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5 Luglio 2023
10:48

Uccise a sprangate il cane del vicino: pena ridotta in appello per un 46enne di Imperia

La Corte di Appello di Genova ha ridotto da tre a due mesi la condanna per il 46enne Maurizio Massa, colpevole di aver brutalmente ucciso il cane del suo vicino di casa nel dicembre del 2016. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane: «Una delle pene più basse comminata in Italia per uccisione di animali».

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Ha inseguito il cane del vicino e gli ha sfondato il cranio. L’animale provava a nascondersi, ma lui gli ha riversato addosso tutta la sua furia uccidendolo a colpi di spranga.

La Corte di Appello di Genova ha ridotto da tre a due mesi la condanna per il 46enne imperiese Maurizio Massa, reo di aver brutalmente ucciso il Pastore Maremmano incrociato con un Pastore Belga di nome Rufus nel dicembre del 2016. Una riduzione arrivata per la concessione delle attenuanti generiche.

E se già nel febbraio del 2022 la sentenza di primo grado non aveva soddisfatto la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, diverso non può essere ora con una riduzione di pena destinata a far discutere. «È una delle pene più basse che sia stata comminata in Italia per uccisione di animali, un reato che arriva sino a un massimo di due anni di reclusione che riteniamo comunque insufficienti – commenta Michele Pezone, avvocato della LNDC – la soddisfazione, quindi, è solo parziale. È stata riconosciuta la colpevolezza, ma ribadiamo a ogni occasione che, anche in caso di pene superiori, questo sistema non è adeguato per punire chi invece viene sanzionato con sentenze molto blande. La riteniamo una pena insufficiente. Ribadiamo il nostro appello alle istituzioni affinché si porti avanti l’iter amministrativo che deve portare a un inasprimento e che si arrivi a una revisione del sistema sanzionatorio».

I fatti di Imperia risalgono al 5 dicembre 2016 quando i titolari di un agriturismo con fattoria didattica ricevettero la chiamata di un dipendente che annunciava loro di aver trovato il cane morto. In un primo momento si era pensato alle tragiche conseguenze dell’ennesimo litigio con il cane del vicino Maurizio Massa, mentre la successiva autopsia aveva svelato la reale causa della morte: Rufus era stato ucciso a sprangate con una serie di colpi violentissimi alla testa. La sbarra ancora insanguinata fu trovata nel terreno del vicino di casa, il 46enne ora condannato a due mesi di reclusione.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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