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17 Gennaio 2023
10:33

Cani randagi sfigurati con l’acido: Jasmine non ce l’ha fatta, Bruce salvo per miracolo

Due cani randagi sono stati sfigurati con l'acido a Bitetto, nell'Area Metropolitana di Bari. Una delle vittime è morta per le ferite.

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Jasmine prima dell’aggressione con l’acido

La pelle mangiata dalle ustioni. Le atroci sofferenze immaginabili solo guardando le condizioni degli animali. Due cani sono stati sfigurati con l'acido, uno dei due a morte, a Bitetto, in provincia di Bari. A denunciare gli episodi, avvenuti a distanza di due mesi l’uno dall’altro, è stata l’associazione Zampe Felici, che ha pubblicato le foto degli animali. Immagini che, come da nostra linea, preferiamo non riproporvi nel rispetto della sofferenza patita da questi due esseri viventi. Ma che rappresentano un'ultima crudele azione compiuta dall’uomo nei confronti di due cani.

Bruce e Jasmine sono i nomi delle due vittime. Due cani liberi seguiti sul territorio da anni dai volontari che, stando al racconto di chi se ne prendeva cura, erano integrati sul territorio e sempre in armonia con le persone. Jasmine, l'ultima in ordine di tempo a subire l'aggressione, purtroppo non ce l'ha fatta. Recuperata pochi giorni fa dai volontari aveva riportato ustioni troppo gravi. Aveva perso lingua e occhi. Non è stato possibile salvarle la vita. Più fortunato, se così si può dire, è stato Bruce, il cane ferito a novembre. Le ferite riportate sono state curate dai volontari e l'animale è riuscito a salvarsi conservando anche l'uso della vista. Da pochi giorni è stato liberato di nuovo in campagna in buone condizioni di salute. Abituato a vivere per strada non accettava di rimanere nel rifugio.

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«C’è qualcuno che si diverte con la vita dei nostri cani randagi portandoli a morire – scrivono sulla loro pagina Facebook i volontari di Zampe Felici di Bitetto – probabilmente pensano che loro siano un pericolo per la società e hanno deciso di sterminarli. A novembre avevamo pensato a un incidente ma oggi, con l’ultimo episodio che ha toccato Jasmine, questa speranza è svanita. C’è qualcuno che versa sul corpo dei cani randagi agenti chimici che corrodono la pelle e bruciano gli occhi».

Da alcuni anni l'associazione sta provando a cambiare la mentalità in paese, soprattutto per chi frequenta le campagne. Purtroppo, però, permane il retaggio del passato e c'è chi ancora considera gli animali alla stregua degli oggetti.  «Sappiamo che a qualcuno danno fastidio i cani – racconta a Kodami Jenny Cardone, volontaria di Zampe Felici Cani e Gatti di Bitetto – Ci sono stati anche in passato casi di avvelenamento. Abbiamo avuto episodi spiacevoli. Adesso con l'associazione stiamo cercando di sensibilizzare per cambiare la mentalità. Sappiamo che c'è gente che sta iniziando a capire e altra che non li vuole vedere neanche da lontano. Stiamo parlando di qualche branco di cani che bazzica da quelle parti. Jasmine faceva parte un gruppo di 3 cani, Bruce di 5. I cani a volte entrano in paese. La gente sa che ci siamo noi e ci chiama. Non c’è stato mai nessun episodio di aggressività, al massimo possono abbaiare contro qualche cane. Ma parliamo di cose del tutto normali. Sono tutti cani molto tranquilli».

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Jasmine, la cagnolona uccisa con l’acido prima della orrenda aggressione

I due episodi, peraltro, si sommano a un'altro avvenimento che ha colpito l'attività dei volontari, il furto di quasi tutto il materiale dal rifugio dove sono ospitati circa 20 cani: «L'altra mattina una volontaria ha trovato il cancello aperto, il catenaccio rotto con una tenaglia – continua Jenny –  sono stati portati via  croccantini e umido cani. Non c’era più niente. Si sono presi pure gli scopini che usiamo per pulire le ciotole». Il fatto, però, è bene precisarlo, non è in alcun modo riconducibile alle due aggressioni compiute a danno dei cani.

L'intenzione, comunque, è quella da un lato di continuare nell'attività di sensibilizzazione e dall'altro di individuare il responsabile dei due episodi di violenza sugli animali. «Per Jasmine stiamo facendo tutti gli atti necessari – ha concluso Jenny – stiamo aspettando la documentazione del veterinario con il responso dell'autopsia. Presenteremo denuncia a nome dell’associazione contro ignoti, dobbiamo fare qualcosa perché siamo sicuri che chi l'ha fatto si ripeterà. Noi non vogliamo che accada di nuovo».

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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