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2 Ottobre 2024
11:06

10 animali più puzzolenti del mondo

Dai serpenti agli uccelli, passando per i mammiferi e gli insetti, questi animali hanno fatto del cattivo odore la loro arma segreta.

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In natura, gli odori sono uno dei principali strumenti di comunicazione utilizzati dagli animali. Questi segnali olfattivi servono a marcare il territorio, trovare partner o persino a scoraggiare i predatori. Molte specie utilizzano infatti odori forti e maleodoranti come strategia difensiva, rilasciando gas o liquidi che scoraggiano chiunque abbia il coraggio anche solo ad avvicinarsi. E vi possiamo assicurare che funziona piuttosto bene.

In natura, la puzza è molto più che un fastidio: è una strategia di sopravvivenza. Da serpenti a uccelli, passando per mammiferi e insetti, questi animali hanno fatto del cattivo odore la loro arma segreta.

L'upupa boschereccia verde

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Partendo dagli uccelli, c'è l'upupa boschereccia verde (Phoeniculus purpureus), originaria dell'Africa e dell’Asia, che utilizza una strategia difensiva unica: quando disturbati, questi uccelli rilasciano una secrezione oleosa dalle ghiandole uropigiali che ha un odore incredibilmente pungente. Questa strategia, favorita dalla simbiosi con alcuni particolari batteri, serve a scoraggiare i predatori che puntano ai nidiacei. In passato non era del tutto chiaro a cosa servisse questa difesa chimica, ma alcuni esperimenti fatti con i gatti hanno dimostrato che piuttosto sgradita ai felini.

La cimice

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La cimice è forse il primo animale che ci viene in mente quando parliamo di odori sgradevoli, non a caso vengono chiamati in inglese "stink bug", insetti puzzolenti. Questi piccoli insetti, verdi o marroni a seconda delle specie, sono diffusi un po' ovunque nel mondo e rilasciano un liquido maleodorante dalle ghiandole del torace quando si sentono minacciati. Questo odore pungente, per qualcuno molto simile a quello del coriandolo, è una difesa efficace contro i predatori.

La moffetta

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Il simbolo indiscusso degli animali puzzolenti è senza dubbio la moffetta, o puzzola americana. Questo mammifero, con diverse specie, vive nelle Americhe e utilizza un vero e proprio spray chimico naturale, rilasciato dalle ghiandole anali, come arma contro chiunque minacci di avvicinarsi troppo. L'odore è così forte che può persistere per giorni su chiunque venga colpito e può causare persino nausea. Così scriveva già il grande naturalista Charles Darwin a proposito delle moffette: «Ogni cosa che sia insudiciata da quell'olio è definitivamente inservibile».

La puzzola europea

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Similmente alla moffetta a cui ha "gentilmente" prestato il nome comune non proprio lusinghiero, la puzzola europea (Mustela putorius) – come dice già il nome – è un altro animale ben noto per il suo cattivo odore. A differenza di quest'ultima però, come in realtà fanno tanti altri mustelidi, spruzza il suo liquido maleodorante principalmente per marcare il territorio. Qualcosa di molto simile lo fanno anche i castori, che però producono una sostanza odorosa – chiamata castoreo – che invece è molto apprezzata e veniva usata in passato persino per produrre costosi profumi.

La biscia

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Non tutti lo sanno, ma una delle sostanze più puzzolenti che si possono sfortunatamente annusare in natura, la producono alcuni serpenti molto comuni come le innocue bisce o natrici. Quando una biscia si sente minacciata, la sua reazione è a dir poco sorprendente. Si finge morta, e per rendere ancora più credibile la sua performance si fa uscire sangue dalla bocca, rilascia feci e secernere una sostanza incredibilmente puzzolente che ricorda l'odore del pesce marcio. Un'interpretazione degna di un Premio Oscar.

Gli avvoltoi

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Restando tra gli uccelli ci sono altri animali sorprendentemente puzzolenti. Gli avvoltoi, per esempio, conosciuti come veri e propri spazzini della natura, vengono già associati a scenari poco piacevoli per il loro ruolo (indispensabile) di mangiatori di carcasse. Tuttavia, c'è di peggio: quando si sentono in pericolo, possono rigurgitare il contenuto del loro stomaco per liberarsi rapidamente e poter volare via. Il risultato è un tanfo terribile di carne in decomposizione oppure, se preferite, odore di morte.

L'opossum

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Gli opossum, marsupiali diffusi nelle Americhe, sono famosi per fingere la propria morte quando si trovano in pericolo, ma proprio come nel caso delle bisce questo non è il loro unico trucco. Durante questo stato di "morte apparente", secernono un liquido maleodorante dalle ghiandole anali, accentuando l'illusione che siano un pasto poco appetitoso per i predatori. E per rendere ancora tutto più drammatico, iniziano anche a rilasciare una saliva schiumosa dalla bocca.

L'hoatzin

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L'hoatzin (Opisthocomus hoazin) è un uccello davvero singolare che vive in Sud America ed è noto in inglese anche come "stink bird", ovvero "uccello puzzolente". Vive nelle paludi e nelle foreste pluviali, e il suo soprannome deriva dal fatto che emana un forte odore di sterco. Questo sgradevole aroma è dovuto alla fermentazione della vegetazione che l'hoatzin digerisce nel suo stomaco, sorprendentemente simile a quello dei ruminanti. L'hoatzin è infatti uno dei pochissimi uccelli a essere quasi completamente erbivoro. Tra le altre stranezze, ci sono poi due artigli primitivi presenti sulle dita delle ali dei pulli.

I coleotteri bombardieri

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I coleotteri bombardieri sono un gruppo di insetti che vivono in tutto il mondo, ma soprattutto in Europa e in Africa. Quando minacciati, spruzzano una miscela di sostanze chimiche che, al contatto con l'aria, esplodono letteralmente in una nube di gas urticante e maleodorante. È una difesa chimica potentissima che confonde e dissuade i predatori. Anche in questo caso, le parole di Darwin aiutano a capire molto meglio questa strategia. Una volta, mentre raccoglieva alcuni esemplari, ne porto uno alla bocca. Pessimo errore: «Emise un fluido intensamente acre, che bruciò la lingua».

Il bue muschiato

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Il bue muschiato (Ovibos moschatus), abitante delle regioni artiche, emette un odore pungente simile molto simile quello del muschio durante la stagione degli amori. Molti lo trovano gradevole, altri un po' meno. Niente a che fare comunque con una biscia o il vomito di un avvoltoio. Questa caratteristica è usata dai maschi per attrarre e far colpo sulle femmine, nonché per marcare il proprio territorio. Tuttavia, il forte odore può essere percepito a grandi distanze, rendendolo uno degli animali, se non proprio puzzolenti, tra i più odorosi al mondo.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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