Pumba, il maialino nano bullizzato dagli altri animali per la sua piccola taglia

Pumba è un maialino vietnamita, nato più piccolo del normale. A causa delle sue dimensioni molto ridotte è stato bullizzato dagli altri animali della fattoria, che hanno messo a rischio la sua vita. Ma Charley, per salvargli la vita, lo ha portato nella sua famiglia dove Pumba ha imparato a convivere con gli umani.

30 Gennaio 2021
18:13
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Questo maialino si chiama Pumba ed è nato con una condizione genetica rara: la sua codina più piccola del normale è stata presa di mira dai suoi compagni di stalla, che lo hanno maltrattato e poi escluso a causa della sue statura non “all’altezza” dei suoi simili. Il suo destino sembrava segnato, finché Charley non ha deciso di prendersi cura di lui. La storia di Pumba è cominciata nel luglio del 2020 in un agriturismo del vicentino, “Angolo di Paradiso” situato ad Altissimo. Dopo che il maiale maschio, fuggito dal recinto, aveva messo incinta uno dei maiali femmina, da lì a pochi mesi è nato un maialino più piccolo degli altri.

La madre continuava ad accudirlo nonostante la sua condizione, ma col passare del tempo le sue dimensioni restavano inferiori anche a quelle dei classici maialini nani, rendendo difficile la sua convivenza con gli altri animali della fattoria: «L’abbiamo dovuto portare via perché giù veniva un po’ bullizzato dai suoi simili e rischiava di non sopravvivere. Pumba è nato da maialini di origine vietnamita, ma non di razza, che pesano all’incirca 20-30 kg. Lui è nato figlio unico e con questo difetto genetico di nanismo», ha dichiarato Charley, figlio dei proprietari dell’agriturismo, incaricato di prendersi cura del cucciolo di maiale del Vietnam.

Il maialino vietnamita si chiama così perché è originario del Vietnam e della Thailandia, appartiene alla stessa specie del maiale domestico ed è conosciuto come “maialino nano”. A differenza del maiale europeo, che è in grado di arrivare a oltre 200 kg, il maialino vietnamita può arrivare già dopo poche settimane a pesare fra i 40 e i 90 kg, ma per Pumba, sin da subito, non è andata così, anche se il suo è un caso davvero eccezionale: “Non vorrei mai passare il messaggio che esistano maialini piccoli così di natura e non vorrei mai che le persone acquistassero un maialino pensando rimanesse piccolo così”. Sin dagli anni ‘80, si è diffusa in Europa e negli Stati Uniti la “moda” del maiale vietnamita da compagnia, ma il commercio di questi animali nasconde in realtà una pratica terribile, come ha voluto raccontare Charley: «Se vedete su internet che esistono maialini nani che rimangono sotto i 15 kg sappiate che sono stati “creati” incrociando consanguinei e quindi, come succede anche nei cani, andreste solo ad alimentare un mercato dove molti nascono con malformazioni».

Al pari di cani e gatti, i maiali possono imparare a convivere con l’uomo e con i suoi spazi, ma questo solo fino a una certa età, oltre la quale i maiali avranno bisogno di spazi dove correre e scavare. Fortunatamente, Pumba ha a sua disposizione tutta la terra di cui necessita e ha saputo adattarsi molto bene alla vita a contatto con gli umani. La sua storia è diventata virale sui social dove Charley pubblica i suoi video e foto, ma Pumba è tutt’altro che concentrato sulla sua vita da influencer, visto quanto poco badi alla linea, preferendo mangiare tutta la frutta che gli capita sotto al naso.

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