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25 Febbraio 2022
17:00

Zoe Cristofoli sul caso del Pitbull del fidanzato Hernandez: «Hanno chiesto di far uccidere il cane»

Zoe Cristofori, fidanzata di Theo Hernandez, rompe il silenzio e racconta di essere stata attaccata sui social per la storia del loro Pitbull, che ha aggredito e ucciso un Pinscher dopo essere scappato dalla loro villa.

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Non è ancora finita la brutta vicenda in cui si è ritrovato il difensore del Milan Theo Hernandez per il suo cane. A parlare, però, non è il calciatore ma la fidanzata influencer Zoe Cristofoli che su Instagram racconta la sua versione della storia che ha visto protagonista il loro Pitbull. L’animale, qualche giorno, fa era scappato dalla villa attraverso un cancello aperto e aveva aggredito, uccidendolo, un Pinscher che passeggiava insieme alla sua umana.

«Non so con che forza sono qui a parlarne, ma voglio rompere il silenzio per riuscire ad andare avanti», dice Zoe in un video postato sul social. «La verità dei fatti è stata travisata, io amo gli animali in modo esagerato, chi mi conosce lo sa. Ma la gente è ignorante e cattiva e mi ha portato a vivere situazioni pesanti e pericolose. Ho subito anche minacce e cose veramente ingiuste: noi siamo brave persone e abbiamo sempre dato la massima disponibilità dal primo momento».

La giovane confessa di aver sofferto molto per i commenti e i giudizi che sono stati postati sulla sua bacheca. E, tra le righe, lancia anche una non troppo velata accusa nei confronti dei pet mate del cane aggredito e ucciso dal loro Pitbull: «Di solito le cose si risolvono in privato, noi siamo tutelati a 365 gradi da sempre. Il problema è che quando la gente si espone in questo modo non lo fa mai per cercare giustizia ma ben altro», alludendo ovviamente al denaro.

Gli ultimi giorni per la donna, che sta aspettando un figlio, sembrano essere stati davvero terribili: «All'ottavo mese di gravidanza bisognerebbe stare tranquilli e avere la serenità che io non ho avuto. Adesso sono di assoluto riposo, perché sono stata veramente male».

Zoe Cristofoli si dice esterrefatta e mortificata dalla cattiveria subita: «Ci sono state addirittura persone che volevano far firmare una petizione per sopprimere il mio cane». Persone  che, aggiunge: «sono completamente estranee ai fatti» e che non sanno nulla del loro cane «che non ha mai fatto male a nessuno in 9 anni di vita, ma non è mai andato d'accordo con i cani maschi, come la maggior parte dei cani sulla Terra».

La reputazione dei Pitbull, più correttamente American Pitbull Terrier, va di pari passo con la poca conoscenza dell'etologia dei cani che appartengono a questa razza. La maggior parte delle persone lo giudica una razza “aggressiva”, ma questo parere è affrettato e limitato. In questo modo non si tiene nel dovuto conto che, proprio come accade per noi esseri umani, anche i cani hanno una personalità e un'individualità che è unica e irripetibile. E senza considerare questo aspetto, si è portati a definire come "aggressivi" tutti gli individui di una stessa razza, rischiando di trasmettere un messaggio fuorviante.

Il Pitbull ha caratteristiche morfologiche, motivazionali e genetiche per le quali è necessaria una particolare preparazione e consapevolezza per essere accolto in famiglia come merita e l’adozione deve essere responsabile.

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Simona Sirianni
Giornalista
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