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9 Aprile 2022
10:30

Tutela dell’ambiente e degli animali in Costituzione: cosa cambia con la riforma in vigore da un mese

Ambiente, biodiversità, ecosistemi ed animali: esattamente un mese fa, il 9 marzo 2022, sono diventati i "nuovi inquilini" della Costituzione.

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Ambiente, biodiversità, ecosistemi ed animali: sono loro i nuovi e più recenti protagonisti della riforma costituzionale entrata in vigore esattamente un mese fa: il 9 marzo 2022. Un provvedimento che va a toccare il cuore dei valori costituzionali della Repubblica attraverso la modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione.

Con la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la modifica è ormai ufficiale. La Gazzetta Ufficiale è la fonte ufficiale di tutti i provvedimenti del Governo: quando una legge viene pubblicata qui non si ammettono più scuse all'ignoranza dei cittadini.

costituzione animali
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della modifica dell’articolo 9 della Costituzione

I primi dodici articoli della Costituzione italiana esprimono i valori sui quali i padri costituenti hanno scelto di fondare la Repubblica dopo la fine della guerra e del regime fascista. Democrazia, diritto al lavoro, uguaglianza di tutti i cittadini, libertà religiosa sono tutti contenuti nella prima parte della Costituzione, la quale dall'articolo 1 al 12 esprime le fondamenta della vita repubblicana attraverso principi guida granitici.

Tra questi, dal 9 marzo, figurano anche la tutela dell'ambiente e degli animali. Un passo avanti importante grazie al quale finalmente si scinde l'ambiente dal paesaggio. Come è stato rilevato anche durante il convegno "La tutela degli animali nella Costituzione" dal costituzionalista dell'Università Federico II di Napoli, Alfonso Vuolo: «La tutela del paesaggio, già prevista dall'articolo 9 della Costituzione, aveva assorbito la salvaguardia dell’ambiente. Tuttavia, soprattutto negli ultimi anni, è emersa la necessità di operare un cambiamento: sempre più spesso gli interessi ambientali e paesaggistici risultano contrapposti, era quindi necessaria l'emancipazione definitiva dell’ambiente rispetto al paesaggio».

Un cambiamento storico esplicitamente attuato «nell'interesse delle future generazioni» e attraverso un iter durato quattro anni, e iniziato con un ciclo di audizioni informali tra ottobre e novembre del 2019.

Tra ostracismo, crisi di governo e diatribe interne ai singoli partiti, la proposta di Perilli e altre analoghe hanno atteso nei cassetti di Montecitorio fino al momento giusto, quello che secondo la deputata del Movimento 5 stelle Valentina Corneli, relatrice della riforma alla Camera, si è presentato grazie alla fortissima spinta dal basso da parte dei cittadini: «Per fare questo è stato fondamentale il supporto dei cittadini. Se fossimo stati solo noi dentro il Parlamento a volerla la riforma non avrebbe mai visto la luce. È evidente che soprattutto negli ultimi anni sia aumentata la sensibilità verso temi come la tutela degli animali, dell'ambiente, e i diritti civili. Con questo nuovo orientamento hanno dovuto fare i conti tutte le forze politiche».

Forze politiche che infine hanno detto sì alla riforma con una maggioranza amplissima: due terzi dei componenti di Camera e Senato, rendendo così non necessario l'ulteriore passaggio del referendum costituzionale presso la cittadinanza.

Se cambiare la Costituzione è di per sé un percorso molto lungo, perché il testo deve essere approvato identico in entrambi i rami del Parlamento: Camera e Senato, è ancora più complesso per una riforma che va a toccarne i primi articoli. Infatti, non era mai successo che una riforma costituzionale agisse a livello dei valori fondanti della Repubblica. E fino a non molto tempo fa era quasi impensabile credere che sarebbe successo con una riforma in favore degli animali e dell'ambiente.

Gli articoli modificati della Costituzione

Ma com'è oggi la Costituzione italiana? All'articolo 9 è stato aggiunto un terzo comma finale in cui si esplicita la tutela di ambiente, biodiversità, ecosistemi e animali.

All'articolo 41, che regola l'attività economica privata, è stato esplicitato che questa può essere esercitata solo se non reca danno alla salute e all'ambiente. Una ulteriore conferma della centralità dell'approccio One Health nella sfera pubblica.

Articolo 9

«La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

Articolo 41

«L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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