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29 Settembre 2023
17:19

L’uccisione del maialino Pumba al Rifugio Cuori Liberi ripresa in un video

L'uccisione dei maiali del rifugio Cuori Liberi di Sairano è stata ripresa un video shock. Le immagini mostrano gli ultimi istanti di vita del maialino Pumba prima di essere abbattuto.

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Immagine
Pumba poco prima di essere abbattuto

Urla, si dispera, cerca di scappare e infine si rifugia nella sua casetta di legno, dove viene raggiunto dai veterinari e abbattuto. È così che trova la morte Pumba, uno dei 10 suini uccisi all'alba del 20 settembre nel Rifugio Cuori Liberi di Sairano di Zinasco, in provincia di Pavia.

Dopo il blitz portato avanti dalle Forze dell'ordine all'interno della struttura, i veterinari dell'Ats di Pavia sono entrati nel recinto dove si trovavano gli animali per procedere con l'abbattimento. Non è stato permesso di assistere neanche ai proprietari del rifugio o al veterinario, solo dopo è stato spiegato loro. Tuttavia gli attivisti di Essere Animali, noti per le loro inchieste, sono riusciti a filmare il momento dell'esecuzione di Pumba.

Si tratta di 2 minuti di terrore per il suino e, come di consueto, Kodami ha scelto di non pubblicare queste immagini per non mostrare atti di violenza e sopruso nei confronti di qualsiasi essere vivente.

Pumba aveva 5 anni, e nonostante la peste suina africana avesse già decimato i maiali presenti nel rifugio, lui era riuscito a evitare il contagio. «All'arrivo dei veterinari scodinzola credendo di trovarsi con persone amiche come quelle che di solito frequentano il rifugio – spiega Sara D'Angelo, coordinatrice del presidio che per due settimane ha evitato l'ingresso dell'Ats nella struttura –  ma appena intuisce il pericolo inizia a indietreggiare. Cerca di scappare in tutti i modi per sottrarsi ai suoi aguzzini e infine, braccato e ormai terrorizzato, si rifugia nella casetta che lui è abituato a considerare un rifugio sicuro e che si trasformerà invece in una trappola. Subito viene chiuso all'interno dopodiché due veterinari entrano con le siringhe: lacerante e spaventoso è il grido che si alza a quel punto da dentro la casetta e che poi, lentamente, si spegne, insieme alla vita di Pumba».

Dopo, si vedono  veterinari portare via il corpo dell'animale. «Lo hanno trascinato a più mani e tirato con una corda, per poi buttarlo, come un sacco di immondizia, sulla ruspa che lo getta nel camion dei rifiuti. Il video è reso ancora più impressionante dall'audio, da quell'urlo senza speranza, suono di puro terrore che si imprime nella mente come un chiodo e non esce più».

Si tratta dell'atto finale di una brutalità iniziata con l'ingresso coatto delle Forze dell'ordine in tenuta antisommossa all'interno della struttura. Un pugno in faccia alla democrazia come quello che uno degli agenti tira a un attivista in presidio, ripreso in un altro video diffuso sui social.

«Quei 9 maiali erano membri della nostra famiglia – dicono gli attivisti che gestiscono il rifugio – erano stati sottratti a un destino di violenza e sfruttamento. Avrebbero dovuto morire in pace, accuditi da chi si è sempre preso cura di loro. Invece sono stati trascinati di nuovo in un vortice di violenza istituzionalizzata il cui unico fine è quello di tutelare gli interessi degli allevatori, di chi i maiali – esseri senzienti, sensibili e molto intelligenti – li alleva al solo scopo di mandarli al macello».

La Rete dei Santuari Liberi, coordinata da D'Angelo, ha indetto una manifestazione per ottenere giustizia per Pumba e per chiedere che quanto è successo a Cuori Liberi non si ripeta. La manifestazione "Giù le mani dai santuari" si terrà il 7 ottobre alle ore 14 in piazza a Milano con un grande corteo nazionale che partirà da piazza Città di Lombardia, davanti al palazzo della Regione, e sfilerà per le strade della città fino a piazza San Babila.

«Noi non dimenticheremo queste immagini, queste morti che potevano essere evitate, e non faremo finta di nulla – conclude d'Angelo – Continueremo a lottare affinché a tutti gli animali dei rifugi sia garantito uno status di protezione coerente con il recente riconoscimento accordato ai Santuari (decreto del Ministero della Salute del 7 marzo 2023). Per questo il 7 ottobre  saremo in piazza a Milano per il corteo nazionale "Giù le mani dai santuari", al quale stanno dando adesione migliaia di persone, perché quello che è avvenuto non accada mai più».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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