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19 Settembre 2022
9:00

4 consigli per aiutare il gatto a ritrovare il benessere nel post-vacanza

I gatti possono patire la fine delle vacanze, a causa del cambio delle routine. Vediamo come aiutarli a ritrovare il benessere una volta tornati alle vecchie abitudini.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Vacanze estive? Ormai le vediamo forse con il binocolo. Il rientro a casa e alla normalità può generare in noi una certa tristezza. Ma ti è mai capitato di osservare un cambiamento anche nel tuo amico animale? Sì, questo è assolutamente possibile. I gatti possono patire, in diversa misura soggettiva, la fine delle vacanze. Questo dipende principalmente dal cambio delle routine e della necessità di riassestare l’equilibrio.

C'è chi porta con sé il gatto in vacanza, c’è chi lo affida ad un cat-sitter o ad amici e conoscenti che si prendono cura dell’animale senza doverlo spostare dalla sua casa, e chi si rivolge a una pensione per animali. In ogni caso, il rientro del pet-mate a casa o il ritorno del gatto nel suo ambiente possono essere fonte di stress per l’animale, nonostante siano entrambi eventi positivi. Sappiamo che i gatti sono particolarmente sensibili ai cambi di routine, ai cambi di ambiente o alla presenza di persone sconosciute. Inoltre, se il nostro gatto ha trascorso insieme a noi le giornate delle vacanze, potrebbe essere stressante per lui il nostro rientro a lavoro e il tornare a passare tante ore da solo.

Questo stato emotivo alterato può essere manifestato dall’animale tramite dei comportamenti insoliti più o meno manifesti nei giorni immediatamente successivi al rientro a casa. Si tratta di atteggiamenti non usuali e che quindi riconosceremo con una certa facilità. Alcuni segni che possiamo riscontrare sono, ad esempio:

Per migliorare quindi il benessere dei nostri animali nel post-vacanza, e per favorire loro un ottimale ritorno all’equilibrio, possiamo intervenire con dei semplici passi. Ricordiamo sempre, però, che se i sintomi tardano ad alleviarsi o se sono di una certa importanza, è raccomandabile far visitare il gatto dal suo veterinario, per maggiori accertamenti.

Ristabilire la routine

La cosa più importante per il nostro gatto sarà quindi quella di tornare alla routine di sempre. Meglio mantenere orari stabiliti, come per esempio per l’alimentazione.

Inoltre, è buona idea garantire al nostro amico le giuste attenzioni, ad esempio prima di andar via da casa e quando torniamo dal lavoro. Cerchiamo di dedicargli il tempo necessario affinché senta la nostra presenza. Ricordate, tranne nel caso di individui molto socievoli e che accettano lunghe manipolazioni, i gatti sono di solito animali che preferiscono brevi sessioni di contatto fisico. Meglio non forzarli mai.

Nel caso in cui il nostro gatto abbia iniziato a passare più tempo nascosto, diamogli il tempo di cui ha bisogno, è meglio avere interazioni brevi e positive quando lui lo sceglie e si sente pronto piuttosto che andare a cercarlo nei luoghi dove ha scelto di rifugiarsi o, peggio ancora, provare a stanarlo.

Potrebbe avere semplicemente bisogno di un po’ di tempo per “ritrovare sé stesso”.

Arricchire ambientale

Assicuriamoci sempre che il nostro amico felino abbia a disposizione tutti i suoi arricchimenti ambientali.

Graffiatoi, mensole e luoghi dove poter passare tempo ed osservare il mondo dall’alto, giochini in abbondante numero, zone dove potersi nascondere sia per gioco che per poter passare momenti di intimità e riposare in pace.

Possiamo arricchire il suo mondo anche con pupazzi o bastoncini all’erba gatta. I gatti la adorano e li aiuta molto a placare lo stress.

Assicuriamoci sempre che la lettiera sia ben pulita e che non sia mai maleodorante. Queste sono grandissime fonti di stress per il nostro amico.

Utilizzare il gioco come attività interattiva

Di grande utilità può essere l’interazione di gioco con il nostro amico felino. Possiamo fornirgli giochi nuovi ed interessanti. Sappiamo che i gatti sono grandi amanti dei giochi “home made”. Palline di carta d’alluminio, scatole e buste con cui spassarsela. Per divertirsi da matti e lasciare un po’ lo stress alle spalle, possiamo giocare con loro con bastoncini e fili con all’estremità la preda da rincorrere e scuotere (piume, topini di peluche, palline morbide). Questi giochi sono positivi per i gatti perché permettono una interazione ludica senza la necessità di un contatto fisico diretto o obbligato, che il gatto potrebbe non gradire, specialmente se stressato.

Altri giochi che potremmo proporre al nostro gatto, ma meglio evitare nei soggetti un po' paurosi e timidi con oggetti sconosciuti, sono i giochi interattivi. I tipici “problem solving”, ovvero oggetti dai quali l’animale deve poter estrarre dei bocconcini muovendo l’oggetto stesso, o dove possa stanare delle palline ad esempio.

Vedrai che il tuo gatto te ne sarà grato e che lo stress a poco a poco sarà solo un cattivo ricordo.

Anche i feromoni possono aiutare

Se la condizione di benessere del tuo gatto tarda a rientrare alla normalità, potresti anche utilizzare i feromoni che in commercio si trovano sotto forma di diffusori specifici.

Questa parola strana, “feromoni”, descrive un tipo di comunicazione chimica olfattiva naturale nel gatto che è stata riprodotta in laboratorio e commercializzata per aiutare i gatti a ritrovare uno stato di benessere in situazioni critiche.

Questi non generano nessun tipo di effetto collaterale, ma se sei arrivato a prenderli in considerazione, forse, lo stato di salute del tuo gatto ti sta preoccupando. Consulta senza dubitare il tuo veterinario per poter, nel caso, effettuare degli accertamenti, e chiedi maggiori dettagli anche sull’utilizzo di queste molecole chimiche.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Laura Arena
Veterinaria esperta in benessere animale
Sono un medico veterinario esperto in comportamento animale, mi occupo principalmente di gestione del randagismo e delle colonie feline, benessere animale e maltrattamento animale con approccio forense. Attualmente lavoro in Italia, Spagna e Serbia.
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