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5 Febbraio 2023
9:12

5 cose da non fare con un cucciolo di cane

Uno dei primi pensieri che abbiamo subito dopo aver adottato un cucciolo è cosa dovremmo fare perché possa crescere tranquillo, sereno ed educato. A volte, però, confondiamo i bisogno del cane con i nostri. Ecco dunque una serie di cose che non dovremmo fare, se vogliamo diventare per lui un vero supporto.

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Uno dei primi pensieri che abbiamo subito dopo aver adottato un cucciolo è su quali sono quelle cose che dovremmo fare perché possa crescere tranquillo, sereno e, se possibile, anche educato. Nella nostra voglia di fare, e di fare il meglio per lui, siamo sempre portati a pensare a tutte quelle azioni che potremo mettere in atto e che potranno risultargli utili per vedere in noi una guida sicura e un punto di riferimento.

Alle volte tuttavia non ci rendiamo conto che non sempre tutto quel che facciamo risponde a reali bisogni del nostro piccolo amico perché, come si dice, in certi casi il troppo stroppia e, presi dalla nostra voglia di fargli vivere mille esperienze, rischiamo di esporlo a situazioni troppo impegnative per la sua età o per le sue capacità; oppure rischiamo di intervenire in modo non corretto rispetto a ciò che vorremmo insegnargli.

Altre volte, infine, potremmo confondere quelli che sono i veri bisogni del nostro cane con quelli che in realtà sono invece dei bisogni nostri o di altre persone, come quando eccediamo nel volerlo troppo accarezzare o nel voler passare con lui tutto il tempo senza pensare che, nella sua vita, dovrà imparare anche a passare dei momenti da solo.

Ecco allora dunque una serie di cose che dovremo imparare anche a non fare se vogliamo diventare per lui un vero supporto, perché una crescita sana ed equilibrata del nostro amico dipenderà tanto da ciò che faremo quanto dagli errori che riusciremo a non fare, da quelle cose che non sono necessarie e da quelle che sarebbe meglio evitare.

Sgridarlo o punirlo se sporca in casa

Una delle prime questioni a cui si pensa subito dopo l’arrivo di un cucciolo è che dovremo insegnargli a sporcare fuori. In questo caso ciò che non ha assolutamente senso fare è sgridare il piccolo o, peggio ancora, punirlo. Ciò avrà ancora meno senso se ci accorgeremo che ha fatto i suoi bisogni quando sarà già passato del tempo o al nostro rientro a casa. I cuccioli infatti, per diversi mesi, non sono in grado di trattenere i loro stimoli e certo non impareranno soltanto perché ci vedranno arrabbiati. Men che meno saranno in grado di comprendere che la nostra sgridata può essere riferita a qualcosa fatto molto tempo prima ed anzi, in questo caso, rischiamo anche di minare il rapporto di fiducia col nostro cane che potrebbe associare il nostro risentimento a qualcosa di diverso come, ad esempio, al fatto di averci festeggiato al nostro rientro.

Meglio in questi casi lavorare sulla prevenzione conducendo il cucciolo in passeggiata più spesso e gratificandolo quando farà fuori i suoi bisogni. Quel che dobbiamo considerare infatti è che per un cane è del tutto normale non sporcare negli ambienti in cui vive e che, se capirà che vi è una regolarità nelle uscite imparerà molto presto a dirigersi verso l’ingresso quando sentirà lo stimolo ed anche ad avvisarci di aver bisogno di uscire.

Altra cosa da evitare è di usare in casa dei tappetini assorbenti e insegnargli che lì è possibile sporcare. Data infatti questa abitudine potrebbe poi risultare più lungo insegnargli un domani che non è più possibile col rischio anche che, una volta tolta la traversina, il cane possa poi prendere di mira cose che la possono ricordare come ad esempio i tappeti.

Insomma in questi casi dovremo soltanto avere molta pazienza e attendere che alla giusta età (non prima dei 5/6 mesi) impari a controllarsi meglio.

Disturbarlo mentre dorme

Altra cosa che assolutamente dovremo imparare a fare è quella di rispettare i tempi di sonno del nostro nuovo amico. Anche se avremo voglia, soprattutto appena arrivato, di passare tanto tempo con lui e di fare tante cose assieme, non dobbiamo disturbarlo mentre sta dormendo.

Il sonno è infatti una parte centrale nello sviluppo del cucciolo. Durante queste fasi non solo potrà rielaborare le esperienze vissute da sveglio, ma si attua una vera e propria crescita delle aree cerebrali che riguarda la connessione tra loro dei neuroni e lo sviluppo delle sinapsi.

Il sonno dunque è un’attività fondamentale per la quale dovremo organizzare i giusti spazi e alla quale sarà necessario dedicare una grande importanza per consentire una crescita sana del nostro piccolo. Da questo dipenderanno importantissime funzioni che andranno dalla capacità di ragionare a quella di concentrarsi, fino anche al connettere tra loro le diverse esperienze e allo strutturare i ricordi.

Anche in questo caso, dunque, pazienza e impariamo a rispettare i tempi del nostro amico.

