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6 Giugno 2022
14:22

Una cavalletta australiana ha rinunciato al sesso 250mila anni fa e se la passa alla grande

La cavalletta Warramaba virgo è una specie formata esclusivamente da esemplari femmine. Ha rinunciato ai maschi e alla riproduzione sessuale da almeno 250mila anni ma questo non ha intaccato le sua capacità di sopravvivere e prosperare.

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Un esemplare di Acrida ungarica

La maggior parte degli animali ha due sessi, quello maschile e quello femminile. In natura esistono però intere specie animali che hanno completamente rinunciato al maschio e al sesso, riuscendo allo stesso tempo a cavarsela egregiamente. Una di queste è la cavalletta australiana Warramaba virgo, una specie composta interamente da femmine e che è in grado di riprodursi senza aver bisogno della fecondazione maschile.

Gli organismi come lei si definiscono partenogenetici e sono relativamente rari, poiché la mancanza di sesso riduce di parecchio la variabilità genetica dei figli. Nonostante ciò, secondo un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista Science, la piccola cavalletta verde se la passa comunque alla grande senza aver bisogno dei maschi e del sesso. E lo fa, inoltre, da almeno 250mila anni, quando altre due cavallette decisero di ibridarsi per dare alla luce la nuova specie interamente femminile.

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Warramaba virgo è una cavalletta che si riproduce solo per partenogenesi, per cui non esistono esemplari maschili. Foto di Michael Kearney

Avere due sessi è molto vantaggioso per una specie animale da un punto di vista riproduttivo, poiché il rimescolamento dei geni della madre e del padre rende più diversificato il DNA dei figli, che così possono reagire meglio a improvvisi cambiamenti ambientali o alla comparsa di nuove malattie. Gli animali partenogenetici, invece, nascono solo dalle uova femminili, senza spermatozoi quindi, per cui da un punto di vista genetico sono a tutti gli effetti dei cloni delle madri.

Se ci sono solo femmine, in teoria, l'assenza del maschio dovrebbe ridurre la variabilità genetica e rendere la popolazione più suscettibile a malattie, difetti genetici o alle cattive mutazioni. Gli scienziati hanno quindi esaminato più di 1500 marcatori genetici per valutare la variabilità del DNA della cavalletta W. virgo, ma non ha riscontrato nessuna anomalia o difetto genetico rispetto ad altre specie simili ma a sessi separati.

Un risultato in netto contrasto con quanto ci si dovrebbe aspettare quando si confronta una specie con riproduzione asessuale e una che invece si riproduce sessualmente. Rinunciare al maschio e al sesso non ha quindi intaccato in alcun modo la capacità di sopravvivere e riproduzione di questa piccola cavallette verde che vive nelle zone aride dell'Australia meridionale. Ma gli autori hanno anche scoperto che Warramaba virgo, che è una specie ibrida nata dall'incrocio di altre due specie di cavallette, è comparsa per la prima volta più 250mila anni fa.

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Warramaba flavolineata, una delle due specie che hanno dato origine all’ibrido. Foto di Michael Kearney

La specie è nata da un singolo evento riproduttivo in cui si sono accoppiate un esemplare di W. whitei e un altro di W. flavolineata. Da quel momento, una figlia femmina hanno continuato a riprodursi tranquillamente senza maschi e senza problemi fino ai giorni nostri. Ma se si può fare a meno così facilmente del maschio, perché le specie partenogenetiche sono così rare? Riflettendoci, cercare un partner richiede tempo, energie e ti espone maggiormente ai predatori, farne a meno dovrebbe essere estremamente vantaggioso se non interferisce sulla salute dei figli.

Secondo i ricercatori, la partenogenesi in natura non sarebbe quindi così rara perché svantaggiosa, ma semplicemente perché è difficile che questa compaia. In effetti ci hanno provato anche in laboratorio, ma la maggior parte delle volte la prole nata risultava sterile, come accade per la maggior parte degli animali ibridi. C'è bisogno quindi di una serie di contingenze e condizioni estremamente rare per far sì che nasca un ibrido partenogenetico, per questo ce ne sono pochi.

Per la fortuna di tutti i maschi animali – bisognerebbe aggiungere – perché quando questo accade, come dimostra Warramaba virgo, le cose possono andare comunque alla grande, anche se bisogna rinunciare al sesso.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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