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17 Agosto 2023
11:56

Vivere con altre persone e animali aiuta i cani a invecchiare meglio

Secondo un nuovo studio, avere legami sociali forti e duraturi con umani o altri animali è il fattore chiave che consente ai cani di vivere più a lungo e in salute.

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Le interazioni sociali fanno bene alla salute fisica e mentale umana e le persone con cui ci relazioniamo possono avere un effetto davvero importante sul nostro benessere. Ma avere amicizie numerose e legami sociali duraturi potrebbe essere il segreto per una vita più lunga e in salute anche per i nostri amici a quattro zampe.

Secondo infatti un nuovo studio recentemente pubblicato su Evolution, Medicine & Public Health vivere in compagnia di altre persone o animali è il fattore che influenza di più e in positivo l'invecchiamento dei cani che proprio grazie alle interazioni sociali vivono più sani.

Lo studio, coordinato da Noah Snyder-Mackler dell'Arizona State University, è stato condotto intervistando oltre 21.400 persone e ha permesso di scoprire che la compagnia – sia di altre persone che di altri cani – era il fattore che aveva la maggiore influenza positiva sull'invecchiamento più sano nei cani. L'effetto positivo era addirittura cinque volte superiore di qualsiasi altra variabile studiata come le finanze familiari, la presenza di bambini o l'età dell'umano di riferimento.

Lo studio fa parte del Dog Aging Project, un enorme progetto di ricerca avviato nel 2018 guidato dalle scuole di medicina dell'Università di Washington e del Texas A&M e che coinvolge numerosi altri enti e istituzioni, tra cui appunto l'Arizona State University. L'obiettivo del progetto è capire come la genetica, lo stile di vita e l'ambiente influenzano l'invecchiamento e le salute dei cani, con la speranza che i risultati possano in qualche modo migliorare anche la qualità della vita delle persone.

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Sono oltre 45.000 i cani coinvolti nel progetto e per questo studio specifico è stato chiesto ai partecipanti, tra le altre cose, di descrivere l'attività fisica, l'ambiente di vita, il comportamento del cane, la dieta, i farmaci che assumeva, lo stato di salute e i dati demografici delle persone. E per potere indagare in che modo l'ambiente sociale influenzasse il benessere del cane, gli scienziati hanno individuato cinque fattori chiave: stabilità del quartiere, reddito familiare, età dell'umano di riferimento, tempo trascorso con i bambini o con altri cani.

Analizzando questi fattori, hanno scoperto per esempio che le difficoltà finanziarie e altri fattori legati allo stress erano collegati a uno stato di benessere peggiore e una ridotta mobilità fisica nei cani, mentre la compagnia di altri cani o umani – appunto – era quello maggiormente associato a una salute migliore. Questi risultati, del resto, non dovrebbero sorprendere più di tanto. I cani, proprio come noi umani, sono animali fortemente sociali e così come le relazioni possono influenzare la nostra salute fisica e mentale, lo stesso accade in maniera molto simile anche per i nostri amici a quattro zampe.

I ricercatori non hanno però ancora quantificato effettivamente la durata della vita associata all'ambiente sociale, cosa che puntano ad analizzare in futuro, ma ci tengono però a precisare alcune cose. Questi risultati non significano che chi vive con un cane debba necessariamente adottare altri animali, ma suggeriscono semplicemente che per un cane avere un numero maggiore di amici e legami sociali può essere un fattore decisivo per una vita e una vecchiaia in salute.

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Bisogna sempre sottolineare, infatti, che non tutti i cani sono uguali o rispondono allo stesso modo a fattori ambientali e sociali. Le motivazioni razza, le individualità o le esperienze pregresse possono condizionare il modo in cui un cane prova conforto, benessere o stress. Alcuni potrebbero infatti provare disagio a vivere troppe interazioni sociali o preferire semplicemente la compagnia del proprio umano di riferimento. Ogni cane è una storia a sé e del resto dallo stesso progetto stanno emergendo molti altri dati interessanti e sorprendenti ancora in fase di studio.

La presenza di bambini in casa sembra per esempio avere un impatto negativo sulla salute del cane, oppure che a quelli che vivono in famiglie più ricche sono state diagnosticate un numero maggiore di malattie rispetto a quelli nelle famiglie meno abbienti. Inoltre, i cani sembrano essere più in salute quando vivevano con umani più anziani, e questo effetto era ancora più accentuano soprattutto nei cani più giovani.

Tutti questi dati andranno ancora analizzati, contestualizzati e approfonditi e il campione di studio dovrà essere allargato e diversificato. E per quanto riguarda invece la compagnia di gatti? Gli esperti hanno ammesso di non avere al momento risposte precise visti i limiti del campione, tuttavia, ipotizzano comunque che anche la presenza di altri animali domestici, inclusi gatti, potrebbe dare beneficio al loro stato di salute.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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