Non rispettare i giusti tempi nell'incontro con altri cani

Un’ulteriore importante questione riguarda poi gli incontri che faremo fare al cucciolo con i suoi simili. Certo è importantissimo fare esperienze e conoscere altri cani. Quel che dobbiamo assolutamente evitare è di esporlo a situazioni che potrebbero essere troppo impegnative o che addirittura potrebbero traumatizzarlo. I cuccioli sono infatti estremamente delicati e moto sensibili alle nuove esperienze e queste andranno fatte con la giusta gradualità, ma soprattutto incontrando i cani adatti.

Meglio dunque evitare quelle situazioni in cui troppi cani tutti assieme potrebbero arrivargli addosso e magari spaventarlo; ma anche sono da evitare cani irruenti e che non rispettano i giusti tempi o che non sono in grado di lasciare anche i giusti spazi, non dando modo al cucciolo di prendere con calma le proprie iniziative e di decidere da solo se e quando avvicinarsi.

Anche gli incontri tra molti cuccioli, specie se di taglie diverse, sono qualcosa a cui prestare molta attenzione perché non sempre potrebbero essere educativi. In genere sarà sempre meglio che vi siano anche dei cani adulti equilibrati e in grado di moderare le interazioni. In alternativa sarà compito di noi umani intervenire in particolari situazioni anche con degli stop, per esempio se vedremo che gli animi si agitano molto o se qualcuno tenderà troppo a fare il “bulletto”.

In generale quella della socializzazione con gli altri cani è una tappa importantissima e dalla quale potrebbe dipendere molto non solo il benessere futuro del nostro compagno, ma anche il nostro (visto che potremmo trovarci, una volta diventato adulto, a dover gestire situazioni anche molto complesse). Se dunque ci rendiamo conto di non poter offrire delle condizioni adeguate alla crescita del nostro amico non dovremmo esitare a contattare un professionista che potrà supportarci e accompagnarci in questa splendida e delicata fase.

Lasciare che gli estranei lo tocchino troppo

Allo stesso modo una cosa a cui dovremo prestare la massima attenzione è l’interazione con gli umani e specialmente con gli estranei. Finché sono cuccioli i cani attirano tantissimo l’attenzione delle persone e moltissime di loro ci chiederanno se li possono accarezzare. Ciò che dobbiamo in questo caso capire è che molte di queste persone vorranno toccare il nostro piccolino soltanto per appagare un proprio bisogno, o meglio, un proprio sfizio, senza minimamente pensare se questo possa essere un piacere anche per lui. Dovremo essere allora noi a capire quali sono realmente i bisogni del nostro cane e se o quando ha voglia di essere manipolato da un perfetto estraneo. In altre parole dobbiamo imparare anche a dire di no o, quanto meno, a spiegare il modo migliore per interagire con lui ad esempio chinandosi e aspettando che sia il cucciolo ad avvicinarsi senza sentirsi forzato.

Tutto ciò è estremamente importante soprattutto con quei soggetti dal carattere più timido, ma anche con quelli più irruenti. I primi infatti potrebbero col tempo cercare di sottrarsi perché impauriti (o addirittura imparare a ringhiare per evitare situazioni sgradite), gli altri prendere cattive abitudini come il saltare addosso alle persone o il voler andare da chiunque e magari diventare poi un disturbo.

Naturalmente quella di evitare di toccarlo troppo è un’abitudine che anche noi dovremmo imparare. Anzitutto perché, sebbene molti imparino a tollerarlo, non tutti i cani apprezzano di avere continuamente le nostre mani addosso; inoltre dovremo imparare che una relazione ricca si compone anche di tanto altro e che in molti casi la semplice vicinanza o lo svolgere qualche attività assieme (come il semplice passeggiare o anche delle attività di conoscenza del mondo) sono quanto di più appagante per il nostro compagno. Infine, creare un rapporto troppo simbiotico e basato esclusivamente sul contatto potrebbe anche portare a problemi quali un iper attaccamento o la difficoltà di affrontare da solo le situazioni.

Scegliere solo giochi eccitatori

Ci sarebbero ancora moltissime cose da fare, o meglio da non fare con un cucciolo. Ne vogliamo scegliere soltanto un’altra che riguarda le nostre interazioni quotidiane. Ciò che assolutamente dovremmo evitare, così come il basare il nostro rapporto esclusivamente su coccole e carezze, è quella di impostarlo soltanto su giochi eccitatori come ad esempio la “lotta”, il lancio di palline o altri oggetti o il tira e molla.

Benché queste attività siano utilissime e possono sicuramente far parte di una relazione sana ed equilibrata, ciò a cui dobbiamo fare attenzione sono gli eccessi, ovvero il basare il nostro rapporto soltanto su queste. I cuccioli infatti impareranno da noi quali sono i modi corretti di stare in relazione e, se gli avremo insegnato che questi sono soltanto quelli che prevedono un alto livello di eccitazione, potrebbero poi tendere a riproporli in diversi contesti e momenti. Meglio allora insegnare loro che si può star bene anche facendo attività più tranquille, che ogni gioco ha una sua giusta durata e soprattutto che ci sono luoghi dove è consentito fare alcune attività, ad esempio all’aperto, mentre altri dove ciò non si può fare.

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Francesco Cerquetti
Esperto in etologia applicata e benessere animale
Laureato in Filosofia a partire dal 2005 ho cominciato ad appassionarmi di cinofilia approcciando il mondo dei canili. Ho conseguito il Master in Etologia Applicata e Benessere animale, il titolo di Educatore Cinofilo e negli IAA.
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