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30 Agosto 2023
12:57

Un orso viene investito da un’auto in Trentino e scappa

Un orso è stato investito a Vezzano, in Trentino, nella serata di martedì 29 agosto. L'animale è scappato verso il bosco e l'automobilista è illeso. Si tratta di una zona in cui questo tipo di incidenti avviene di frequente, Enpa chiede quindi alla Pat di intervenire con la creazione di corridoi faunistici.

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Nella serata di martedì 29 agosto, a Vezzano, lungo la strada che da Trento conduce al Lago di Garda attraversando la Valle dei Laghi, è stato investito un orso. Nonostante l'impatto abbia causato danni all'automobile, l'animale è riuscito a scappare nel bosco e l'autista non è rimasto ferito.

Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco insieme agli uomini della Forestale, i quali hanno dato inizio alla ricerca dell'orso e ai rilievi genetici che permetteranno di individuarne l'identità.

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pat – mappa segnalazione presenza orse con cuccioli 2023

L'incidente è avvenuto nei pressi del ristorante "Al Vecchio Mulino", una zona che, secondo la mappa de del 2023 è frequentata da un'orsa con i cuccioli.

Già in passato, inoltre, questo tratto era stato teatro di altri scontri tra automobili ed animali selvatici, l'ultimo dei quali risale al 31 maggio scorso. Anche in quell'occasione, il plantigrado era riuscito ad allontanarsi, dirigendosi verso Sud, sulle pendici del Monte Bondone, che separa la Valle dei Laghi da Trento.

Pochi mesi prima, sempre nel comune di Vezzano, era stato invece investito un lupo, rinvenuto senza vita nelle prime ore del mattino. «Si ripetono nel tempo, sempre nello stesso punto, gli investimenti di animali selvatici – commenta a Kodami Ivana Sandri, presidentessa della sezione trentina di Enpa – Negli anni si assiste a una vera e propria strage: orsi, lupi, ungulati, volpi, senza parlare della microfauna, investiti dagli automezzi in transito, che viaggiano veloci in un tratto di strada ingannevolmente scorrevole».

La strada Gardesana, in particolare, rappresenta infatti una delle arterie più trafficate del Trentino occidentale, soprattutto negli orari di punta e nelle stagioni turistiche, quando i mezzi che dal capoluogo vanno verso il lago, si moltiplicano: «Ai lati del tratto di strada in cui è avvenuto questo incidente vi sono campi e macchie di bosco, i quali rappresentano punti di accesso preferenziali per uno dei più importanti corridoi faunistici di questa zona – aggiunge Sandri – Varie specie selvatiche si spostano sul territorio proprio attraversando questa importante arteria stradale».

La Provincia Autonoma di Trento, però, non ha intenzione di intervenire con la costruzione di appositi corridoi che possano ridurre il numero di questi sinistri e il Presidente Maurizio Fugatti e l'Assessore all'Agricoltura Giulia Zanotelli, hanno più volte ribadito la propria posizione a riguardo.

Secondo i dati del 2018, pubblicati dalla Provincia, sull'intero territorio trentino sono stati però registrati mediamente due investimenti al giorno di animali selvatici intenti ad attraversare la strada o le linee ferroviarie e solo negli ultimi due anni si ha la certezza di ben due orsi morti in questo modo: un cucciolo investito esattamente un anno fa (tra il 31 agosto e il 1° settembre) a Vermiglio e F9, una femmina adulta nata nel 2010, che morì investita il 15 ottobre 2021 sulla statale SP34, nei pressi dell’abitato di Ragoli, a Sud delle Dolomiti di Brenta.

«I dati su questo tema sono stati raccolti per anni e ciò che ne è emerso è una mappa chiara delle zone di transito dei selvatici in Trentino, secondo la quale circa il 90% degli incidenti avviene sul 30% della rete stradale – spiega la responsabile di Enpa – non ci capacitiamo quindi dell'inerzia dell'amministrazione pubblica, che rimane, inoltre, sorda alle necessità di sicurezza degli automobilisti. Da molti anni stiamo chiedendo, inutilmente, di predisporre dei sovrappassi o sottopassi, perlomeno nelle zone di maggior incidenza di investimenti, per tutelare gli animali selvatici, ma anche le persone, che rischiano danni fisici anche gravi, senza dimenticare i danni agli automezzi, in particolare ora che non vi sono più risarcimenti», aggiunge Sandri.

Nel 2021, infatti, la Pat ha sospeso l'indennizzo dei danni causati da incidenti stradali dovuti allo scontro con gli animali selvatici, sebbene questo aspetto rischi di peggiorare ulteriormente la già complessa questione della convivenza tra uomini e orsi in Trentino.

Anche Oipa è intervenuta sull'argomento con una nota in cui il presidente, Massimo Comparotto ha commentato: «Il presidente uscente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, da un lato afferma di volere una migliore convivenza con i grandi carnivori diminuendo la presenza gli esemplari e, dall’altro, rifiuta i corridoi faunistici, aree di connessione ecologica che permettono agli animali di spostarsi tra diverse zone, riducendo il numero di incidenti ed evitando l’isolamento delle popolazioni».

Vi è infine un ultimo aspetto che secondo Sandri va tenuto in considerazione quando si ragiona sulle conseguenze dei sinistri stradali che coinvolgono altre specie: «L'impatto causa prima di tutto paura nelle persone e inoltre obbliga gli automobilisti allo strazio emotivo nell'assistere, spesso, all'agonia degli animali – conclude Sandri – Un territorio che ha fondato la sua immagine sull'ambiente e sulla preziosa biodiversità che ospita, dovrebbe dimostrare maggiore sensibilità per la fauna selvatica, ma anche per i propri cittadini, che devono continuamente fare i conti con il rischio che l'impatto con animali di grossa mole comporta».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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