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15 Settembre 2022
16:38

A chi andranno i gatti di Totti e Ilary dopo la separazione? Cosa dice la legge

I due mici sono entrati a far parte della famiglia uno nel 2019 e l'altro nel 2021. Non sorprenderebbe se fosse la conduttrice a tenerli, visto che sono stati portati in casa proprio da lei e accolti, almeno all'inizio, senza troppo entusiasmo dal capitano della Roma.

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Non dovranno spartirsi solo ville, borse e Rolex Ilary Blasi e Francesco Totti. La loro separazione comporterà anche la "divisione" dei due gatti di razza Sphynx.

Donna Paola e Alfio sono entrati a far parte della famiglia lei nel 2019 e lui nel 2021 e sono diventati famosi quanto i loro pet mate, grazie all’onnipresenza sull'account Instagram della show girl.

Non sorprenderebbe di certo se fosse la conduttrice a tenere i due mici, visto che sono stati portati in casa proprio da lei e accolti, almeno all'inizio, senza troppo entusiasmo dall'ex capitano della Roma.

Che Blasi sia legata visceralmente ai due gatti è abbastanza intuibile anche dalla quantità di stories e post che la conduttrice pubblica sui social, attraverso i quali raccontò addirittura anche la gravidanza di Donna Paola in diretta.

Il rapporto di Francesco Totti con i due mici, invece, non era iniziato subito benissimo, come aveva raccontato lui stesso all’amico Bobo Vieri in una stories diventata virale. Tanto da vociferare che l’arrivo di Alfio avesse fatto vacillare la coppia molto prima di quello che poi è successo. Poi, però, anche lui aveva capitolato.

Cosa succederà dunque? Per quanto riguarda la coppia celebre non lo sappiamo. In genere avviene che gli animali rimangono affidati a uno dei due coniugi in base a una decisione serena della coppia stessa. Se, al contrario ci sono dei contrasti, è possibile rivolgersi a un giudice. Il quale, però, non è obbligato a occuparsi della questione, ma può anche rifiutare.

Questo succede perché nell’ordinamento italiano, non esiste alcuna legge che sancisca l’affidamento degli animali domestici in caso di divorzio.

Il giudice è dunque libero di decidere se accettare o meno di dover prendere la decisione. Qualora accetti l'incarico, la sua scelta tra l'uno o l'altro coniuge potrà essere fatta soltanto sulla base di elementi che riguardino il benessere dell’animale, ad esempio in base a chi se ne prende più cura quotidianamente.

Solitamente i giudici accettano e valutano in particolare se ci sono dei figli particolarmente legati all’animale domestico, al fine di tutelare prioritariamente l’interesse morale e materiale del minore.

Come si diceva, però, alcuni giudici ritengono che non sia loro compito occuparsene anche se viene richiesto espressamente dalle due parti. Per cui, in molti casi, la decisione spetta solamente ai due coniugi.

Un disegno di legge che introduca una norma finalizzata a regolamentare l’affido degli animali in casi di separazione e divorzio giace da tempo in Parlamento. La proposta prevede di affidare l’animale domestico solo dopo aver ascoltato i coniugi, i conviventi, i figli e, se necessario, anche esperti di comportamento animale.

L'obiettivo del resto dovrebbe essere sempre e solo il raggiungimento del benessere del componente a quattro zampe della famiglia.

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Simona Sirianni
Giornalista
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