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9 Maggio 2023
17:27

Investito un orso vicino Rovereto, si riapre il dibattito sui corridoi faunistici in Trentino

Un orso è stato investito in Trentino vicino Rovereto. L'automobilista è rimasto illeso e l'animale si è allontanato dal luogo dell'incidente autonomamente.

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Nella notte fra l'8 e il 9 maggio, a Villa Lagarina, un Comune vicino Rovereto, è stato investito un orso. Nell'impatto fortunatamente l'uomo è rimasto illeso e l'animale si è allontanato dal luogo dell'incidente autonomamente.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti lo scontro è avvenuto intorno a mezzanotte al limite est dell'areale dell'animale, vicino alla A22 Autostrada del Brennero che passa per Rovereto ed è stato di forte impatto: l'automobile ha riportato gravi danni e alcuni ciuffi di pelo sono rimasti attaccati alle lamiere.

Dopo l'incidente l'uomo che era alla guida, come previsto dal Codice della strada, è rimasto all'interno della vettura e ha subito chiamato il numero di emergenza che ha provveduto a inviare oltre ai soccorsi anche l’unità cinofila dei Carabinieri forestali. I militari hanno compiuto un sopralluogo ma non hanno trovato l'animale, motivo per cui sono stati recuperati i peli per verificare l'identità tramite indagini genetiche.

L'incidente riapre nuovamente la questione degli investimenti della fauna selvatica in Trentino che rappresenta da tempo un importante argomento di dibattito. Da sempre le associazioni attive sul territorio chiedono alle amministrazioni locali di intervenire con la messa in sicurezza dei tratti stradali più interessati da questi eventi ma la Provincia Autonoma ha già dato risposta nel 2021, annullando l'indennizzo per chi rimane coinvolto negli investimenti di ogni specie, orsi compresi.

Giovanni Giovannini, responsabile del Servizio Faunistico provinciale del Trentino, intervistato all'epoca da Kodami proprio per parlare di questo argomento, aveva risposto alle critiche affermando che: «Non rischiamo assolutamente di peggiorare il rapporto tra le persone e gli animali e, anzi, credo che stiamo già intervenendo a sufficienza per favorire la convivenza. Sulle nostre strade bisognerebbe guidare più lentamente ed attentamente, questa sarebbe la soluzione più adeguata».

Eppure da allora di incidenti del genere ce ne sono stati molti, come quello che ha visto coinvolto un cucciolo sempre di orso nel settembre del 2022. Il caso che però ha decisamente scosso l'opinione pubblica è sicuramente la morte dell'orso Juan Carrito, investito nel gennaio di quest'anno sulla SS17 in Abruzzo.

Il punto centrale della questione, del resto, si focalizza sempre su un argomento chiave: la necessità di aprire nuovi corridoi faunistici che sono sono passaggi sicuri che gli animali possono utilizzare per potersi spostare da una parte all'altra del territorio senza incappare nella presenza dell'uomo. Si tratta di tunnel, passaggi sopraelevati, piccoli ruscelli: veri e propri corridoi verdi che garantiscono alla fauna l'accesso a tutte le risorse che sono presenti nell'area.

Potrebbe sembrare una soluzione banale, ma i corridoi faunistici sono utilizzati efficacemente da anni per combattere una delle principali minacce per gli animali: la frammentazione dell'habitat. Strade, ponti, muri e qualsiasi altro tipo di barriera artificiale dividono infatti gli habitat in tante piccole porzioni difficilmente interconnesse fra loro. Per accedere alle risorse presenti nei diversi "frammenti di ecosistema" gli animali sono costretti ad attraversare anche strade ad alta percorrenza, aumentando il rischio di incidenti.

Assistiamo, dunque, a un immobilismo politico che impedisce la messa in pratica di soluzioni tanto semplici quanto utili. In questo modo la responsabilità ricade inevitabilmente sui cittadini che dovranno essere maggiormente prudenti per cercare di evitare gli incidenti con gli animali.

Nel malaugurato caso dovesse accadere, però, esistono regole che, fortunatamente in questo caso, l'automobilista ha rispettato. In particolar modo, secondo il codice della strada nel momento in cui si investe un animale, se non ci si trova in una situazione di forte pericolo, bisogna accostarsi e controllare in che condizioni sia. Nel caso di un grande carnivoro del genere, però, il consiglio è di rimanere nell'auto e attendere i soccorsi. Ricordiamo che chiamare aiuto non è solo un dovere morale ma è anche un obbligo legale.

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