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9 Maggio 2022
15:07

Trovato il fossile di un bizzarro artropode marino che camminava sui trampoli

In Canada è stato scoperto un nuovo artopode fossile privo di parti dure perfettamente conservato. Si chiama Tomlinsonus dimitrii e appartiene all'enigmatico gruppo estinto dei marrellomorfi.

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Ricostruzione artistica del Tomlinsonus dimitrii di Christian McCall. Royal Ontario Museum

Un nuovo enigmatico artropode fossile è stato recentemente scoperto sulla costa orientale del lago Simcoe, nell'Ontario meridionale. I paleontologi lo hanno chiamato Tomlinsonus dimitrii e proviene da una cava talmente famosa per i suoi reperti marini ben conservati, che gli scienziati l'hanno ribattezzata "Paleo Pompei".

Tomlinsonus dimitrii risale al periodo Ordoviciano, ovvero a circa 450 milioni di anni fa, e appartiene a un gruppo completamente estinto di artropodi chiamato Marrellomorpha. La sua descrizione formale è stata recentemente pubblicata sulla rivista sul Journal of Paleontology.

I marrellomorfi sono animali marini poco conosciuti vissuti tra il Cambriano e il Devoniano inferiore, noti soprattutto per essere completamente sprovvisti di parti dure e mineralizzate, una delle caratteristiche principali degli artropodi, il gruppo a cui appartengono tra gli altri insetti, aracnidi e crostacei: tutti accomunati dalla presenza di un esoscheletro chitinoso. Tomlinsonus invece, che era lungo appena 6 cm, aveva un corpo costituito interamente da parti molli, il che rende ancora più eccezionale la sua scoperta.

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L’esemplare fossile e un disegno che ne evidenzia le parti. Immagine del Royal Ontario Museum

La parti dure come ossa, corazze e conchiglie sono infatti quelle che si fossilizzano con maggior facilità, mentre i tessuti molli o le parti interne finiscono quasi sempre per sparire completamente. Ciò che ha permesso a Tomlinsonus di conservarsi così bene è stato il fato che, l'animale, è stato rapidamente ricoperto dal sedimento sabbioso, cosa che non ha permesso la degradazione e agli altri organismi di mangiarlo.

Ma com'era fatto questo curioso e anomalo artropode? Era privo di occhi, aveva la testa ornata da un paio di "corna" ricurve ricoperte da spine simili a piume e soprattutto possedeva un paio di zampe particolarmente lunghe simili a trampoli. Queste e altre caratteristiche hanno spinto i paleontologi a ipotizzare che vivesse muovendosi lentamente sul fondale.

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Esemplare di Furca mauretanica, un altro marrellomorfo. Foto da Wikimedia Commons

I ricercatori hanno scoperto il bizzarro artropode l'estate scorsa, durante uno scavo all'interno della cava di proprietà del Tomlinson Group, una società di servizi infrastrutturali con sede nel Canada orientale. È da qui che viene il nome del genere Tomlinsonus, un omaggio alla società che ha permesso di condurre lo scavo.

La scoperta risulta inoltre particolarmente rilevante anche perché i marrellomorfi conosciuti fino a oggi erano molto più antichi, quasi tutti provenienti dal famosissimo sito di Burgess Shale, che ha dato alla luce un sacco di curiosi e antichissimi animali estinti risalenti al Cambriano medio (circa 500 milioni di anni fa), come Opabinia e Anomalocaris.

Questo marrellomorfo più recente, quindi, aiuterà a colmare alcune lacune temporali nel record fossile e a comprendere meglio il destino e l'evoluzione di questo bizzarro gruppo di artropodi. Il primo esemplare Tomlinsonus dimitrii si trova ora Royal Ontario Museum di Toronto, e sarà esposto alla Willner Madge Gallery come parte della mostra "Dawn of Life", l'alba della vita.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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