrà sembrare strano, ma questi animali possono camminare anche per diverse ore lungo il vostro corpo, alla ricerca del punto più adatto dove mordervi. E i genitali risultano essere una delle regioni più terribili dove essere morsi, non tanto per il morso in sé ma per lo shock provocato dal ritrovarsi un parassita… in un punto delicato.

Cambiate inoltre le lenzuola diverse volte volte durante ciascuna stagione, per impedire che le pulci e le cimici dei letti possano trovarvi rifugio, durante i mesi invernali. E indossate inoltre abiti chiari quando passeggiate per le campagne o state disinfestando una casa, così d'individuare molto facilmente questi animali ed eliminarli.

In casi estremi o se siete particolarmente paranoici, in farmacia vendono dei prodotti repellenti spray per questi animali. Sono meno efficaci rispetto a quanto si creda, a causa del fatto che a differenza dei nostri cani gli esseri umani sudano durante una passeggiata nel bosco, un fenomeno che può perciò far perdere la pellicola protettiva. Insieme però ad altri accorgimenti disporre un po' di questi repellenti può rivelarsi utile. Mentre nel caso siate stati punti da una zecca, niente panico!

Le malattie si prendono esclusivamente se la zecca rigurgita parte del suo pasto insieme alla sua saliva, come abbiamo visto. Cercate dunque di non stressare l'animale e procuratevi la pinzetta specifica, prima di strappare l'intruso e andare eventualmente dal medico.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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