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14 Luglio 2021
12:34

Uccide un cane trascinandolo con un furgone: la barbarie a Mazara del Vallo

Lega un cane agonizzante a un furgone e lo trascina fino a ucciderlo. Non contento di questo ha pure filmato la scena e l’ha postata su Facebook. Kodami l’ha vista e ha ritenuto opportuno non pubblicare immagini così violente, che comunque nulla aggiungono a una barbarie del genere. A diffondere la notizia, avvenuta a Mazara del Vallo (Trapani) è il gruppo animalista “Pelosi nel cuore” che ha denunciato l'accaduto ai carabinieri. Farà altrettanto anche Animalisti italiani.

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Lega un cane agonizzante a un furgone e lo trascina fino a ucciderlo. Non contento di questo ha pure filmato la scena e l’ha postata su Facebook. Kodami l’ha vista e ha ritenuto opportuno non pubblicare immagini così violente, che comunque nulla aggiungono a una barbarie del genere.

A diffondere la notizia, avvenuta a Mazara del Vallo (Trapani) è il gruppo animalista “Pelosi nel cuore”, che ha comunicato di aver presentato una denuncia ai Carabinieri. Sono state le stesse forze dell’ordine a dire che la persona ha già avuto a che fare, in passato, con la giustizia.

Denuncerà l’accaduto anche Animalisti italiani. «Il pericoloso individuo sembrerebbe aver compiuto questo gesto per fare un "dispetto" al vicino – spiegano dall’associazione – Questa vicenda ci ricorda morti similari che abbiamo già denunciato in passato, come quella dei cani randagi Pluto a Fardella (Potenza) e Matteo a Priolo Gargallo (Siracusa), uccisi senza pietà allo stesso modo: legandoli con una corda all’auto in corsa».

Il reato previsto dal codice penale che viene contestato in questi casi è quello di uccisione di animali, previsto dall’art. 544-bis, secondo il quale, «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni». Per Animalisti italiani queste sono «un oltraggio alla vita».

«Da tempo richiediamo al Governo, raccogliendo firme attraverso la nostra petizione ‘Pene più dure per chi maltratta gli animali’, l’inasprimento della legge. Non sono bastati Angelo, Pilù, Matteo, Pluto, Spike, Moro, Snoopy, Rocky, Ruth, Arturo e tanti altri fratelli animali massacrati dalla gratuita violenza umana. Qual era il nome di questa ennesima vittima innocente? Il suo nome probabilmente era Nessuno. E lo diciamo a ragion veduta, vista la considerazione che il nostro sistema riserva a questi nostri fratelli così speciali», commenta Walter Caporale, presidente dell'associazione, che chiede oltre alla modifica della norma anche la proibizione del video girato a Mazara per evitare le emulazioni.

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