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11 Gennaio 2024
16:27

Appello per Eos, la cagnolina di Vanessa Gatti, uccisa da una valanga: «Potrebbe essere sopravvissuta»

Eos è la cagnolina di Vanessa Gatti, travolta e uccisa da una Valanga in Val Formazza insieme a Roberto Biancon. Di lei si sono perse le tracce, ma gli amici di Vanessa sperano sia ancora viva e lanciano un appello per ritrovarla.

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La sua umana, Vanessa Gatti, è morta domenica 7 gennaio con il compagno di escursione Roberto Biancon, entrambi travolti da una valanga durante una gita in Val Formazza, nel Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Della cagnolina Eos, 4 anni, si sono invece perse le tracce, e gli amici di Gatti, già devastati dalla perdita, non si rassegnano all’idea che possa essere in qualche modo sopravvissuta alla tragedia per morire poi di freddo e stenti in quota.

«Lei è Eos, femmina di 4 anni, taglia grande. Pelo raso color beige – si legge nell’appello condiviso sui social da Manuela Paradisi, un’amica di Vanessa Gatti – È scomparsa da domenica 7 Gennaio 2024 in Val Formazza, zona lago del Toggia, dove si è staccata la valanga che ha ucciso i due escursionisti. Abbiamo speranza che Eos possa essere viva».

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Domenica Eos camminava al fianco di Gatti e Biancon con una pettorina arancione e un collare gps con la fibbia gialla e una lunga antenna. Proprio il gps, purtroppo, si è rivelato inutile: non manda più il segnale, e non è chiaro se non stia funzionando perché danneggiato o semplicemente scarico. Dalle prime sommarie informazioni sembra che non fosse legata al guinzaglio, trovato agganciato allo zaino di Gatti, e la speranza è che, essendo libera, possa essere riuscita in qualche modo a scampare alla valanga.

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L’appello di Paradisi sta rimbalzando sui social e sulle chat, con la richiesta di non cercare di prendere Eos, in caso di avvistamento, perché molto diffidente: «Contattatemi al 3460920032», è l’invito. Le probabilità di ritrovarla sono poche – la zona è popolata solo dai guardiani della diga, i primi a intervenire dopo la valanga, e dai gestori di un rifugio alpino – ma gli amici di Vanessa Gatti non hanno intenzione di rinunciare, e proseguiranno con le ricerche nei prossimi giorni. È stata avanzata anche l'ipotesi di impiegare cani molecolari, ma solo se le condizioni di sicurezza lo consentiranno. Le basse temperature, il ghiaccio e la neve però complicano la situazione, e il timore è che anche se sopravvissuta alla valanga, Eos possa morire di ipotermia o di fame.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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