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Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Allergy e finanziato dal Ministero dell'Educazione e della Ricerca del Lussemburgo rivela una nuova immunoterapia che potrebbe ridurre l'allergia al gatto per le persone che ne soffrono. La nuova formula comprende un'alta dose di un'adiuvante che modula la risposta immunitaria: il Cpg.
Per ora i test sono stati fatti esclusivamente sui topi, ma la ricerca ha dato esito positivo evidenziando il potenziale che il Cpg potrebbe avere, riducendo la risposta allergica dovuta a a una particolare proteina del gatto chiamata Fel d 1. Questa viene secreta per circa il 90% dalle ghiandole paranali e in percentuali minore dalle ghiandole salivari e sebacee dei gatti. La Fel d 1 è quindi presente soprattutto nella pelle e nella saliva del gatto e può essere trasportata sul pelo attraverso l'attività di grooming, la cosiddetta toelettatura. La funzione di questa proteina sembra essere legata, ma vi è ancora incertezza in merito, alla protezione della pelle e al trasporto degli ormoni del gatto.
I soggetti allergici esposti alla Fel d 1 possono presentare sintomi lievi, come semplici infiammazioni, o più gravi come attacchi d'asma. Per i sintomi lievi la terapia è generalmente di tipo farmacologico, che però non è altrettanto efficace nel caso di sintomi più severi.
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La nuova terapia, spiegano i ricercatori, potrebbe ridurre la risposta allergica soprattutto per i casi più gravi e a lungo termine, scoperta molto importante se si considera che circa il 10-30% della popolazione occidentale presenta sintomi di allergia al gatto. Inoltre già l'anno scorso un altro studio ha indagato un nuovo approccio per ridurre la reazione allergica al gatto, diminuendo la quantità di Fel d 1 prodotta dal felino attraverso un vaccino.
